Canada in verde, Thailandia in rosso. Sono questi alcuni degli ultimi “cambi di colore” decisi dal Regno Unito per il suo semaforo turistico. Insieme al Canada, il Paese di Elisabetta II ha promosso nella green list anche Finlandia, Azzorre, Svizzera, Liechtenstein e Lituania.
Di converso tra i “bocciati”, oltre alla Thailandia, troviamo anche il Montenegro. Secondo quanto riporta Travelmole, “la reazione dell’industria dei viaggi è stata tiepida”. Airlines Uk ha affermato che il “piccolo numero di destinazioni verdi” rende i viaggi internazionali “costosi, onerosi e incerti” rispetto ad altre nazioni.
Charlie Cornish, ceo del Manchester Airports Group, ha affermato che i cambiamenti faranno “poca differenza” per la ripresa del settore dei viaggi: “La ripresa più forte dell’Europa è stata guidata dalla rimozione dei requisiti di test sui viaggiatori vaccinati. A meno che il Regno Unito non elimini la necessità per le persone con piena immunità di eseguire questi test, continueremo a sprecare il vantaggio del nostro programma di vaccinazione leader a livello mondiale”.
“La ripresa economica del Regno Unito rimane molto indietro rispetto ai nostri vicini europei più pragmatici. Dobbiamo porre fine urgentemente all’incertezza causata dalla costante minaccia di cambiamenti allo stato del semaforo dei Paesi – ha rimarcato Sean Doyle, presidente e ceo di British Airways -. La nostra lista verde è molto più breve di quella degli Stati Uniti e dell’Ue”.