Un settore più disintermediato e che vede crescere i canali diretti a spese delle adv, con il sottodata come nuova regola d’ingaggio, un 2022 che promette di far dimenticare persino il 2019 e un Mediterraneo che non teme rivali più “esotici” quanto a capacità di sedurre i clienti. Sono questi i trend del mondo delle crociere dal punto di vista – a dir poco privilegiato – di Gianni Rotondo, assistant vice president, Emea di Royal Caribbean International.
“Un 2022 migliore del 2019: grazie a Roma”
“Riteniamo che il 2022 possa essere migliore del 2019 – racconta a Guida Viaggi il manager – ma esclusivamente per questioni di prodotto. Offriremo infatti al mercato italiano un prodotto ‘up-gradato’. Wonder of the Seas, ultima nata della classe Oasis e nave più grande al mondo, salperà da Roma da inizio maggio, per itinerari nel Mediterraneo occidentale. Odyssey of the Seas, anch’essa nuova ed innovativa, sarà basata a Roma ed offrirà itinerari di varia durata nel Mediterraneo Orientale e in Terra Santa. Dunque le ultime due “nate” del mondo Royal saranno basate entrambe a Roma”.
Quanto al “nuovo polo” in Romagna, Rotondo spiega che “avremo Brilliance of the Seas da Ravenna. Questa nave ed il nuovo porto di imbarco rappresentano la nostra risposta al nuovo quadro regolatorio di Venezia. Brilliance offrirà itinerari in Grecia, Croazia e Montenegro. E infine Rhapsody of the Seas con partenze ad inizio estate da Roma per la Grecia e Ravenna verso Barcellona”.
Le crociere oggi: sottodata, “dirette” e mediterranee
Dicevamo dei trend. Rotondo osserva “un costante aumento delle prenotazioni, molto significativo dallo scorso giugno, quando le nostre navi hanno ripreso a navigare in Europa. La domanda non è ancora ai livelli pre-pandemia per quanto riguarda le destinazioni extraeuropee, come ad esempio i Caraibi”.
Le tendenze più significative sono quindi riassumibili, secondo l’esponente di Rci, in “una domanda più last minute, dovuta alle incertezze ed alla mutevolezza dei protocolli sanitari richiesti dai vari Paesi che visitiamo” e in “una crescita delle prenotazioni del canale diretto: durante i mesi di lockdown è cresciuta la consapevolezza digitale dei clienti e una parte significativa del retail italiano sembra non essere ancora completamente operativa”. In ultimo, Rotondo cita una “forte domanda per il Mediterraneo ed in generale per le partenze da porti che possono essere raggiunti con mezzi propri”.
La leva del pricing? Sì, ma con giudizio
E se – come per altre compagnie – nella fase della ripresa “i repeater hanno rappresentato quasi la metà della domanda, sino al mese di giugno”, adesso “stiamo tornando su livelli di share di repeaters simili al periodo pre-Covid (circa il 35%)”. Ma come spingere sul booking? “L’arma più efficace è sempre il prezzo – fa osservare Rotondo – che deve essere giusto ma non necessariamente basso. Come detto, abbiamo in campo per il prossimo anno le navi più innovative della flotta e sono posizionate su buoni livelli di prezzo. La nostra campagna promozionale attuale prevede lo sconto del 30%, per tutti i passeggeri, rispetto alle tariffe standard”.
Tre assi nella manica
In ultimo, chiediamo al manager quale sia la principale peculiarità che distingue Rci dai competitor, e sulla quale punterà per farsi preferire. “Innovazione, spazio a bordo, respiro internazionale sono le nostre carte vincenti. Famiglie e viaggiatori alla ricerca di nuove emozioni avranno un più ampia offerta attraverso gli otto quartieri distinti di Wonder of the Seas che includono il nuovo Suite Neighborhood, un rivoluzionario bar a picco sul mare chiamato The Vue e il Wonder Playscape – un’innovativa area giochi interattiva per bambini, all’aperto, con una vista mozzafiato. E non mancheranno le attrazioni più apprezzate della classe Oasis, come The Ultimate Abyss, lo scivolo più alto in mare, il Central Park, il quartiere giardino, con piante reali, l’AquaTheater e la vibrante esperienza del ponte piscina ispirato ai paesaggi caraibici”.