Spagna: più di 12.500 agenti senza lavoro

Mentre l’occupazione turistica supera già i livelli del 2018 e si avvicina ai dati record raggiunti a luglio 2019, c’è un ramo che continua ancora a risentire pesantemente dell’impatto della crisi. È il settore delle agenzie di viaggi. La debolezza del business, appesantita dalle restrizioni ai viaggi internazionali, si riflette nei dati sull’occupazione delle adv spagnole, secondo quanto riporta Preferente.

I dati

Secondo gli ultimi dati raccolti da Turespaña, rivenditori e tour operator hanno chiuso lo scorso luglio con 55.913 affiliati iscritti alla Previdenza Sociale (di cui oltre 15.500 ancora in Erte). Questo dato rappresenta un calo del 18,4% rispetto ai 68.495 dipendenti dello stesso periodo del 2019.
Pertanto, 12.582 professionisti (quasi uno su cinque) hanno perso il lavoro negli ultimi due anni, un trend che contrasta con l’evoluzione favorevole che si era osservata negli anni precedenti. Di questi, 9.275 corrispondono ai primi 12 mesi, mentre i restanti 3.307 si sono verificati negli ultimi 12 mesi.

Sebbene questi dati siano incontestabili e mettano in luce l’affondo della crisi in alcune aziende, costrette a sopportare più di un anno con un calo del 90% dei ricavi, vale la pena evidenziare – scrive Preferente – l’evoluzione positiva (mensile, non annuale) che il settore ha mantenuto negli ultimi mesi.

Modelli rafforzati

Con l’avvicinarsi della stagione estiva, le agenzie hanno rafforzato i loro modelli. In particolare, tra maggio e luglio hanno assunto 2.321 dipendenti. Il dato,, però, è letto come una curva logica e stagionale che prevedibilmente girerà nella direzione opposta alla fine di agosto o settembre.

Tags:

Potrebbe interessarti