Buone notizie per l’Italia turistica del 2022 rispetto allo scorso anno. È quanto emerge dalle ultime analisi sulle intenzioni di viaggio e prenotazioni di Sojern nel mese di gennaio.
Tra voli e alberghi
Le analisi di gennaio anticipano una tendenza abbastanza positiva. Sicuramente la ricerca di voli nel mercato interno non è cresciuta rispetto al 2020 (ricordiamo che ancora non c’era la pandemia) ed ha subito una flessione del 36% nel mercato internazionale, mentre il confronto con il 2021 è confortante, con un incremento del 179% rispetto a gennaio 2021 per quanto riguarda i voli domestici e del 201% per i voli internazionali.
Situazione analoga nella ricerca per le prenotazioni alberghiere che vedono un calo del 60% nel mercato domestico e del 77% in quello internazionale rispetto al 2020, invece, crescono del 72% le ricerche da parte degli italiani e dell’87% le ricerche dei potenziali turisti stranieri sul 2021.
Resta invariata la tendenza del viaggio all’ultimo minuto, un cambiamento radicale rispetto al pre-pandemia. La maggior parte dei potenziali turisti (circa il 40%) era infatti in cerca di voli per febbraio, come per gli alberghi, dove anzi, gli italiani che prenotavano per l’Italia nel 23% dei casi lo facevano per lo stesso mese di gennaio. Tuttavia un aspetto positivo è che il 7% di queste ricerche è già orientato al mese di agosto a livello nazionale.
I mercati
I mercati da cui hanno origine le ricerche di prenotazioni voli, secondo le analisi di Sojern, sono l’Italia nel 33,4% dei casi, seguita da Germania al 15%, Stati Uniti al 12,1%, Gran Bretagna all’8,7%, Francia al 7,2% e Spagna al 5,1%.
Le città da cui provengono le ricerche per prenotazioni dei potenziali viaggiatori sono Milano (9,9%), Londra (8,1%), Roma (7,7%), Parigi (5,9%), Düsseldorf (3,8%). Tuttavia, avendo fonti di ricerca consolidate negli Usa, Sojern ha svolto un’analisi escludendo questo mercato e concentrandosi sugli hotel, da cui emerge che l’Italia è il primo mercato (25,38% delle ricerche per prenotare un hotel), seguita dalla Francia (17,16%) e dalla Gran Bretagna (8,26%).
Confortante anche la pianificazione del viaggio in Italia visto che sia gli stranieri sia gli italiani sognano un soggiorno tra i 4 e i 7 giorni nel 30% dei casi circa, considerando le date di prenotazione volo di andata e ritorno.
I commenti
“Si tratta di dati che possono darci un’idea generale dell’andamento delle ricerche riguardanti l’Italia – afferma Luca Romozzi, direttore commerciale Europa –, ma non ci dimentichiamo che ogni turista ha un suo personale percorso di acquisto che lo porta a scegliere la sua prossima destinazione, hotel o attrazione turistica e sarà disposto a dedicare la sua attenzione a messaggi di marketing che apportino valore durante il processo di scelta. Siamo all’uscita dal tunnel e non è questo il momento di inciampare con scelte sommarie”.
“L’industria del turismo ha attraversato due anni di grandi cambiamenti alcuni dei quali potrebbero essere permanenti – osserva Giulio Farinelli, business development manager Italia in Sojern -, non mi riferisco solo agli indicatori delle prenotazioni di viaggio, alla durata dei soggiorni, ma anche ai mercati di origine, ai periodi dell’anno e alle esperienze che i viaggiatori cercano, l’idea stessa del viaggio si è evoluta – osserva il manager -. Sicuramente ci sono molte buone opportunità per gli albergatori, ma sarebbe un grave errore applicare le precedenti strategie di marketing divenute obsolete, mentre Sojern, con la sua tecnologia, può concretamente aiutarli a navigare attraverso ogni cambiamento indirizzandoli verso una effettiva ottimizzazione dei risultati”.