L’incertezza causata dalla variante Omicron ha avuto un impatto negativo sul settore dei viaggi e del turismo in Europa alla fine del quarto trimestre del 2021, ostacolando le prospettive di ripresa nel primo trimestre del 2022. Tuttavia, l’ottimismo rimane poiché la Commissione europea per i viaggi (Etc) prevede che gli arrivi di turisti saranno appena il 20% al di sotto dei livelli pre-pandemia nel 2022, nonostante le numerose sfide che il settore deve ancora affrontare.
Il rapporto Etc
L’edizione più recente del rapporto trimestrale “European Tourism Trends & Prospects” di Etc continua a monitorare l’impatto del Covid-19 sul settore, esaminando il rimbalzo dell’attività di viaggio mentre il mondo impara a convivere con la pandemia. Commentando il rapporto, Luís Araújo, presidente di Etc, ha dichiarato: “Dal nostro rapporto, è chiaro l’impatto soffocante dell’incertezza causato da Omicron. Etc è ottimista sul fatto che il settore dei viaggi europeo supererà Omicron e molte altre sfide presenti nel 2022. Tuttavia, la resilienza del settore dipende dal fatto che la Ue sia proattiva nello sviluppo di strategie endemiche che consentiranno l’allentamento delle restrizioni di viaggio sia per i viaggi intraeuropei sia internazionali. Mentre impariamo a convivere con il Covid- 19, i governi di tutta Europa devono trovare il giusto equilibrio tra la gestione dei rischi per la salute e l’agevolazione della mobilità“.
Nel 2021 terreno fertile per la rinascita
Nel 2021, la forte copertura vaccinale in Europa, il certificato digitale Covid-19 della Ue e l’allentamento delle restrizioni di viaggio hanno creato un terreno fertile per una rinascita del turismo. Tuttavia, l’emergere della variante Omicron alla fine dell’anno ha rallentato questa ripresa poiché le restrizioni di viaggio sono state ripristinate per combattere tassi di infezione da record.
Decine di migliaia di voli commerciali in tutta Europa sono stati cancellati durante il periodo natalizio a causa della carenza di personale. Sebbene non così gravi come quando la pandemia ha preso piede originariamente nel 2020, le perdite delle compagnie aeree sono state pari a 18,5 miliardi di euro nel 2021, pari ad un 1,4-1,5 miliardi di passeggeri in meno rispetto al 2019.
Questa svolta degli eventi è stata demoralizzante dopo una stagione estiva di promettente ripresa. Nel complesso, i dati dall’inizio dell’anno vedono un –62% di arrivi di turisti in Europa nel 2021 rispetto ai livelli del 2019. Etc rileva che le destinazioni europee continuano a riprendersi a tassi variabili. Croazia (-37%), Francia (-39%) e Monaco (-40%) hanno registrato i cali più deboli sulla base dei dati fino a dicembre, a causa della domanda dai vicini e grandi mercati europei di origine. Contestualmente si registrano cali consistenti in Finlandia (-80%) e destinazioni centro-orientali: Repubblica Ceca (-81%), Lettonia (-78%), Estonia (-77%), Slovacchia (-76% ) e Lituania (-74%).
Prospettive positive per i viaggi nel 2022
Le prospettive di viaggio per l’Europa nel suo insieme rimangono positive. Con la consapevolezza che la nuova variante, sebbene altamente contagiosa, è lontana dalla minaccia che inizialmente si riteneva, pertanto molte restrizioni di viaggio in Europa stanno iniziando ad essere allentate. Spinta dai forti viaggi nazionali ed intraeuropei, si prevede che la domanda complessiva di viaggi sarà del 20% inferiore ai livelli pre-pandemia nel 2022. Mentre i viaggi nazionali supereranno i picchi pre-pandemia nel 2022, i viaggi internazionali saranno più lenti nell’assorbimento ed è probabile che non si riprenda completamente fino al 2024.
Uno sviluppo estremamente positivo nel quarto trimestre del 2021 è stata la ripresa dei viaggi tra l’Europa e gli Stati Uniti, avvenuta nel novembre 2021, e probabilmente aiuterà a guidare la ripresa del turismo europeo nel 2022. Etc prevede che la quota dei viaggi europei dagli Stati Uniti tornerà ai livelli pre-pandemia in tempi relativamente brevi e in anticipo rispetto alla domanda di altri mercati a lungo raggio, come l’Asia-Pacifico, con un miglioramento significativo previsto quest’anno.
Nonostante l’ottimismo sull’aumento dei viaggi internazionali, la prolungata posizione “Zero Covid” della Cina presenta un certo grado di incertezza e potrebbe continuare a influenzare i viaggi globali fino al 2022.