L’economia sta riprendendo, ci sono più indicatori che lo dimostrano, il dollaro, le commodity che crescono, il problema siamo noi, cioè il turismo. Adesso l’attenzione è tutta concentrata sui corridoi. Come si sa “con Ordinanza 28 settembre 2021, il ministro della Salute ha autorizzato, in via sperimentale, i ‘Corridoi turistici Covid-free’. L’ordinanza è in vigore dal 30 settembre 2021 e fino al 31 gennaio 2022, salvo ulteriori proroghe”, si legge sul sito Viaggiaresicuri.it. Le mete in questione sono Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, Sharm, Marsa Alam.
Un primo passo
“Non sono forse il massimo, non bastano come destinazioni, sembrano fatti ad hoc per alcuni operatori, molti si lamentano perché non comprendono perché quelle destinazioni sì ed altre no…intanto – dice Massimo Caravita, presidente di Fiavet Emilia Romagna e Marche – è un partire, poi sia avrà la possibilità di fare un passo successivo, ma ora vuol dire avere del prodotto da vendere. E’ un piccolo passo, ma è fondamentale”. Perché? E’ su questo punto che il manager, uomo della distribuzione, si concentra con attenzione e cioè i corridoi si possono vedere come “un modo per far tornare la gente in adv. Sappiamo benissimo che questo anno e mezzo ha portato il consumatore alla propensione all’acquisto secondo la modalità online, che avremo come problema nella ripartenza. Anche il commercio al dettaglio sta soffrendo proprio per questa propensione all’acquisto sviluppata in questi mesi, complice la pandemia, ecco perché i corridoi hanno questo importante valore in questo momento”.
La sicurezza del pacchetto bolla
Il motivo è presto detto, come spiega il manager, “il consumatore è quasi obbligato ad andare in adv se vuole recarsi in quelle sei mete, in modo protetto, cioè ci deve andare con il pacchetto bolla che permette di andarci in sicurezza”, dice Caravita. Attenzione, perché il corridoio turistico “non è un elemento che nega il Dpcm del 31 ottobre che ha istituito gli elenchi A, B, C, D, E in vigore fino al 25 ottobre”. Da qui l’invito del manager a “sostenere con forza i corridoi, perché sono un potenziale antidoto contro la tendenza all’acquisto online sviluppata in mesi di lockdown da parte del consumatore”.
Non solo, il pacchetto bolla permette di andare in vacanza in sicurezza, c’è da considerare che “l’apertura di un corridoio con delle limitazioni non va ad inficiare quella destinazione dove ci si può andare con un protocollo specifico. Teoricamente anche una singola adv può fare un pacchetto con protocollo Covid di cui si assume la responsabilità (di organizzatore, ndr), ma tutto ciò è diverso dal dire che quelle destinazioni sono aperte”, fa notare il manager.
La prova la si ha consultando Viaggiaresicuri.it. Infatti, cercando ognuna delle sei mete in questione, si leggerà una comunicazione molto chiara che fuga qualsiasi dubbio. La riportiamo a seguire.
Cosa dice Viaggiaresicuri.it
Sul sito di Viaggiraresicuri viene indicato che, “se il viaggio che si intende effettuare non rientra nella tipologia di ‘Corridoio turistico Covid-free’, continuano ad applicarsi le regole previste per i Paesi dell’Elenco E (divieto di spostamento per motivi turistici, obbligo di sorveglianza sanitaria e isolamento al rientro in Italia)”. Questo dice Viaggiaresicuri.it per ognuna delle sei mete in questione:
Aruba
“Si ricorda che l’attuale normativa italiana non consente spostamenti per turismo verso i Paesi inclusi nell’elenco E, che comprende anche Aruba, a meno che non si tratti di viaggi organizzati nell’ambito di “Corridoi turistici Covid-free”.
Maldive
“Si ricorda che l’attuale normativa italiana non consente spostamenti per turismo verso i Paesi inclusi nell’elenco E, che comprende anche le Maldive, a meno che non si tratti di viaggi organizzati nell’ambito di “Corridoi turistici Covid-free”.
Mauritius
“Si ricorda che l’attuale normativa italiana non consente spostamenti per turismo verso i Paesi inclusi nell’elenco E, che comprende anche Mauritius, a meno che non si tratti di viaggi organizzati nell’ambito di “Corridoi turistici Covid-free”.
Seychelles
“Si ricorda tuttavia che la legislazione italiana al momento non consente viaggi per turismo verso i Paesi dell’elenco E, a meno che non si tratti di viaggi nell’ambito di “Corridoi turistici Covid-free”.
Repubblica Dominicana
“Si ricorda che l’attuale normativa italiana non consente spostamenti per turismo verso i Paesi inclusi nell’elenco E, che comprende anche la Repubblica Dominicana, a meno che non si tratti di viaggi organizzati nell’ambito di “Corridoi turistici Covid-free”.
Egitto
“Si ricorda che l’attuale normativa italiana non consente spostamenti per turismo verso i Paesi inclusi nell’elenco E, che comprende anche l’Egitto, a meno che non si tratti di viaggi organizzati nell’ambito di “Corridoi turistici Covid-free”.
Stefania Vicini