Un 2020 definito annus horribilis e un 2021 dove nella seconda metà di giugno l’estate ha visto per le destinazioni mare, montagna, laghi numeri non soddisfacenti, ma migliori del 2020, “con le prenotazioni che stanno proseguendo su settembre ed ottobre. Si rinviene una crescita delle ricerche delle vacanze in Italia sui social, il che fa essere ottimisti per il futuro”. A fotografare la situazione di mercato è Giorgio Palmucci, presidente di Enit, intervenuto al workshop “Turismo e retail connubio strategico per il rilancio di una destinazione”, organizzato da Global Blue direttamente dal Castello Aragonese di Ischia.
Le previsioni
“Questa estate a soffrire molto sono state le città d’arte, ma anche Ischia – prosegue Palmucci -, dove da sempre c’è una forte presenza di americani. E’ stata una estate di turismo domestico e di prossimità”. I numeri lo attestano e vedono un -90% di russi, -85/90% dagli Usa, -80% dalla Cina, “sono dati negativi su cui si potrà essere più positivi per i mesi a venire”. Tra le previsioni c’è chi asserisce che il raggiungimento dei livelli del 2019 sarà possibile nel 2023, ma Palmucci è più ottimista, a seguito di un mix di fattori, quali la progressione della campagna vaccinale, i forti investimenti da parte degli operatori italiani, della ristorazione, del trasporto pubblico e privato, “si è lavorato per dare garanzie, non più prezzo, ma sicurezza”, quindi. Il dato che si riscontra è che “il sentiment verso l’Italia è molto forte, prova ne è il fatto che Enit ha ricevuto una lettera da parte della associazione americana dei t.o. in cui l’Italia è indicata quale “meta numero uno, il fatto che dal 1° novembre siano più facili i viaggi dall’Italia all’Usa e viceversa ci lascia ben sperare”, commenta Palmucci.
Il turismo di valore
Tra i modus operandi si dovrà avere “una attenzione particolare a temi già pre-Covid, verso un turismo di valore, non solo in termini di volumi, ma che permette una maggiore permanenza media. Siamo in una fase intermedia – asserisce il presidente Enit -, dove la luce in fondo al tunnel non è così lontana. Si lavora perché i flussi turistici riprendano”, ma facendo attenzione a non ricadere negli errori del passato, “ma prevedendo quel turismo che permette di crescere nel Pil italiano”.
Un turismo nuovo
Ischia? Palmucci si sofferma sulle isole italiane, a suo dire devono lavorare in modo da “consolidare i risultati del passato, avendo raggiunto una notorietà a livello mondiale come destinazione è il momento di prepararsi a un turismo nuovo, innovativo, che vede la collaborazione tra pubblico e privato per favorire l’accessibilità e la qualità della destinazione”. Per tutto ciò è necessario “lavorare in collaborazione, lavorare sulla internazionalizzazione”, dice.
Quanto alla promozione è necessario farla “nei principali Paesi da dove possono provenire i turisti”. Ischia ha dalla sua che possono vivere “per un periodo più lungo grazie alle caratteristiche climatiche, all’enogastronomia, al benessere, mettendo il cliente al centro della strategia”. Il messaggio lanciato è quello di “lavorare assieme, tenendo presente che una grande forza del turismo del futuro è puntare sui giovani, che potranno favorire quella innovazione necessaria”.
Stefania Vicini