Se nel biennio 2016-17 le transazioni globali non in contanti avevano raggiunto i 539 miliardi di dollari, Top Trends in Payments: 2020 di Capgemini prevede possano oltrepassare quota mille miliardi entro il 2022. Le carte costituiscono oggi la quota preponderante di queste transazioni mentre i pagamenti mobili, Qr e i portafogli digitali rappresentano una componente in forte crescita di anno in anno.
Partiamo da un quadro generale. Il calo del costo di internet e dei dispositivi mobili ha stimolato l’uso dei pagamenti digitali così come i fattori geopolitici, tra cui lo sviluppo di superapp come WeChat Pay e AliPay, la demonetizzazione in India, i regolamenti come la Psd2 dell’UE e le normative sull’open banking nel Regno Unito, in Giappone e nel Sud-Est asiatico, che hanno contribuito alla crescita dei sistemi di pagamento e la loro adozione.
I pagamenti digitali con carte senza contatto e codici Qr stanno soppiantando l’uso del contante per i pagamenti commerciali e i peer-to-peer mentre Svezia, Finlandia e Corea del Sud si stanno muovendo velocemente per diventare economie senza contanti.
Le BigTech hanno investito cifre formidabili per creare i propri sistemi di pagamento: Amazon ha introdotto i negozi senza cassiere negli Stati Uniti, Google ha aggiunto il pagamento con carte di credito e di debito alla sua app Google Pay in India e Apple ha lanciato la propria carta negli Stati Uniti. I pagamenti istantanei, insieme alla maggiore adozione di metodi di pagamento alternativi, guideranno ulteriormente la crescita del volume globale delle transazioni non in contanti. E questo anche nel travel. Analogamente ad altri ambiti di servizi finanziari, anche i pagamenti stanno dunque evolvendo verso un ecosistema aperto. La citata EU’s Payment Services Directive (Psd2) ha aperto la strada all’open banking, incoraggiando banche e stakeholder dei sistemi di pagamento ad aprire propri canali per stimolare la concorrenza, l’innovazione e la possibilità di scelta per i clienti.
Secondo il Redefinig travel payments in the post-Covid19 era, white paper realizzato da Nuvei e Edgar, Dunn & Company con la partecipazione di Visa questo quadro va collocato in uno scenario di mutamento senza precedenti nel comportamento e nelle aspettative dei consumatori, molti dei quali già avvezzi ai pagamenti digitali, che possono così essere sfruttati come un driver di entrate per la ripresa. Secondo il rapporto, per esempio, un’ampia percentuale di viaggiatori è oggi orientata su prenotazioni last minute – se non addirittura last second -, uno dei principali cambiamenti comportamentali avviati dalla pandemia. Questa pratica, infatti, sarebbe stata penalizzata dalle strategie di pricing pre-pandemia e l’offerta si sta adeguando di conseguenza, fortemente supportata dalle possibilità offerte dalla tecnologia.
La survey evidenzia, inoltre, come la flessibilità sia ora una priorità assoluta. I clienti ricercano la sicurezza di non dover pagare per un’eventuale cancellazione o per costi aggiuntivi nel caso accadesse qualcosa di inaspettato. Di conseguenza, i consumatori acquistano volentieri con carte di credito che offrono un’assicurazione di viaggio e opzioni per il chargeback. Salute e benessere sono diventati il punto nodale, aspetto che probabilmente crescerà ulteriormente. Anche per questo i viaggiatori usano sempre più spesso carte contactless e portafogli digitali senza contatto fisico come ulteriore misura di sicurezza per tutta la durata della vacanza.
Questi cambiamenti stanno promuovendo la ricerca e l’innovazione, cui oggi spetta un ruolo chiave nell’evoluzione del settore dei pagamenti travel. L’ascesa dei sistemi in-app come Apple Pay, il crescente utilizzo di portafogli digitali da parte dei viaggiatori (un esempio è AliPay, che collabora con decine di istituzioni finanziarie, comprese Visa, Mastercard e Postepay, tanto che in Cina anche i tassisti iniziano a rifiutare le poco igieniche banconote a vantaggio dell’app con Qr Code) e l’uso di tecnologie innovative come la blockchain nei viaggi sono diventati aspetti quotidiani nelle transazioni del settore.
Ma non è tutt’oro quel che luccica. Sempre secondo il Redefinig travel payments in the post-Covid19 era, gli illeciti rimangono un problema nonostante il calo delle vendite, e i tipi comuni di frode sono aumentati insieme a sfide completamente nuove, compresi i casi di “double dipping” da parte di alcuni clienti, che hanno sia richiesto un rimborso sia avviato un chargeback per la stessa transazione. Nonostante il perdurare dell’incertezza, il Global Online Travel Market 2021 di Research and Markets, vede il futuro in chiave ottimistica. A livello mondiale, i viaggiatori hanno espresso l’intenzione di spendere di più nel travel nei prossimi 12 mesi e l’uso delle app mobili legate ai viaggi potrebbe così risultare più alto rispetto a prima della crisi sanitaria.
Nel 2021, la maggior parte delle principali agenzie di viaggio online a livello globale è riuscita a mantenere le proprie posizioni di mercato, compreso Booking.com, primo sito web nella categoria viaggi a livello globale, seguito da Tripadvisor e Airbnb. Meno bene, invece, ha fatto il Gruppo Expedia che, secondo gli analisti, ha perso posizioni.
I viaggiatori sono, inoltre, sempre più interessati al metodo di pagamento Buy Now Pay Later (aziende come AfterPay, Klarna e Simpl, che offrono la possibilità di acquistare ora e pagare più tardi, hanno guadagnato una significativa quota di mercato globale). Secondo un sondaggio internazionale del 2020, una quota a due cifre di intervistati ha dichiarato che la disponibilità di un’opzione Bnpl è un fattore importante quando si prenota un servizio relativo a un viaggio.
E anche questo, tra le soluzioni guidate dalla tecnologia, può sostenere l’industria dei viaggi online nel processo di recupero.
Paola Olivari