“E’ un progetto che mi piace venga chiamato brand”. Luca Caraffini, a.d. Welcome Travel Store, ci crede fortemente: “Ritengo che sia un momento storico adatto perché le agenzie sono pressate da adempimenti infiniti”, spiega. Chi apre un’agenzia lo fa “perché vuole vendere viaggi. Con Welcome Travel Store tutti gli adempimenti, come Rc, direttore tecnico, gestionale, fondo di garanzia, vengono accollati alla società, lasciando all’associato da gestire solo ‘l’ultimo miglio’, cioè l’ufficio con le sue spese e la sua professionalità”. In sostanza si “riporta l’agente a vendere, sgravandolo da tutti gli adempimenti burocratici e fiscali e riducendo i costi fissi”. La scelta del nome dipende dal fatto che “il marchio Welcome Travel, con oltre 400 insegne, è tra i più conosciuti”, sottolinea Caraffini. Un brand che andrà a fare ordine perché unico e che nel 2022 prevede il coinvolgimento di 60 unità, per arrivare a oltre 200 nel biennio successivo. “Siamo convinti della bontà del progetto – commenta l’a.d. – che non prevede vincoli e capestri. L’Aip negli anni ’90 è stata abusata e concepita come business speculativo. Il nostro sistema è trasparente e si rivolge solo a professionisti”.
Gv: Le agenzie dimostrano una certa reticenza ad adottare l’Aip. Come vincere questa resistenza?
“La resistenza non è all’Aip, ma nell’abbandonare il vecchio marchio”.
Secondo Welcome Travel Group, infatti, la richiesta dell’Aip arriva dal mercato ed è “giusto offrire questo modello dinamico. Si tratta di un’opportunità che vogliamo dare alle agenzie, mettendole nelle condizioni di ripartire”, afferma il direttore network Andrea Moscardini.
Al momento c’è già uno store aperto, a Crotone, ma “sono cento le trattative in pipeline”, spiega Caraffini. La maggioranza è certo Welcome e Geo, però non si andrà “a schiacciarci sul territorio”.
Gv: A quali agenzie si adatta il modello Welcome Travel Store?
“Sono molti i fattori che entrano in gioco: la maturità, il contesto territoriale. Non è detto che il nostro progetto si adatti alle adv medio-piccole: stiamo parlando anche con punti vendita che hanno marchi importanti, con alcune che muovono volumi contenuti e altre che ne fanno di sostenuti e registriamo interesse anche da parte di agenzie esterne al network”.
Non si tratta di uno switch di tutte le agenzie Welcome e Geo sotto questo marchio: fra tre anni questo segmento dovrebbe arrivare a pesare per il 7-8% sul totale del network.
Nicoletta Somma