Mister Holiday: i Pta anche in forma temporanea

Mister Holiday sta ricevendo un riscontro positivo non solo verso la sua formula Aip, come dichiarato dal network, ma anche dal fronte dei personal travel agents. Una particolarità della rete è che propone questa soluzione anche in forma temporanea agli agenti di viaggi. L’idea ci ha incuriosito e abbiamo posto qualche domanda a Fabio Bignotti, responsabile commerciale Mister Holiday, per saperne di più. Ecco quanto è emerso.

Come viene gestita la temporaneità

Pta a tempo, ma come? A quanto spiega il manager “gli accordi sono stipulati sulla base dei singoli casi, non ci sono formule standard: l’obiettivo è fornire una soluzione temporanea nell’ottica di contenere i costi per superare questa fase complessa, di cui nessuno può prevedere la durata, con l’obiettivo di restare sul mercato e tornare appena possibile al punto vendita”, dice Bignotti. Parlando di numeri in quanti l’hanno adottata e mediamente per quanto tempo? “Ad oggi contiamo 15 Pta”, dice il manager.

Il Pta puro

In questi due anni di pandemia si è detto da più parti che la formula del consulente avrebbe avuto una impennata, a tal proposito il manager si sofferma sul tema del punto vendita, confermandone la sua valenza. “Siamo convinti che sia un driver fondamentale per acquisire e fidelizzare la clientela e quindi per il successo dell’attività di distribuzione turistica. Il Pta puro può avere successo solo se ha una lunga carriera alle spalle e un consolidato pacchetto clienti. Nel breve periodo, si può ipotizzare un’impennata della formula, come del resto è avvenuto anche per Mister Holiday, ma nel lungo periodo ci aspettiamo che il fenomeno torni alle dimensioni pre-crisi”.

Quanto agli obiettivi di crescita sul fronte Pta, il network non ha obiettivi particolari, Bignotti spiega, infatti, che “a differenza di altri network che non propongono la formula, noi la offriamo ai nostri associati come strumento per supportarli in una fase particolarmente complessa“, spiega il manager.

Sul mercato ci sono nuovi modelli distributivi che sposano un modo nuovo di proporre servizi, tra pay per use, formule a tempo, maggiore flessibilità…i network stanno lanciando segnali di cambiamento in diverse modalità, tra tradizionale e non, la tendenza sembra essere quella di offrire sempre più strumenti in mano alle adv.

Stefania Vicini

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