“Sebbene quest’anno e mezzo sia stato senza precedenti in termini di disruption nel nostro settore, riteniamo che l’industria aerospaziale riuscirà a superare queste sfide nel breve termine, a tornare alla stabilità e a riemergere con forza”. E’ l’opinione di Boeing, che in un’intervista esclusiva a Guida Viaggi, fa il punto sulla situazione attuale e svela i progetti futuri.
Gv: Quando ritenete ci potrà essere un ritorno alla normalità nell’aviazione?
“Il settore aeronautico ha mostrato nelle crisi precedenti che dopo l’impatto è in grado di recuperare i tassi di crescita globale del passato. Il viaggio aereo sta tornando, e lo farà con forza. Il mercato si attesterà sui precedenti trend di crescita. Riteniamo che ci vorranno circa tre anni perché i viaggi siano ai livelli del 2019 e che il settore tornerà al trend di crescita di lungo periodo qualche anno dopo. Tuttavia, i fondamenti che hanno guidato il trasporto aereo negli ultimi cinque decenni rimangono intatti. Vediamo la ripresa del comparto in tre fasi: primo, il traffico nazionale, poi, i mercati continentali come i voli intra-asiatici, intra-europei e intra-americani, e infine, le rotte internazionali a lungo raggio. Pertanto, la domanda di aerei per il corto raggio dovrebbe riprendersi più rapidamente, mentre la domanda di velivoli a lungo raggio rimarrà debole per un periodo più lungo”.
Gv: Di recente avete pubblicato il Boeing Market Outlook (Bmo); quali indicazioni emergono dalla ricerca?
“Secondo lo studio nei prossimi dieci anni ci saranno opportunità nel mercato aerospaziale per 9 trilioni di dollari nei settori commerciale, della difesa e dei servizi. La previsione è dunque di un percorso di crescita a lungo termine, con segnali di ripresa del comparto. Per quanto riguarda il settore passeggeri, in particolare le previsioni Boeing proiettano una domanda globale di 10 anni per 19.000 aerei passeggeri, per un valore di 3,2 trilioni di dollari. La previsione ventennale fino al 2040 è di una richiesta di oltre 43.500 nuovi aerei per un valore di 7,2 trilioni di dollari, con un aumento di circa 500 aerei rispetto alle previsioni di mercato dello scorso anno”.
Gv: Avete dei nuovi aerei in cantiere?
“Dal punto di vista degli aerei da trasporto passeggeri, il modello più nuovo è il 777X: si tratta di un’intera famiglia di aerei a corridoio doppio che rappresenta la versione più moderna e avanzata del 777, uno dei successi commerciali più significativi di tutti i tempi. Il 777-8 e il 777-9 sono i nuovi membri della famiglia a corridoio doppio. Costruito sul successo delle famiglie 777 e 787 Dreamliner, il 777-9 sarà il jet bimotore più grande ed efficiente, senza pari in ogni aspetto delle prestazioni. Per il 777X, in particolare, ci sono già 351 ordini e impegni con diversi clienti in tutto il mondo”.
Gv: Come sono stati rivisti gli ordini degli aerei e le consegne post-pandemia?
“Quest’anno Boeing ha consegnato, secondo gli ultimi dati aggiornati alla fine di agosto, un totale di 206 aerei, di cui 152 737; 3 747, 21 767, 16 777 e 14 787. Sicuramente un buon risultato, che fa ben sperare per il futuro. Inoltre, il settore cargo ha raccolto dei risultati molto positivi anche nell’anno della pandemia, tanto è vero che, secondo le nostre previsioni di mercato, nel 2040 la flotta mondiale di aerei cargo sarà del 70% più numerosa della flotta pre-pandemia. La disponibilità e la distribuzione dei vaccini COVID-19 continueranno a essere fattori fondamentali nel recupero a breve termine dei viaggi aerei. I Paesi con una distribuzione più alta delle vaccinazioni hanno mostrato una rapida ripresa dei viaggi aerei, poiché i governi allentano le restrizioni nazionali e aprono le frontiere ai viaggi internazionali. L’auspicio è che il settore, che è tipicamente un resiliente, possa riprendersi gradualmente e nel modo migliore”.
