Il trade al centro del progetto Ita Airways. La nuova compagnia di bandiera ha fin da subito dimostrato di puntare concretamente sull’intermediazione turistica, iniziando a firmare accordi con i player del settore – dalle più rilevanti Tmc italiane e internazionali alle crociere, passando per i t.o. – fin dai primi giorni di attività. A confermarcelo è la chief commercial officer del vettore, Emiliana Limosani, che spiega come “il trade costituisce una parte fondamentale della nostra strategia commerciale. Gli agenti con i quali stiamo stringendo partnership in queste settimane rappresentano per noi interlocutori privilegiati con i quali generare valore aggiunto – sia dal punto di vista business che leisure – anche per i nostri clienti finali”. Quanto agli strumenti che saranno messi a disposizione degli adv, “oltre al portale b2b www.itaspaconnect.com, lanciato il 26 ottobre per il mercato italiano – rileva la manager – stiamo studiando tariffe competitive nelle diverse stagionalità, con la necessaria flessibilità, accordi sul versante ancillary e in chiave digitale. La nostra ripartenza vuole essere insieme al trade, facendo sistema”.
Un lungo raggio “flessibile”
E se nella conferenza stampa di presentazione del mese scorso si è parlato di un nuovo equilibrio necessario tra corto e lungo raggio, Limosani osserva che “sappiamo che il long haul è quello che garantisce più profittabilità. Partiremo con il Roma-New York e poi aggiungeremo, dalla primavera, Boston, Miami, il Malpensa-New York, San Paolo e Tokyo. La flessibilità che ci contraddistingue come start up ci permette però di poterci via via adeguare alla situazione e agli scenari che cambiano. Naturalmente il network è già ben definito, ma siamo in condizione di aprire quei business case che ci vengono richiesti dal mercato e valutare tutte le opportunità, anche quelle che arrivano dai nuovi corridoi”. E la Cina? Tornerà il Roma-Pechino? “La Cina è una destinazione da affrontare strutturalmente, con voli almeno daily: per il momento non rientra nei nostri piani di sviluppo”.
Obiettivo leisure premium
Sull’Expo 2020, invece, Limosani spiega che “non l’abbiamo presa in considerazione come possibile occasione da intercettare perché è una destinazione molto coperta, anche in termini di frequenze e prodotto. Stiamo lavorando ad accordi commerciali e di codesharing con vettori che servono il Golfo, e quindi la risposta di servizio per i clienti interessati all’evento sarà veicolata attraverso le partnership e il feederaggio sull’Europa”. Sul tema leisure più in generale, come detto, “il dialogo con gli operatori è ininterrotto, anche per finalizzare le programmazioni estive. Naturalmente punteremo sul leisure high spending: il nostro posizionamento non sarà sul prezzo, anche se le nostre tariffe offriranno scontistiche in base alla tipologia di passeggero – ad esempio young e senior – e all’anticipo di prenotazione. Anche sui charter ci stiamo muovendo in maniera più strutturale rispetto al passato”.
E poi c’è il business travel, sul quale Ita punta molto anche se “ha una ripresa più graduale. Ma stiamo sottoscrivendo accordi con aziende e Tmc, anche per studiare tariffe ad hoc”. Tra gli elementi principali della proposta di Ita per chi viaggia per affari “ci sarà senz’altro la flessibilità tariffaria sul booking, e su alcune destinazioni stiamo studiando anche la possibilità di imbarco senza prenotazione, in caso di disponibilità. La sicurezza resta fondamentale, come la digitalizzazione, su item come i self booking tool. Il risparmio di tempo è fondamentale per questo tipo di viaggiatori, quindi stiamo implementando misure di face boarding e fast tracking, e personalizzando il programma di loyalty con card dedicate, quelle di Volare Corporate”. Quanto ai contenuti Ndc, infine, la manager rimarca che “si tratta di un processo lungo, perché va fatto bene: certamente fa parte del nostro piano industriale e ci stiamo già lavorando”.
Gianluca Miserendino