Il ministro del turismo, Massimo Garavaglia ieri è intervenuto al Question time alla X Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati. Come riporta una nota del ministero, sono stati “molti e di estrema rilevanza i temi affrontati dal ministro, il quale, pienamente consapevole della grande sofferenza del settore si è soffermato sia sui provvedimenti già adottati sia sulle linee di intervento che gli uffici ministeriali sono impegnati a sviluppare, in alcuni casi assieme alle altre amministrazioni competenti”.
Sezione speciale ‘Turismo’ nel Fondo di garanzia
Garavaglia ha sottolineato “il tempestivo raggiungimento da parte del ministero del Turismo delle misure finalizzate alla realizzazione degli obiettivi Pnrr in tema di turismo, quali, a titolo puramente esemplificativo, contributi a fondo perduto e credito d’imposta destinati alle imprese turistiche per una pluralità di interventi migliorativi, l’istituzione di una Sezione speciale ‘Turismo’ nel Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, contributi diretti alla spesa per gli interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale, credito d’imposta alle agenzie di viaggi e ai tour operator“.
Obiettivi da perseguire
Il ministro ha indicato alcuni degli obiettivi su cui si sta lavorando, tra cui “la possibilità, per gli operatori economici del settore turistico, di usufruire del credito d’imposta di cui all’articolo 28 del DL n. 34/2020, convertito con legge n. 77/2020, sia per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo sia per quelli relativi all’affitto d’azienda, in relazione ai canoni versati nel periodo 1° gennaio – 30 giugno 2022; la proroga della cassa integrazione Covid per il settore turistico, prevedendo un ulteriore periodo massimo di 13 settimane, fino al 31 marzo 2022, per i trattamenti di assegno ordinario (Aso) e di Cassa integrazione guadagni in deroga (Cigd), in favore dei datori di lavoro del comparto turistico che sono costretti a interrompere o ridurre l’attività produttiva per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19; l’esenzione dal versamento della prima rata dell’Imu per gli immobili adibiti ad uso turistico-ricettivo; la proroga delle misure di sostegno finanziario alle imprese operanti nel comparto turistico previste dall’articolo 56, comma 2, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27″.
Proroga corridoi Covid-free
Sul fronte turismo e mobilità internazionali, il ministro ha ricordato di “aver scritto in data 14 gennaio 2022 al ministro della Salute Roberto Speranza al fine di determinare la proroga del modello dei ‘corridoi turistici Covid-free’ e della individuazione e della conseguente apertura di nuovi corridoi, ai fini della rivitalizzazione del comparto turistico outgoing”.
I commenti del settore
Immediati i commenti del settore, come quello di Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi, che ha ben accolto le parole del ministro.
“Le indicazioni fornite da Garavaglia è necessario che domani trovino pieno riscontro nel Consiglio dei Ministri – ha detto in una nota -. Il settore purtroppo è ancora al centro della bufera. Con la variante Omicron anche i timidi miglioramenti registrati a settembre ed ottobre si sono fermati e le prossime settimane saranno ancora fortemente condizionate dal quadro epidemiologico e delle misure adottate per contenere i contagi – dichiara Colaiacovo -. Bene quindi la proroga della cassa integrazione Covid che ricordo, è terminata per tutte le aziende il 31 dicembre scorso. Una misura indispensabile per consentire alle imprese di conservare posti di lavoro e non disperdere know-how aziendale”.
Un unico modello di green pass europeo
Colaiacovo ha anche messo in luce che “le nostre strutture non sono mai state coinvolte da interventi di chiusura da parte del Governo, ma le frontiere chiuse ci impediscono, di fatto, di poter accogliere la maggior parte dei viaggiatori internazionali che vogliono visitare l’Italia per turismo. Bene quindi anche la possibilità di prevedere un unico modello di green pass europeo per consentire lo svolgimento in sicurezza dei flussi turistici anche verso l’Italia – ha detto il presidente -. Una soluzione questa utile sia per l’immediato, pensando al turismo montano, ma che può risollevare la situazione drammatica anche delle città d’arte che da sempre sono la prima destinazione del mercato internazionale, dove sui 220 mln di presenze di turisti internazionali nel 2019, ne mancano all’appello 200 mln. Ancora oggi ci troviamo ad affrontare un momento difficile, la variante Omicron ha acuito la paura di viaggiare e la crisi vissuta anche in molti altri settori produttivi ha drasticamente ridotto le disponibilità economiche di chi viaggia. Il mondo alberghiero sta affrontando l’ennesima prova di resistenza, le parole del ministro vanno nella giusta direzione e rispondono ad una serie di interventi che chiediamo già da molto tempo”, conclude Colaiacovo.