Una misura esatta del revenge travel, ovvero di quella voglia di viaggiare che promette di far ripartire in quinta marcia il turismo globale una volta archiviati gli incubi da Covid. La fornisce Travel in 2022 – A Look Ahead, lo studio pubblicato da Tripadvisor e realizzato su cinque mercati-chiave del mondo (Usa, Uk, Singapore, Giappone e Australia).
Più viaggi che nel 2019
Il report, realizzato in collaborazione con Ipsos Mori, ha coinvolto più di 10.000 adulti di età compresa tra i 18 e i 75 anni. Tra gli highlights, spicca la previsione che i viaggi internazionali pianificati per quest’anno superino in numero persino i livelli pre-pandemia, e il fatto che i viaggiatori si dichiarino disposti a spendere di più per viaggiare rispetto al 2019.
Naturalmente non è un “liberi tutti”: fattori legati al Covid-19 come la quarantena, lo stato di vaccinazione e le regole sui viaggi internazionali continueranno ad avere un impatto sul comportamento dei viaggiatori, ma il sentiment e la domanda di viaggi leisure per i mesi a venire sono in deciso rialzo.
Vacanze: estero pigliatutto
Nel Regno Unito, ad esempio, l’85% degli intervistati ha affermato che probabilmente viaggerà quest’anno, sul mercato domestico ma anche all’estero: i viaggi internazionali acquisiscono 5 punti percentuali rispetto al 2019. Stesso discorso negli Usa, dove il desiderio di viaggiare all’estero è aumentato del +6% in due anni. Singapore, per parte sua, si dimostra all’avanguardia nell’ottimismo, con l’89% degli intervistati che prevede di andare in vacanza nel 2022. Le rigide restrizioni introdotte nel Paese asiatico fin dall’inizio della pandemia di Covid-19 hanno probabilmente contribuito ad alimentare la “fame di turismo”.
Il fattore “novità”
Secondo l’analisi di Tripadvisor, nei piani di viaggio dei prossimi mesi assumerà molto valore il criterio della “novità”. I viaggiatori cercheranno infatti perlopiù esperienze in destinazioni per loro inedite. Ben il 75% degli americani ha affermato che sarà importante “vedere posti nuovi” nel suo prossimo viaggio, e che la spesa media destinata allo scopo sarà più alta, rispetto al 2019, del +29%.
In Australia, la spesa media aumenterà del 16%, mentre i viaggiatori di Singapore prevedono di spendere il 7% in più. Di converso, nel Regno Unito la spesa media diminuirà leggermente, mentre in Giappone i vacanzieri prevedono un budget di viaggio inferiore del -30%.
Salute sempre al centro
Non sorprende che il rapporto confermi che il numero dei casi di Covid-19, le restrizioni e le normative di viaggio rimarranno un fattore per decidere la destinazione delle vacanze. Questo elemento non sembra destinato a venir meno, nemmeno nel medio periodo: più della metà degli intervistati afferma che le misure di sicurezza di hotel, compagnie aeree e altri player del travel saranno un fattore importante nel loro processo decisionale, anche quando il numero dei casi di Covid-19 diminuirà. Circa il 70% dei viaggiatori in ciascuno dei mercati oggetto dello studio ha confermato che la priorità sarà comunque assegnata alle destinazioni con un basso numero di casi di Covid-19.
“Nonostante le nuove varianti, i consumatori di tutto il mondo vogliono viaggiare ed esplorare – ha affermato Kanika Soni, chief commercial officer di TripAdvisor -. Questo è evidente anche dai dati di ricerca mensili di TripAdvisor, che mostrano un aumento consistente delle visualizzazioni di pagina. I viaggiatori si stanno adattando rapidamente alla nuova normalità, con la pulizia e la sicurezza che rimangono fattori importanti nella loro pianificazione”.
C’è chi dice no
Le restrizioni e i problemi legati alla pandemia influiscono anche sulle decisioni di chi decide di non pianificare viaggi all’estero. Un terzo degli americani che non ha in programma di prenotare una vacanza ha dichiarato di aver deciso a causa dell’incertezza sulle possibili restrizioni di viaggio. Altri fattori sono la possibile esposizione di un compagno di viaggio alla malattia e gli obblighi che potrebbero rendere il viaggio meno piacevole, compresi l’uso di mascherine e il distanziamento sociale.