Le compagnie aeree statunitensi stanno guardando alla prossima stagione delle vacanze e alla riapertura della vitale rotta transatlantica per recuperare lo slancio perso nell’ultimo trimestre dopo una recrudescenza dei casi di Covid-19. Dopo una forte stagione di viaggi estivi, i vettori hanno dovuto rivedere le loro prospettive il mese scorso per il trimestre fino a settembre, poiché la variante Delta ha rallentato le nuove prenotazioni e spinto le cancellazioni. Un mese dopo, i casi di Covid-19 in calo hanno fatto sperare che i passeggeri fossero più fiduciosi nel volare nuovamente.
La società di servizi finanziari Raymond James ha condotto un’analisi dei dati di screening della Transportation Security Administration sui passeggeri medi per 7 giorni; l’indagine ha mostrato che sebbene la domanda di viaggio sia ancora in ritardo rispetto al picco di fine luglio, è migliorata rispetto ai minimi di metà settembre. “Le cancellazioni sono diminuite, le prenotazioni si stanno riprendendo – ha detto a Reuters il ceo di Hawaiian Holdings Inc Peter Ingram in un’intervista -. Mentre ci avviciniamo al Ringraziamento e al Natale, abbiamo l’opportunità di una forte e solida ripresa”.
Le prenotazioni si sono riprese anche in casa Delta Air Lines, che si aspetta che la domanda di viaggi domestici superi i livelli del 2019 il prossimo anno.
United Airlines ha affermato di avere previsto il suo più grande schedule domestico dall’inizio della pandemia, offrendo più di 3.500 voli domestici giornalieri a dicembre, che rappresentano il 91% della sua capacità interna rispetto al 2019. “C’è un sacco di domanda inespressa”, ha detto il ceo Scott Kirby.
Iata si aspetta che i vettori del Nord America tornino al profitto il prossimo anno prima delle loro controparti in altre geografie.
Business travel
Le prospettive per il business travel rimangono, tuttavia, incerte. Airlines for America stima che i viaggi d’affari rappresentassero fino al 50 per cento del revenue da passeggeri dell’industria aerea prima della pandemia. I vettori contavano sulla ripresa dei viaggi d’affari questo autunno. Ma la variante Delta ha costretto molti grandi datori di lavoro a rimandare le aperture degli uffici al prossimo anno. Le compagnie aeree dicono che una ripresa è inevitabile. Tuttavia, non c’è consenso sulla prospettiva temporale.
Kirby di United si aspetta che i viaggi d’affari tornino ai livelli pre-pandemia nel 2023, ma Robin Hayes, ceo di JetBlue, ritiene che ci potrebbero volere “alcuni anni”. Il vettore budget con sede a New York ha riallocato i voli da alcuni mercati d’affari a quelli leisure, ha fatto sapere Hayes.”Continuiamo a credere che la domanda di vacanze sarà forte – ha detto il manager a Reuters in un’intervista -. E’ certamente ciò che vediamo nelle nostre prenotazioni al momento”.
Riapertura della rotta transatlantica
Le compagnie aeree, nel frattempo, sono sostenute dal piano dell’amministrazione Biden di riaprire gli Stati Uniti a novembre ai viaggiatori aerei dall’Europa. La rotta transatlantica è una delle più lucrative al mondo e rappresenta fino al 17% del revenue passeggeri del 2019 per i tre grandi vettori. Le compagnie statunitensi hanno visto un’impennata nelle prenotazioni da quando la Casa Bianca ha fatto quest’annuncio.
Kirby ha detto che le prenotazioni di United per i voli transatlantici la scorsa settimana sono state superiori allo stesso periodo del 2019. Le vendite sono balzate in alto anche per Delta Air e JetBlue. La riapertura non rappresenta solo un’opportunità, ma è anche considerata un grande test per l’industria. Ci si aspetta che una ripresa di successo del più importante mercato a lungo raggio del mondo stabilisca una tendenza per gli altri. Tuttavia, una reintroduzione delle restrizioni se i casi di Covid-19 ricominciassero a salire potrebbe rallentare una già fragile ripresa. “Le restrizioni non possono iniziare a riapparire dove sono scomparse – ha commentato Hayes -. Agiscono come un grande freno alla domanda”.
