Un nuovo colpo di scena nella partita Ita Airways. Arriva anche Delta Airlines, che presenterà una manifestazione di interesse per acquistare la nuova compagnia di bandiera nazionale controllata al 100% dal ministero della Economia. A riportare la notizia è Repubblica.it, da cui si apprende che la compagnia statunitense ha comunicato la sua intenzione al governo italiano alla vigilia del Consiglio dei ministri che si tiene oggi in mattinata.
Cdm per la privatizzazione
All’ordine del giorno del Cdm di oggi (iniziato alle 11 di questa mattina) c’è anche l’esame del provvedimento che darà il via libera alla privatizzazione di Ita. A seguito del Dpcm, la data room di Ita (che contiene i conti riservati della compagnia e i Piani industriali) potrà essere aperta alla società che ha manifestato per prima l’interesse all’acquisto e cioè, come tutti ricorderanno, si tratta di Msc Group, della famiglia Aponte, che ha manifestato il suo interesse in data 24 gennaio, per acquisire la maggioranza di Ita Airways. Il Gruppo Msc ha concordato con Lufthansa la sua partecipazione alla partnership a termini da definire durante la due diligence. Il Gruppo Msc e Lufthansa hanno richiesto 90 giorni di esclusiva per lavorare sulla manifestazione di interesse.
Però, a seguito del decreto 332 del 1994, che è stato poi convertito in legge, come precisa Repubblica, il governo vuole che la data room sia a disposizione di altri possibili acquirenti, nel rispetto delle norme europee sulla concorrenza, problema che non sussiste visto che, tra i possibili acquirenti ci sarà anche Delta Airlines. A quanto riporta, poi, Repubblica, fonti governative hanno confermato che a chiedere di poter entrare nella data room ci saranno anche fondi internazionali.
Secondo a quanto riporta il Sole-24 Ore il via libera del governo alla privatizzazione è in arrivo, visto che fonti autorevoli dicono che l’autorizzazione ad aprire la procedura di vendita potrebbe arrivare dal Cdm di oggi. Fonti di governo non l’hanno però confermato, fa presente il quotidiano, che ricorda come il presidente esecutivo di Ita, Alfredo Altavilla, abbia una certa fretta a chiudere la partita del partner.
In data 31 gennaio il Cda della compagnia non ha potuto aprire la data room a Msc, in quanto non c’era il via libera del governo. Il Sole scrive anche che, secondo fonti vicine al dossier, non sarà autorizzata la trattativa in esclusiva con Msc, come richiesto dal gruppo svizzero. Quanto ai numeri, Aponte punterebbe al 60% di Ita, il 40% resterebbe in mano al Mef, scrive sempre il quotidiano.