L’inverno svizzero parla di sostenibilità e punta sui giovani

Pieno di sfaccettature, sostenibile e con delle proposte specifiche per invogliare gli ospiti under 25: punta su questi pilastri la campagna invernale di Svizzera Turismo che quest’anno può contare anche sull’arrivo degli ospiti internazionali.

Con oltre 150 anni di tradizione, la Svizzera è la meta per eccellenza delle vacanze invernali grazie all’innevamento garantito dall’altitudine media dei comprensori, alle infrastrutture di qualità ed all’innovazione costante dell’offerta. Non solo sci naturalmente ma tantissime proposte per godere della bellezza del paesaggio innevato e dei benefici dello stare all’aria aperta.

Nel contesto attuale segnato, da un lato, dalla pandemia e, dall’altro, da una maggiore attenzione all’ambiente la montagna gioca un ruolo sempre più importante.

Si riscopre lo sci di fondo e l’escursionismo, dove il distanziamento è garantito, e tutto ciò che valorizza il territorio e le tradizioni localit. Declinato nella stagione invernale “Swisstainable” – il manifesto di Svizzera Turismo per la sostenibilità – significa utilizzo dei mezzi pubblici, località senz’auto, ristoranti plastic-free, piani di sviluppo per implementare l’energia rinnovabile, promozione del trasporto pubblico e di altre attività a basso impatto ambientale.

Ad accompagnare l’apertura dei comprensori – prevista tra lo scorso 27 novembre e il 19 dicembre – e ad arricchire l’esperienza dell’ospite durante tutta la stagione, tornano anche gli eventi. A St. Moritz e nelle altre località sciistiche sono in programma concerti, manifestazioni culturali e sportive open air nel rispetto delle misure di prevenzione anti Covid.

Ci sono poi numerose proposte per i più giovani come Snow25 che propone skipass pomeridiano a 25 franchi e viaggio andata/ritorno sui mezzi pubblici per raggiungere le piste da una qualsiasi destinazione svizzera per chi ha meno di 25 anni.

 

Baden, le nuove terme di design

Tra le chicche dell’inverno svizzero ancghe un tuffo alle terme. A Baden l’acqua termale più ricca di sali minerali della Svizzera sgorga a 47 °C dalle 18 sorgenti sulfuree. Baden è una rinomata città termale fin dall’epoca dei Romani, che le diedero il nome di Aquae Helveticae.

Sulle sponde della Limmat è sorto presto un quartiere con sfarzose costruzioni dove si curavano le malattie reumatiche e i disturbi circolatori. Personaggi del calibro di Goethe, Nietzsche e Dürrenmatt si sono rilassati nelle acque termali di Baden mentre Hesse ambienta qui il suo romanzo “La cura”. Inaugurate il 21 novembre 2021, le terme dell’architetto ticinese, Fortyseven, sono la prima tappa del restyling di questa cittadina che punta sul benessere. Si sta infatti costruendo un centro sanitario e un edificio residenziale, oltre a una clinica di prevenzione e riabilitazione. Anche lo spazio verrà riqualificato. Nel progetto di Mario Botta, con piscine interne ed esterne, saune, aree di riposo e ristorazione, c’è l’intento di creare un nesso fra l’ansa del fiume Limmat e l’edificio che si sviluppa lungo 160 metri sporgendosi sulla riva.

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