Ha una valenza speciale l’edizione 2021 dello Showcase organizzato da Travel South USA, la Dmo che rappresenta 12 Stati del Sud degli Stati Uniti, e che ogni anno – ad eccezione del 2020 – raccoglie i buyer mondiali per incontrare, in un evento b2b, l’offerta turistica locale. Sarà un’occasione importante per il trade perché consentirà di fare il punto – con tutta la macchina della travel industry statunitense – su argomenti come contratti, programmazione, prezzi, procedure, a pochi giorni dalla riapertura dei confini e in vista di un vero e proprio rilancio della destinazione a partire dal 2022.
L’evento (itinerante), in programma dal 30 novembre al 2 dicembre a New Orleans, è praticamente sold out e accoglie circa 500 professionisti del turismo.
Una crescita costante
Dal 2012 al 2020, la regione Travel South USA ha conquistato la scena mondiale registrando aumenti annuali per nove anni consecutivi, “ma abbiamo anche conquistato quote di mercato, spesso battendo le medie nazionali in modo significativo – spiega Liz Bittner, president & ceo di Travel South USA -. Mentre diversi nostri concorrenti erano meglio finanziati e potevano contare su forti investimenti, noi ci siamo concentrati per sfruttare al massimo le operazioni in location che potessero assicurare un ritorno economico interessante”. Nel solo 2019, la regione ha registrato 10 miliardi di dollari di spesa dal mercato internazionale, con turisti che combinano la visita di più stati, si fermano più a lungo e mostrano particolare interesse per le destinazioni inedite e nascoste del Sud.
Le attività extra routine
La pandemia ha certo bloccato questo costante trend di crescita, e “gli uffici di promozione dei vari Stati sono stati chiamati a fare progetti e programmi che esulano dal lavoro di routine”. Travel South USA spiega che le varie organizzazioni hanno sostenuto i governatori nelle task force dedicate al contenimento della pandemia.
“Abbiamo coordinato la fornitura di pranzi ai bambini in età scolare nei parchi statali, organizzato concerti virtuali per raccogliere fondi per i musicisti in difficoltà e abbiamo lavorato con i nostri fornitori per dotare gli scuolabus di router wifi nelle comunità rurali per assicurare che la scuola virtuale fosse praticabile – dichiara la manager -. Tutti noi abbiamo lavorato per chiedere ai governi federali e statali, attraverso le nostre associazioni di settore locali, di assicurarei i fondi per mantenere l’industria a galla”. Questo è stato reso possibile grazie ad “una zuppa alfabetica” di sovvenzioni che vanno sotto gli acronimi di Cares, Ppp, Eda.
Durante tutto questo periodo, Travel South USA si è concentrata sul sostegno agli uffici statali del turismo, sul potenziamento della ricerca e degli approfondimenti specifici per la regione e gli Stati, ispirando e formando migliaia di “ambasciatori della vendita” in tutto il mondo, implementando la campagna One Day Closer, e lavorando con U.S. Travel nella campagna Let’s Make Plans, sia per un pubblico di consumatori nazionali che internazionali.
I numeri dell’incoming Ue
Secondo un’analisi di Travelport, a partire dal primo annuncio di viaggio negli Stati Uniti, risalente al 20 settembre scorso, in cui si affermava che i viaggiatori completamente vaccinati provenienti dall’Ue sarebbero stati autorizzati a entrare negli Stati Uniti a partire da novembre, “le prenotazioni dall’Italia sono aumentate del 95% rispetto alla settimana precedente”.
Il mese più richiesto per i viaggi dall’Italia verso gli Stati Uniti “è stato dicembre 2021, seguito da novembre 2021”, un fatto che evidenzia la tendenza delle persone al viaggio last minute. La data più richiesta per le partenze verso gli Usa è il 26 dicembre e la rotta più popolare, secondo i dati in possesso di Travelport, è la Milano-New York, seguita dalla Roma-New York, al secondo posto, mentre Milano-Miami è al terzo.
“Le principali destinazioni statunitensi per i viaggiatori italiani sono New York, Miami, Los Angeles e San Francisco”, spiega l’indagine Travelport, che si basa su prenotazioni e ricerche effettuate tra il 20 settembre e il 6 novembre scorsi.
Laura Dominici