Le prime partenze per gli Stati Uniti saranno di assestamento e rodaggio, ma Paolo Cesaretti, contitolare di Reimatours, non nasconde la soddisfazione per la riapertura dei confini Usa, “dopo oltre 18 mesi di chiusura totale della destinazione – dichiara -. E dopo le prime incertezze confidiamo che la situazione si stabilizzi definitivamente e si possa tornare ad una routine quotidiana pre Covid”. Certo attualmente le difficoltà maggiori sono e saranno soprattutto di carattere informativo e relative alle procedure da seguire prima e durante il viaggio.
Le perplessità
“Ci sono ancora molte perplessità – ammette – sia il personale coinvolto che i clienti debbono abituarsi alla nuove procedure e familiarizzare con esse”. Intanto già dopo l’annuncio della riapertura dei confini ai turisti internazionali si è riscontrata una certa vivacità, “sempre crescente, nelle richieste di preventivo per la destinazione, prima totalmente stagnante – spiega il manager -. La data ufficiale di riapertura ha incrementato notevolmente il trend. Quello che percepiamo è un grande desiderio di partire, ma i clienti probabilmente si aspettavano dei prezzi di “rilancio” del prodotto a loro più favorevoli”.
Il problema prezzi
L’aspettativa sul prezzo, secondo Cesaretti, è stata disattesa in quanto “le tariffe dei voli hanno risentito dell’incremento del costo del carburante, ma soprattutto della riduzione di capacità offerta dalle compagnie”. Per i servizi a terra il discorso è leggermente diverso, a suo avviso, ma non ci sono state scontistiche significative per rilanciare la destinazione.
Anche durante il periodo di fermo totale, comunque, Reimatours ha continuato a programmare ed arricchire la destinazione con prodotti nuovi (glamping, alloggi insoliti, viaggi in treno) e ampliando l’offerta tradizionale. “Uno dei nostri punti di forza – commenta Cesaretti – è sempre stato l’essere un operatore “tailor made” estremamente flessibile e adattabile alle esigenze e alle necessità dei clienti con un occhio particolarmente attento al rapporto qualità-prezzo”.
I fornitori di servizi
Lato corrispondenti e fornitori di servizi, queste categorie di professionisti hanno fortemente risentito del fermo totale. “Hanno dovuto riadattarsi ad una situazione nuova e totalmente in divenire – spiega -. A causa del Covid molte figure professionali hanno dovuto indirizzarsi verso altri settori e quindi è molto diminuita l’offerta di personale di lingua italiana a livello di autisti, guide e accompagnatori locali. Questo inevitabilmente comporta una contrazione nel numero dei servizi e prodotti offerti al mercato italiano”.
Per l’appuntamento con lo showcase Travel South Usa di New Orleans Cesaretti dichiara che “sarà un piacere rincontrare nuovamente di persona i nostri colleghi d’oltreoceano. Probabilmente alcuni saranno assenti o avranno intrapreso percorsi differenti. Ci auguriamo che quelli che sono rimasti e quelli che sono subentrati abbiano il desiderio e la passione di continuare a “coltivare” il mercato italiano con tutte le sue specificità e potenzialità. Siamo tutti un po’ stanchi degli incontri virtuali e crediamo che tornare ad un sano confronto “face to face” sia il modo migliore per riprendere da dove ci siamo interrotti. Linee guida e sicurezza nel viaggiare saranno alla base del confronto con i vari interlocutori”.
Laura Dominici