Gli Stati Uniti riaprono le porte. Dagli “inizi di novembre” i viaggiatori provenienti da 33 Paesi, a cominciare dagli europei, potranno tornare negli Usa, purché siano “completamente vaccinati”. Non sarà necessaria la quarantena. Il governo americano ha rimosso ieri il blocco introdotto il 14 marzo 2020 da Donald Trump e poi confermato da Joe Biden, spiega Il Corriere della Sera.
È stato Jeff Zients, coordinatore del team anti Covid della Casa Bianca, a dare l’annuncio. Un po’ a sorpresa, sottolinea il quotidiano, visto che solo una settimana fa aveva, ancora una volta, preso tempo. Via libera, dunque, agli immunizzati provenienti dallo spazio Schengen, di cui fanno parte 26 Paesi, tra cui Italia, Germania, Francia, Spagna, Svizzera. La lista, poi, continua con Regno Unito, Irlanda, India, Brasile, Sud Africa e, nota rilevante, anche Cina e Iran.
Zients non ha precisato la data esatta in cui turisti e, soprattutto, studenti, professori, lavoratori, manager potranno tornare negli Usa, evidenzia Il Corriere. Ha, invece, spiegato che tutti i passeggeri dovranno aver completato il ciclo di vaccinazione. Tra meno di due mesi, quindi, potranno tornare, innanzitutto, tutti coloro che pur avendo in mano un visto per ragioni di lavoro o di studio erano rimasti bloccati fuori dagli Stati Uniti. Nello stesso tempo potrà riprendere la stagione turistica nelle mete più popolari, da New York a Miami a Chicago, o nelle attrazioni naturali, come i grandi Parchi nell’Ovest. Inoltre migliaia di stranieri che vivono negli Stati Uniti potranno ora uscire senza il timore di non poter più rientrare.
Il nodo vaccini
Ma c’è ancora un punto importante da chiarire, commenta il quotidiano. Zients ha detto che sarà il Cdc (Centers for Disease control e prevention), cioè l’autorità federale, a stabilire “quali saranno i vaccini accettati” dagli americani. La Fda, (Food and Drug Administration), ne ha approvati tre: Pfizer, Moderna e Johnson & Johnson. Nell’elenco mancano AstraZeneca, largamente usato nella Ue, e i diversi composti adottati in Cina e altrove. Per quanto ci riguarda più direttamente, bisognerà dunque vedere se il Cdc ammetterà anche gli italiani e gli europei vaccinati con AstraZeneca. In ogni caso la decisione di Washington arriva dopo mesi di pressione da parte dei governi del Vecchio Continente. Anche perché i Paesi europei avevano da tempo aperto le frontiere agli americani, ricorda il quotidiano.
Le reazioni
Per i governi europei, naturalmente, è un segnale politico importante, come hanno sottolineato la Commissione europea, il premier britannico Boris Johnson e, per l’Italia, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Accogliamo con favore l’annuncio degli Stati Uniti che i viaggiatori dell’Ue completamente vaccinati potranno presto viaggiare di nuovo negli Stati Uniti. Una tappa molto attesa per le famiglie e gli amici separati e una buona notizia per gli affari. Continueremo a lavorare per viaggiare sicuri”, ha scritto la Commissione europea attraverso i suoi canali Twitter. Il primo ministro britannico Boris Johnson ha twittato: una “fantastica spinta per gli affari e il commercio“.
Iata ha accolto con favore la decisione dell’amministrazione Biden. “L’annuncio è un importante passo avanti. Consentire l’accesso a coloro che sono stati vaccinati aprirà i viaggi negli Stati Uniti per molti cui è stato impedito l’ingresso negli ultimi 18 mesi. E’ una notizia eccellente per le famiglie e per quanti hanno sofferto la solitudine della separazione e darà impulso alla ripresa economica consentendo la crescita di alcuni mercati chiave per i viaggi d’affari”, ha detto Willie Walsh, direttore generale della Iata.
“Questo annuncio segna uno spostamento chiave nella gestione dei rischi di Covid-19 da considerazioni generiche a livello nazionale alla valutazione del rischio individuale. La prossima sfida è trovare un sistema per gestire i rischi per i viaggiatori che non hanno accesso alle vaccinazioni. I dati indicano i test come soluzione. Ma è anche fondamentale che i governi accelerino la diffusione globale dei vaccini e concordino un quadro globale per i viaggi in cui le risorse per i test siano concentrate sui viaggiatori non vaccinati. Dobbiamo tornare a una situazione in cui la libertà di viaggiare sia disponibile per tutti”, ha aggiunto Walsh.
Plauso anche dal Wttc: “La revoca delle restrizioni di viaggio da parte degli Stati Uniti per ripristinare i viaggi transatlantici tra l’Ue e il Regno Unito è una notizia gradita – ha commentato Julia Simpson, presidente e ceo – non solo per le compagnie aeree in difficoltà, ma per il più ampio settore dei viaggi e del turismo, che è stato decimato dalla pandemia. Permetterà finalmente alle famiglie di riunirsi, ai viaggiatori d’affari di riprendere gli incontri faccia a faccia e gli eventi, e al settore di tornare a fornire una spinta importante a queste economie”.
“I visitatori dell’Ue negli Stati Uniti hanno contribuito all’economia per più di 35 miliardi di dollari nel 2019 – ha ricordato Simpson – e i visitatori del Regno Unito per più di 11 miliardi di dollari, mostrando quanto sarà critica questa mossa per l’economia della nazione. Il Wttc chiede da tempo la riapertura degli Stati Uniti e la nostra ricerca mostra che questa misura potrebbe iniettare 198 milioni di dollari indietro nell’economia statunitense ogni singolo giorno. Il Wttc sostiene con forza che i cittadini completamente vaccinati possano spostarsi liberamente e in sicurezza, indipendentemente dal luogo da cui viaggiano”.