Alitalia: nessuna offerta per il marchio

Nessuna offerta vincolante per il marchio Alitalia. Il prezzo è di 290 milioni di euro, scrive Il Sole-24 Ore di oggi, sulla base di indiscrezioni emerse in merito al primo round della gara che è stata aperta dai commissari. Ieri la scadenza per il termine delle offerte. Dal canto loro, i tre commissari non hanno fatto alcuna comunicazione e il motivo è perché la gara non è ancora terminata, precisa il Sole.

L’esito della gara vede anche gli occhi puntati dei dipendenti i cui stipendi sono stati pagati per metà. La parte restante, a detta dei commissari, sarà pagata con l’esito della gara per la cessione del marchio.

Solo Ita interessata, ma prezzo troppo alto

A dichiarare interesse per il marchio è stata solo Ita. Vettore che, come ricorda il Sole, decollerà il 15 ottobre con 2800 dipendenti, che sono quasi tutti ex Alitalia e 52 aerei della compagnia. Il brand, comprende anche il sito per la vendita dei biglietti. C’è un però e a sollevarlo è il presidente, Alfredo Altavilla, che giudica il prezzo “una valutazione irrealistica”. A quanto previsto dal bando, nella seconda fase potranno essere presentate offerte in riduzione del prezzo base, scrive il Sole. La scadenza, secondo alcune fonti, sarebbe vicina al 12 ottobre. E se non ci dovessero essere offerte? In questo caso i commissari potranno trattare con chi desiderano. Il Sole precisa che Ita, però, non potrà decollare il 15 ottobre con il brand Alitalia anche se in possesso del codice Az per i voli.

Intanto, Ita ha in essere colloqui con diverse compagnie per una alleanza, fa sapere il quotidiano, a cui è stato confermato che, tra i vettori, c’è Delta. La conferma arriva dall’a.d. Ed Bastian, che però ha escluso un investimento azionario, cosa che invece interessa al presidente. Nella partita ci sarebbe anche Air France, Klm.

In calendario

Oggi al ministero del Lavoro ci sarà l’incontro con i sindacati con l’obiettivo di chiudere la procedura di Cigs fino al 21 settembre 2022 per i lavoratori che non saranno in Ita. Invece, l’estensione al 2023 sarà oggetto dell’incontro in calendario il 10 ottobre.

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