Speciale Trentino

La neve sposa la tecnologia

“La sensazione è che ci sia tanta voglia di tornare a sciare”. Ad affermarlo Fabio Sacco, direttore Apt Val di Sole e presidente Consorzio Skirama, che riunisce tutte le destinazioni del Trentino Occidentale, complessivamente 8 località turistiche e 5 Apt. La conferma arriva anche dall’incontro con i partner sui diversi mercati, “c’è voglia di tornare da noi per la stagione invernale, ce lo potevamo aspettare, ma è importante che ci sia la conferma”. Soprattutto alla luce del fatto che “la precedente stagione è stata inesistente, ma siamo convinti che questa sarà buona. Il lavoro da parte delle autorità competenti è stato fatto, a metà ottobre abbiamo avuto le informazioni che ci hanno rassicurato sul fatto che ci saranno le condizioni per iniziare la stagione. L’accesso agli impianti tramite green pass richiede organizzazione, ma permette di operare”, osserva. Quanto alla capienza ad oggi, pur sapendo che sono dati che possono variare, “le normative prevedono l’80% di capienza negli impianti di risalita chiusi e il 100% per seggiovie ed impianti di risalita aperti. Al momento non si parla di contingentamento in termini di numero massimo di sciatori presenti in una giornata in una località”.

Novità di prodotto

Il grosso del lavoro è stato fatto dalle diverse località “per essere nelle condizioni di operare con soluzioni tecnologiche che rendano la vita più semplice agli ospiti, come la vendita online degli skipass. Tutte le società si sono attrezzate, anche con prezzi vantaggiosi”, esemplifica il manager. Un’altra mossa è stata il lancio di formule diverse di skipass. Per esempio il 5 su 7, che permette di sciare 5 giorni e le altre due giornate si possono dedicare ad altro. Un modo per innovare il prodotto. Oppure c’è lo skipass per non sciatori, è una novità, “era pronto l’anno scorso, ma non è stato possibile lanciarlo (causa pandemia, ndr)”. Permette di andare in quota dove poi si possono seguire i percorsi a piedi, un ambito su cui le destinazioni si stanno impegnando molto. Nella Val di Sole vi sono più di 20 percorsi battuti segnalati. Oppure visitare i rifugi dove si può mangiare, oltre ad altre opportunità pensate per i non sciatori.

Innovazione digitale

Il target è trasversale e dipende dalle diverse località. Si va dal più alto spendente, con clientela internazionale legata al jet set, alle famiglie. “Esiste una varietà, quello che si può dire è che si cercano anche prodotti complementari allo sci, passeggiate, gastronomia, paesaggi”. Tra le carte giocate gli eventi, come i festival della musica, alcuni molto particolari, come quello che prevede l’uso di strumenti di ghiaccio, un modo per distinguersi. Sul fronte dello sci resta importante “avere un prodotto che si rinnovi. Le nostre località si stanno attrezzando anno dopo anno per migliorarsi nell’offerta”. Il che si esprime attraverso l’innovazione digitale. Qoda è la novità di quest’anno, “è una app che permette di azzerare la coda fisica e di prenotare l’accesso a funivie e cabinovie, sapendo a che ora prendere l’impianto. Ci si mette in coda virtualmente, man mano che si avvicina il proprio turno ci si approssima all’impianto”, spiega Sacco. L’app funziona anche per i rifugi sulle piste. La tecnologia gioca un ruolo chiave oggi, in epoca Covid ancora di più, ma anche per l’operatività normale, per esempio sul fronte innevamento, “con soluzioni tecnologiche di risparmio di acqua e di energia”.

Stefania Vicini

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