Voli, il trend: i turisti “rubano” la business class ai manager

Le classi di biglietti aerei premium sempre più gettonate e al centro del leisure. E’ questo uno dei portati – forse tra i meno pronosticabili – della pandemia, frutto di una serie di circostanze che non possono prescindere dal venir meno del target business, tradizionale utente delle sedute più comode a bordo dei velivoli.

Delta, volano gli introiti. Senza businessmen

“La pandemia – ha affermato il presidente di Delta Airlines, Glen Hauenstein – ha generato una nuova classe di clienti, fatta di consumatori di fascia alta che vogliono questi prodotti, ai quali in precedenza avevano meno possibilità di accesso per la compresenza di una forte richiesta business”.

Il manager ha rilevato che nella summer 2021 le entrate da sedute premium sui voli nazionali e a corto raggio di Delta hanno sovraperformato rispetto a quelle derivanti dalla cabina economy, arrivando a livelli percentuali di occupazione superiori a quelli del 2019. “La grande epifania per noi consiste nell’aver compreso che c’è una domanda molto più ampia per i sedili premium rispetto a quella dei soli viaggiatori d’affari”, ha detto Hauenstein, lasciando poi intendere che questo trend potrebbe portare sul breve termine a una espansione di questo segmento di offerta.

Emirates riconfigura la flotta

E Delta non sarebbe sola: il mese scorso Emirates ha annunciato che entro la fine del 2022 modificherà 52 dei suoi Airbus A380 e 53 dei suoi Boeing 777 implementando la classe premium economy. La mossa segna un grande cambiamento, se si pensa che alla fine di quest’anno gli aerei del vettore con questa configurazione saranno solo sei. “Emirates sta investendo in questo programma di retrofit per garantire di continuare a soddisfare le esigenze dei clienti e fornire le migliori esperienze nei cieli”, ha dichiarato il ceo di Emirates, Tim Clark.

United e American: prima classe a livelli 2019

Nel frattempo, anche United e American hanno beneficiato della crescente popolarità dei prodotti premium. A ottobre scorso, il chief commercial officer di United, Andrew Nocella, ha dichiarato che il vettore ha venduto posti di prima classe ed Economy Plus (con spazio extra per le gambe) con load factor più elevati rispetto al passato, aggiungendo che i ricavi nazionali derivanti dalla prima classe durante l’estate hanno raggiunto il livello del 2019. Il manager ha affermato di essere ottimista sul fatto che l’aumento della domanda leisure premium sia permanente, sebbene ciò debba essere ancora dimostrato.

“Nell’improbabile caso in cui la domanda aziendale non sia al 100%, abbiamo altre leve sulle quali spingere: è una realtà diventata sempre più ovvia negli ultimi tre mesi”, ha detto Nocella. L’aumento della domanda si è esteso anche ad American, sebbene il chief revenue officer Vasu Raju abbia espresso meno certezza sul fatto che il cambiamento sia strutturale.

I motivi del boom

Tra i motivi della crescita di domanda premium, gli analisti situano la maggiore disponibilità economica della clientela potenziale derivante dai “forzati” risparmi in tempo di pandemia, con la stessa dinamica che ha portato a un boost nel mercato dei viaggi di lusso.

“La ricchezza delle famiglie aveva bisogno di un posto dove andare – ha affermato il chief economist di Airlines for America John Heimlich -. La pandemia ha portato più persone a pensare di vivere in grande e di avere esperienze memorabili”.

Un altro fattore, ha affermato Heimlich, è stata la maggiore disponibilità di prodotti premium durante la pandemia, dal momento che le compagnie aeree hanno utilizzato un numero maggiore di aerei widebody sulle rotte nazionali. La disponibilità di posti premium per il mercato leisure è stata anche favorita, come detto, dalla scarsità di viaggiatori d’affari e dagli upgrade gratuiti messi in campo dalle compagnie in questi mesi.

Economy e premium mai così vicine. Anche nel prezzo

Il cambiamento nell’offerta di posti premium ha anche livellato i prezzi rispetto ai posti economici, secondo un’analisi condotta congiuntamente da Expedia Group e Arc: nel 2021 i biglietti premium sono stati mediamente 2,9 volte più costosi dei biglietti economici, rispetto alle 4,3 volte del 2019.

Julie Kyse, vicepresidente delle partnership aeree globali di Expedia Group, ha affermato che questo divario inferiore, insieme al desiderio di spazio extra in tempi di pandemia, hanno alimentato la domanda di posti premium da parte dei viaggiatori leisure.

E’ ancora da capire se la tendenza sarà di lunga durata e, in tal caso, in che modo avrà un impatto sulle configurazioni degli aeroplani. Kyse è tra coloro che si aspettano di vedere le compagnie aeree investire di più in cabine premium economy, e anche Craig Foster, co-fondatore di Valor Consultancy, che si concentra sui mercati dell’aviazione commerciale, ha aspettative simili: “Può darsi che le cabine vengano riconfigurate con una classe business ridotta o più piccola, e potrebbero essere riconfigurate con cabine premium più grandi per soddisfare la nuova domanda”.

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