Italia alla conquista di una “golden age”
C’è un potenziale enorme da mettere a frutto per l’incoming del nostro Paese, che può far leva su professionalità e passione. Nel corso di Discover Italy – evento by Guida Viaggi in costante crescita numerica e qualitativa che ha visto la partecipazione di oltre un centinaio di seller e un’ottantina di buyer – si è parlato di futuro e di opportunità che la nostra travel industry potrà cogliere, se sarà lungimirante e investirà su innovazione e creatività. “L’Italia si è riaperta molto bene al turismo in giugno – ha detto Maria Elena Rossi, direttore marketing e promozione di Enit – e l’estate è stata positiva grazie alla fiducia derivata dalle misure di sicurezza. Oggi le limitazioni sono minime e guardiamo con ottimismo alla prossima stagione invernale con protocolli già pronti. Sono ripartiti anche i grandi eventi, come la Mostra del cinema di Venezia, il Salone del mobile di Milano, la Fashion week, sottolineando l’importanza del Mice. È importante proseguire questo cammino nel rispetto delle leggi. Enit ha puntato sulla marketing intelligence e i big data per investimenti mirati. Le nuove prospettive di sostenibilità hanno messo in luce come il turismo attivo, sportivo, enogastronomico e il luxury siano i pilastri di questa ripresa”. “Enit prenderà parte alle maggiori fiere – ha aggiunto – per mantenere le relazioni con i buyer del prodotto Italia. In tutto questo, cruciale è il trasporto aereo, con Milano che ospiterà World Routes, il più importante evento aviation. In attesa di altri eventi come le Atp Finals di Torino, la Ryders Cup nel 2023 e le Olimpiadi invernali del 2026”.

I numeri dell’estate

“Sono state 2.389.705 a luglio e circa 3 milioni ad agosto le presenze dei turisti che hanno scelto la Liguria come meta delle vacanze. Un’estate da record, che ha registrato un incremento rispetto al 2019, l’ultima stagione prima della pandemia che aveva già consacrato la nostra regione tra le mete preferite da italiani e stranieri. Questi dati sono il frutto degli sforzi fatti per promuovere il territorio, senza dimenticare la nostra importante campagna vaccinale che ci ha fatto percepire come una regione sicura per chi arriva da fuori”. Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti in una nota sui numeri record registrati dalla Liguria nell’estate del 2021. E proseguiranno gli investimenti per aumentare l’appeal della Liguria. “Le presenze di turisti italiani – ha spiegato l’assessore al Turismo della Liguria Gianni Berrino – sempre rispetto a due estati fa, sono aumentate di quasi il 5,5%. Gli stessi stranieri nel corso del mese di agosto hanno iniziato a raggiungere le nostre località turistiche invertendo il trend inizialmente negativo rispetto al 2019. Se da una parte c’è stato un calo degli arrivi dalla Federazione Russa, dalla Gran Bretagna e dalle destinazioni intercontinentali si è invece evidenziato un boom di arrivi e presenze dalla Germania con una crescita ad agosto di oltre il 56% e dalla Svizzera con quasi il 60%. In crescita anche le presenze da Austria, Belgio e Paesi Bassi. Le prenotazioni del mese di settembre sono più che incoraggianti con un trend ancora in positivo rispetto al 2019”. “Il Piemonte è tutto da scoprire – ha detto Fabrizio Napoli, marketing area VisitPiemonte – a partire dai 1.350 km di piste nei suoi 50 ski resort. La regione è il paradiso per trekking e ciclismo con 16mila chilometri di piste e sentieri ma anche per gli amanti del golf, grazie a 57 campi. E non mancano gli sport d’acqua come la vela e il windsurf. Sul Lago Maggiore sono 50 i siti balneari. Straordinaria poi l’offerta culturale con 16 residenze sabaude patrimonio Unesco, i 18 chilometri di portici a Torino, ricca di oltre 50 musei. E poi il viaggio nei sapori della tradizione, tra barolo e barbaresco, 60 varietà di formaggi e il tartufo bianco d’Alba”. Dai dati del Rapporto sul Turismo enogastronomico italiano 2021, il settore si conferma trainante. “Le experience legate al food&wine sono rilevanti per il 71% delle persone nella scelta della destinazione di viaggio, con una ulteriore crescita rispetto al 2019 (in cui pesavano per il 59%) – ha detto Roberta Garibaldi, consigliere per l’Enogastronomia del ministero del Turismo -. Il settore agroalimentare e la sua autentica riscoperta sono perciò un propulsore del movimento turistico, considerando che l’86% dei turisti food&wine sono disposti a spendere cifre importanti. L’Italia è leader per la sicurezza dei prodotti alimentari e primo Paese europeo per numero di aziende agricole impegnate nel biologico”.

Un mercato rivoluzionato

Visto dal trade, opportunità future a parte, è un mercato estremamente trasformato e difficile da gestire quello che si sta delineando nella travel industry. Cambia il paradigma della prenotazione, i prezzi diventano super dinamici e si adeguano ai flussi della domanda, saltano i contratti tra partner e a valere è il rapporto interpersonale. Mirko Romani, settore incoming di Fulvia Tour, spiega, per dimostrare il cambiamento in atto, che “chi faceva gruppi ora si occupa di individuali, chi gestiva il Mice adesso si è buttato sul leisure”. Se gli arrivi stranieri sono ancora fermi, “sono incrementati gli italiani su Italia e iniziano già ad arrivare richieste per la primavera prossima per piccoli gruppi di 10-15 partecipanti contro i 25-50 dell’epoca pre-Covid – continua -. Ad una domanda in trasformazione proponiamo pacchetti con esperienze particolari ed esclusive. Ci troveremo però – avverte – a fronteggiare un aumento delle quote procapite a causa dell’incremento costi di trasferimenti, guide e altri servizi per i provvedimenti anti-Covid in vigore”. Per Anna Spinosa, ceo di Campania Incoming Tour Operator, il mutamento in atto è presto detto: “Gruppi più piccoli e più curati, con un mercato italiano che spende quanto prima impegnava per un viaggio all’estero”. Il risultato di questa estate è stato quello di avere “una Costiera pienissima, così come Napoli, grazie ad un turismo di prossimità più propenso a spendere”. Rivalutato anche il ruolo dell’agente di viaggi: “Chi ha a disposizione un budget di spesa di buon livello si affida alla consulenza agenziale per maggiore garanzia, mentre chi ha dovuto fare i conti con il risparmio ha scelto di fare da sé”.

Meno valore al contratto

Saltano però le regole contrattuali: “Siamo in una fase di confusione – commenta Spinosa -. Abbiamo notato in alcuni casi un aumento dei costi alberghieri tra il 30 e il 50% e il prezzo dinamico, che varia a seconda del flusso della domanda, ha penalizzato chi ha prenotato sotto data”. Ad andare in frantumi sono anche le condizioni contrattuali tra partner: “Il mercato è impazzito e i contratti hanno perso il valore di un tempo – aggiunge Spinosa -. A valere di più sono i rapporti personali che si instaurano nel tempo con i propri partner professionali”. Il cambiamento viene interpretato da Elio Rocchetti dell’Associazione culturale friulana Tesori Svelati come una nuova modalità di presenza in fiera: “Stiamo recuperando il valore del contatto in presenza con i partner, ma per alcuni versi continueremo ad usare la modalità virtuale e stamperemo meno brochure passando all’inoltro dei pdf”.
Laura Dominici e Paola Olivari            .
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