Ospitale, cordiale, da scoprire e riscoprire. Ibiza è un’isola aperta e generosa in cui convivono tradizioni, storia e modernità. Autenticità e natura ne fanno un luogo unico.
Ibiza attrae come una calamita artisti e creativi di tutto il mondo, che su quest’isola trovano la libertà, gli spazi e lo stimolo per dare forma ai loro progetti. Il suo fascino è tale che molte persone venute in vacanze sono poi rimaste per sempre.
L’arrivo dei turisti non ha indebolito la forza identitaria dell’isola. Al contrario, l’ha rafforzata e rivalorizzata. Gli abitanti di Ibiza sono orgogliosi della loro cultura e di poterla condividere. ll comune di Sant Josep de Sa Talaia è il più esteso dell’isola e quello dotato del maggior numero di spiagge e cale lungo 80 chilometri di coste. Spicca anche per la presenza di due luoghi protetti di particolare bellezza, quali il parco naturale di Ses Salines e le riserve naturali di Es Vedrà, Es Vedranell e gli isolotti di Ponente.
La capitale si trova nel comune di Ibiza, con la sua impressionante cinta di mura, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1999. Tale titolo internazionale riconosce il valore storico, culturale e architettonico della fortezza costiera meglio conservata di tutto il Mediterraneo. L’acropoli di Dalt Vila è ricca di viuzze e monumenti, quali il Castello e la Cattedrale. Crocevia di culture da parecchi secoli, l’ambiente della fortezza funge spesso da scenario per attività culturali nel corso di tutto l’anno. Le vestigia fenicie di Sa Caleta e la necropoli fenicio-punica di Puig des Molins fanno parte dei beni dichiarati Patrimonio dell’Umanità.
La natura rappresenta l’attrattiva più importante di Ibiza. L’attenzione viene richiamata dai frondosi boschi di pino mediterraneo che ne caratterizzano il paesaggio da 7mila anni. Il comitato dell’Unesco ha definito Ibiza luogo privilegiato per la sua biodiversità e i valori naturali che ospita, in considerazione della ricchezza delle praterie sommerse di Posidonia oceanica, le meglio conservate del Mediterraneo. Queste distese marine ospitano 220 diverse specie, tra le quali la foca monaca, e sono motivo della purezza e della trasparenza delle acque.
Nella zona meno abitata dell’isola le spettacolari scogliere sono Zona naturale di speciale interesse, poiché nei loro ecosistemi convivono una flora e una fauna di rilevante importanza. L’area circostante è conosciuta per l’elevato numero di sorgenti, per la qualità del miele e per la fertilità delle terre, tinte da un intenso color rosso ferroso.
Minorca
Terra di passaggio e di rifugio per numerose civiltà, Minorca è uno spazio esclusivo nel quale vivere esperienze uniche.
Le cale, le 80 spiagge, i 216 chilometri di litorale tra i meglio preservati del Mediterraneo e gli isolotti sono indiscutibilmente l’aspetto più noto ma l’isola delle Baleari è molto di più. Attività a contatto con la natura, sport all’aria aperta, gastronomia, artigianato, una storia millenaria e un’infinità di proposte culturali… Minorca è infinita.
In soli 700 chilometri quadrati si concentra un peculiare mosaico naturale e paesaggistico, pieno di sfumature e contrasti. Le due estremità, da Est a Ovest, sono a 53 chilometri di distanza e al centro sorge il Monte Toro. A Nord, una costa ipnotica, agreste e selvaggia, con scarsa vegetazione e spiagge e isolotti di sabbia rossiccia e scura. A Sud, gole belle e avvolgenti e l’immagine più paradisiaca di calette di sabbia bianca e acque turchesi circondate da boschi.
Il clima è particolarmente gradevole e temperato. La forza della tramontana è una delle particolarità dell’isola, un vento con una forza in grado di modellare il paesaggio.
Nel corso degli anni, la mano dell’uomo ha trasformato l’ambiente in modo saggio e rispettoso e l’isola, in tutta la sua estensione, è stata dichiarata Riserva della Biosfera a ottobre del 1993. Minorca ospita la maggior parte degli ecosistemi caratteristici del Mediterraneo occidentale e conserva un’importante diversità biologica, con quasi il 70% del territorio protetto.
Il passaggio di diverse civiltà e la storia delle dominazioni hanno lasciato un’impronta nel patrimonio storico e archeologico, che consente al visitatore di compiere un percorso attraverso il tempo. Le imbarcazioni rovesciate sono una delle costruzioni più emblematiche, così come i talaiot – torri troncoconiche in pietra a secco costruite tra il 1.000 e il 700 a.C. L’isola conserva inoltre il teatro dell’opera più antico della Spagna.
E certo Minorca non è solo estate. Tra ottobre e aprile, l’isola respira grazie alla tramontana e si rigenera. È in questo periodo che mostra il suo volto più insolito, ma anche il più vero, verde e autentico, l’occasione migliore per coloro che desiderano stare a contatto con la natura e recuperare le proprie energie.