“Profondamente deluso dal Governo che ci ha abbandonati per l’ennesima volta, ma un plauso va comunque fatto ai tentativi di alcune forze politiche per aver provato a sostenerci come comparto”. Così si esprime Cesare Foà, presidente di Advunite. “Dal 1 gennaio molte aziende hanno iniziato a licenziare i propri dipendenti, magari persone con le quali avevano anche rapporti umani e professionali da molti anni – prosegue Foà -. Il vero paradosso è che si chiede di pagare tasse, rimborsi e liquidazione a un settore fermo da 2 anni. Comprendiamo che non possiamo andare avanti così, ma è lo Stato ad aver imposto il blocco del lavoro e si deve assumere le sue responsabilità”. “D’altronde anche i corridoi sono stati sempre bucati – sostiene il presidente -; abbiamo turisti che hanno viaggiato, prendendosi il Covid, senza rivolgersi alle agenzie di viaggi e senza alcun vantaggio per lo Stato pagando all’estero”.
Il coordinatore di Advunite, Gianluca Albano, sostiene di dover intervenire in maniera più intelligente: “Contributi solo sulle spese effettive e sblocco dei viaggi dal 1° febbraio, attraverso un bonus vacanze da spendere esclusivamente nelle agenzie di viaggio -. Il vecchio bonus vacanze, scaduto il 31 dicembre, potrà essere reinvestito nei sostegni alle imprese turistiche. Da sottolineare – dice Albano – che è stato introdotto l’obbligo vaccinale agli over 50, bene. Questi dovranno essere i nostri primi clienti magari con un incentivo statale”.
Il presidente Foà ritiene “che il premier Draghi, il ministro Speranza e il ministro Garavaglia siano i principali responsabili di questi licenziamenti, dovuti a causa delle promesse non mantenute vietando di fatto di poter lavorare. Noi, come associazione – ribadisce Gianluca Albano – siamo pronti ad aiutare non solo le imprese ma anche gli impiegati delle nostre realtà, non rappresentati da nessuna associazione, creando una banca dati per le loro posizioni e affiancandoli nelle problematiche sorte.
“Il turismo non può essere abbandonato, e noi siamo pronti a ripartire sempre e comunque, anche se tra mille difficoltà, ma il Governo è disposto a supportarci?”, conclude Vincenzo Del Bravo, vicepresidente dell’associazione.