Cambia il paradigma della prenotazione, i prezzi diventano super dinamici e si adeguano ai flussi della domanda, saltano i contratti tra partner e a valere è il rapporto interpersonale. Sono alcuni dei trend emersi nel corso di Discover Italy, il workshop b2b organizzato da Guida Viaggi, che si è concluso ieri a Sestri Levante, e ha visto coinvolti oltre un centinaio di seller e un’ottantina di buyer, di cui il 10% intercontinentali. Un’edizione di successo, di nuovo in presenza, e che ha abbinato anche il contatto in remoto con altri partner del settore grazie all’implementazione di un sistema di matching.
Cambio di attività
Mirko Romani, settore incoming di Fulvia Tour, spiega, per dimostrare il cambiamento in atto, che “chi faceva gruppi ora si occupa di individuali, chi gestiva il Mice adesso si è buttato sul leisure”. Se gli arrivi stranieri sono ancora fermi, “sono incrementati gli italiani su Italia e iniziano già ad arrivare richieste per la primavera prossima per piccoli gruppi di 10-15 partecipanti contro i 25-50 dell’epoca pre-Covid – continua -. Ad una domanda in trasformazione proponiamo pacchetti con esperienze particolari ed esclusive. Ci troveremo però – avverte – a fronteggiare un aumento delle quote procapite a causa dell’incremento costi di trasferimenti, guide e altri servizi per i provvedimenti anti-Covid in vigore”.
Mutamenti in atto
Per Anna Spinosa, ceo di Campania Incoming Tour Operator, il mutamento in atto è presto detto: “Gruppi più piccoli e più curati, con un mercato italiano che spende quanto prima impegnava per un viaggio all’estero”. Il risultato di questa estate è stato quello di avere “una Costiera pienissima, così come Napoli, grazie ad un turismo di prossimità più propenso a spendere”.
Rivalutato anche il ruolo dell’agente di viaggi: “Chi ha a disposizione un budget di spesa di buon livello si affida alla consulenza agenziale per maggiore garanzia, mentre chi ha dovuto fare i conti con il risparmio ha scelto di fare da sé”.
Cosa succede ai contratti
Saltano però le regole contrattuali: “Siamo in una fase di confusione – commenta Spinosa -. Abbiamo notato in alcuni casi un aumento dei costi alberghieri tra il 30 e il 50% e il prezzo dinamico, che varia a seconda del flusso della domanda, ha penalizzato chi ha prenotato sotto data”. Ad andare in frantumi sono anche le condizioni contrattuali tra partner: “Il mercato è impazzito e i contratti hanno perso il valore di un tempo – aggiunge Spinosa -. A valere di più sono i rapporti personali che si instaurano nel tempo con i propri partner professionali”.
Il cambiamento viene interpretato da Elio Rocchetti dell’Associazione culturale friulana Tesori Svelati come una nuova modalità di presenza in fiera: “Stiamo recuperando il valore del contatto in presenza con i partner, ma per alcuni versi continueremo ad usare la modalità virtuale e stamperemo meno brochure passando all’inoltro dei pdf”.
Laura Dominici