Gv: In quali nuovi progetti siete attualmente impegnati?
“Boeing punta a guidare lo sviluppo di nuove soluzioni di mobilità sicure e innovative che rendano il trasporto aereo più praticabile per le aziende, fattibile per più persone e più sostenibile per il nostro pianeta. Ma soprattutto sempre più sicuro, perché la sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio è e rimane la priorità numero uno dell’azienda. Un importante esempio dei tanti progetti a cui stiamo lavorando è rappresentato dall’ecoDemonstrator, un programma che accelera l’innovazione portando promettenti tecnologie fuori dal laboratorio e testandole in volo, con un vero aereo passeggeri, per risolvere le sfide del mondo reale per le compagnie aeree, i passeggeri e l’ambiente. Il programma è iniziato nel 2012 e da allora Boeing si è servita di 8 aeroplani “flying test beds” per il programma.
Gv: Potete fare qualche esempio?
“Tra i progetti che si testano sull’ecoDemonstrator vi sono tecnologie che riducono il consumo di carburante, le emissioni e il rumore e incorporano l’uso di materiali più sostenibili. Altri si concentrano sui servizi di cabina che rendono il volo più piacevole per i passeggeri e su funzionalità, come cucine intelligenti, sedili e servizi igienici, che aumentano l’affidabilità delle compagnie aeree e l’efficienza delle loro flotte e del loro equipaggio. Boeing sta collaborando con Alaska Airlines, aerolinea con sede a Seattle, sul programma 2021, utilizzando uno dei nuovi 737-9 della compagnia aerea per testare circa 20 progetti che possono rendere l’aviazione più sicura e più sostenibile. In passato il programma ecoDemonstrator di Boeing ha effettuato diversi voli con il 100% di carburante sostenibile, paraffinico. E se teniamo presente che il consumo globale di carburante per le compagnie aeree è stato di 363 miliardi di litri nel 2019, capiamo come l’utilizzo di un carburante più green diventerà sempre più importante negli anni a venire”.
Gv: Ci sono altri programmi per il futuro?
“Boeing, grazie a partnership con aziende come Wisk, sta sviluppando prototipi di aero-taxi elettrici con capacita di decollo e atterraggio verticali (Vtol, Vertical Takeoff and Landing) per poter alleviare la congestione urbana a terra. Questi velivoli potrebbero volare alla fine di questo decennio. Nel 2019 Boeing ha annunciato una partnership strategica e successivamente la formazione di una joint venture con Kitty Hawk per plasmare il futuro della mobilità aerea urbana sicura. È così che è nata la nuova società, Wisk, per portare sul mercato l’aero-taxi urbano Cora. Wisk, con sede a Mountain View, in California, oltre che in Nuova Zelanda e in Georgia, conta 300 dipendenti. Il Cora è un aero-taxi completamente elettrico eVtol (Electrical Vertical Takeoff and Landing) progettato per due passeggeri che decolla come un elicottero e vola come un aereo. È concepito per poter offrire ai pendolari un’altra opzione di trasporto che li porterà a destinazione più velocemente. Vola a circa 450 metri dal suolo, è lungo 6,5 metri e ha un’apertura alare di 11 metri. Il Cora è alimentato da 12 lift fans indipendenti, che consentono di decollare e atterrare in verticale come un elicottero. Pertanto, non ha bisogno di una pista di decollo. La sua autonomia è di circa 40 km e la sua velocità di circa 160 chilometri all’ora. Ha completato con successo più di 1.000 voli di prova dal 2017 e continua la sua attività quotidiana di flight test. Attraverso la nostra joint venture con Wisk, stiamo portando avanti in modo sicuro lo sviluppo dell’aero-taxi urbano a volo autonomo, condividendo insieme la vision di rivoluzionare i viaggi globali senza perdere d’occhio gli aspetti di sicurezza e di sostenibilità”.
Nicoletta Somma