5G e turismo: la bella sfida dell’integrazione tecnologica

Un primo, piccolo scricchiolio nel rapporto tra la travel industry e la tecnologia 5G, alla quale il mondo dei viaggi guarda già da diversi anni come potenziale grande spartiacque tra un vecchio e un nuovo modo di pensare il turismo e come driver di innovazione senza precedenti. È quello che è emerso ieri, in una comunicazione della Faa americana.

5G “disturbatore”

Non tutto fila come dovrebbe, infatti, nell’implementazione del 5G a livello globale. L’agenzia del trasporto aereo statunitense ha lanciato un alert a vettori, produttori e piloti, spiegando che la tecnologia cellulare 5G di nuova generazione potrebbe potenzialmente interferire con l’elettronica degli aerei più avanzati, e rendere inefficienti i sistemi di sicurezza degli aeromobili.

“Gli operatori devono prepararsi alla possibilità che l’interferenza dei trasmettitori 5G e di altre tecnologie possa causare il malfunzionamento di alcune apparecchiature di sicurezza, richiedendo loro di intraprendere azioni di mitigazione che potrebbero influire sulle operazioni di volo”, ha spiegato la Faa. Il bollettino speciale di informazioni sull’aeronavigabilità si riferisce alla prevista implementazione, già da oggi, di reti a banda larga wireless 5G in una gamma di frequenza più elevata – nota come spettro in banda C – rispetto a quanto precedentemente consentito.

L’implementazione, che sarà intrapresa da fornitori selezionati e autorizzati dalla Federal Communications Commission, inizierà su 46 mercati. La nuova gamma di frequenze è più vicina a quelle che gli operatori aerei utilizzano per i loro radioaltimetri: da qui il warning della Faa, che esorta le parti interessate dell’industria aeronautica a essere consapevoli del potenziale malfunzionamento delle apparecchiature dipendenti da questi indispensabili strumenti di volo, specialmente durante le operazioni a bassa quota.

5G-Turismo, tra digital divide e occasione unica

Il problema è certamente risolvibile, ma pone un problema di compatibilità tra tutti i sistemi pre-5G e quelli successivi, in una sorta di nuovo digital divide non più incentrato sulle persone ma sugli strumenti, al quale la travel industry deve far fronte, se vuole godere dei benefici di una tecnologia in predicato di cambiare per sempre l’esperienza di viaggio e che – come tutte le nuove tecnologie – troverà certamente applicazioni che ad oggi non sono neanche immaginabili. Ma ciò che si sa è già dirompente di suo.

Robot di pattuglia

Un primo esempio è l’uso di robot negli aeroporti, supportati dal 5G e in grado di pattugliare gli scali anche in funzione anti-Covid. Ne è una prova la Cina, dove automi dotati di telecamere e sensori sono già attivi in città come Guangzhou, Shanghai, Xi’an e Guiyang. Laddove un controllo manuale della temperatura corporea deve essere necessariamente condotto da un operatore umano, questi robot operano a distanza e sono dotati di termometri a infrarossi in grado di scansionare la temperatura di 10 persone contemporaneamente, entro un raggio di 5 metri. E quando un robot rileva un passeggero con una temperatura elevata, informa in automatico un team per avviare una risposta in tempo reale.

Città davvero smart

Altro topic sul quale il 5G promette mirabilie è quello delle smart city: le nuove reti aiuteranno i vacanzieri a esplorare più facilmente le destinazioni, a scoprire tesori nascosti fuori dai sentieri battuti e anche, più banalmente, a prenotare esperienze, hotel, ticket e ristoranti  più rapidamente, anche nei luoghi più remoti del pianeta, grazie alla copertura incomparabilmente più alta rispetto al 4G.

Inutile esplicitare il ruolo di volano che questa tecnologia può quindi costituire per le destinazioni meno servite da connessioni tradizionali a banda larga, come quelle in montagna o in aperto countryside. Strettamente connesso al tema delle smart city c’è poi quello delle esperienze immersive, sulle quali anche l’Italia si sta attrezzando e che trasformeranno le visite ai siti storici e alle attrazioni turistiche in esperienze ibride attraverso la realtà aumentata, quella virtuale e quella “mista”.

Internet of Things

La densità di connessione notevolmente maggiore offerta dalle reti 5G apre inoltre la strada a miliardi di sensori IoT (Internet of Things) in più. Uno degli impatti più significativi sarà sui trasporti: installandoli sui vagoni ferroviari e sui binari, ad esempio, gli ingegneri saranno in grado di rilevare i guasti prima che si verifichino, riducendo i ritardi e risparmiando agli operatori le lunghe riparazioni. Risparmi che potrebbero essere trasferiti ai clienti. Tali sensori, se collegati a reti 5G ad alta velocità, consentiranno anche ai passeggeri di ricevere aggiornamenti in tempo reale sui propri dispositivi mobili, aiutandoli a pianificare in modo più efficace i propri viaggi e a gestire eventuali, inevitabili rallentamenti.

La ricettività

Quanto agli aeroporti, i sensori IoT  e le reti abilitate per il 5G svolgeranno un ruolo importante – anche, ma non solo – nel ridurre i tempi di attesa e fornire un’esperienza fluida, con aggiornamenti in tempo reale e identificazione al semplice passaggio grazie alla biometria.

Per gli hotel, l’affermarsi del 5G contribuirà invece a venire incontro alla sempre maggior richiesta di reti ultraveloci in WiFi, dal momento che la crescente domanda sta mettendo a dura prova la larghezza di banda e la sicurezza delle reti degli alberghi. Il 5G risolverà entrambi i problemi, offrendo velocità elevate per più dispositivi riducendo il carico sulle reti Wi-Fi. Questa larghezza di banda, integrata da connessioni 5G affidabili, consentirà inoltre agli hotel di offrire funzionalità smart più avanzate come le luci connesse e i termostati intelligenti, che consentono agli ospiti di impostare a distanza la temperatura ideale della stanza prima dell’arrivo, o di spegnere le luci da un pannello di controllo touchscreen vicino al letto.

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