“E’ un traguardo storico per noi, che vede eliminare la responsabilità solidale dopo quindici anni di richieste”. E’ così che Mercedes Tejero, leader di Ceav, la confederazione spagnola delle agenzie di viaggio, ha celebrato il passo avanti nella tutela del lavoro delle adv iberiche.
Sarà infatti presto realtà, probabilmente già da marzo, l’eliminazione della garanzia di solidarietà prevista per i pacchetti turistici: ciascuna parte sarà responsabile esclusivamente del proprio campo di azione nella gestione dei viaggi.
L’approvazione del Senato
Il passo avanti (molto atteso), è che il Senato spagnolo ha approvato (con 157 voti favorevoli, 5 contrari e 103 astenuti, riporta Preferente) il disegno di legge per la tutela dei consumatori e degli utenti contro le situazioni di vulnerabilità sociale ed economica, dove si trova la modifica della normativa sui viaggi combinati.
Questo è il penultimo passo perché la modifica normativa diventi realtà: ora, il ddl deve tornare al Congresso per la ratifica. In caso di trattamento d’urgenza, il periodo massimo per approvare o respingere gli ultimi emendamenti inclusi è di un mese. Dopo la sua approvazione, la legge sarà pubblicata ufficialmente nella Gazzetta Ufficiale dello Stato (Boe), entrando in vigore il giorno dopo.
Sono state così accolte le istanze delle agenzie, vessate fortemente dalla crisi pandemica, che ha messo in evidenza come le normative abbiano lasciato il peso dei rimborsi sulle spalle delle adv, come aggiunge Hosteltur. “In pandemia, per legge – ha spiegato Tejero – il rivenditore doveva rimborsare immediatamente il cliente, anche se il grossista non lo aveva fatto: ma l’agenzia, in realtà, aveva guadagnato una percentuale di commissione molto bassa. Una situazione ingiusta nei confronti del rivenditore. Ecco perché la normativa è stata modificata: ci si è resi conto che era in qualche modo sproporzionata”.
Cosa cambia
Cosa succede ora? L’eliminazione della responsabilità solidale è un traguardo raggiunto dopo anni di intenso lavoro da parte del Ceav e delle sue associate, che hanno esercitato pressioni sul Governo sin dall’entrata in vigore dell’attuale Legge sui Viaggi (2018). Come stabilito dal nuovo regolamento, l’attuale sistema di garanzie solidali da parte di organizzatori e rivenditori sui pacchetti sarà modificato in un sistema in base al quale ciascuna parte sarà responsabile esclusivamente del proprio ambito di competenza.
Tuttavia, per non dissuadere il viaggiatore dall’esercitare i propri diritti, sia gli organizzatori sia gli intermediari potranno ancora essere il referente unico a cui il viaggiatore rivolgerà le sue richieste per tutti i servizi acquistati. In questi casi, sia gli organizzatori sia i rivenditori sono obbligati a gestire i reclami presentati, anche nel caso in cui si riferiscano a servizi al di fuori del proprio ambito di gestione. Nel caso in cui tali richieste non vengano evase, si tornerà al precedente regime di responsabilità solidale.
La vittoria
Preferente sottolinea che l’abolizione della responsabilità solidale andrà a beneficio di tutte le agenzie che operano sul territorio spagnolo e rappresenta una grande vittoria per le associazioni di categoria. Hosteltur aggiunge un ulteriore tassello, sottolineando che, contestualmente al decadere della garanzia solidale, è stato modificato l’articolo 151 del testo unico dei diritti del consumatore e dell’utente, con il quale il consumatore potrebbe far valere il difetto di conformità. A tal proposito il Ceav sostiene che “questo concetto era molto soggettivo, invece, dovrebbe trattarsi di un difetto di conformità rispetto al contratto, non di un difetto di conformità in generale”.
Inoltre, nei casi di viaggi offerti da enti senza scopo di lucro, è stata introdotta la limitazione di un viaggio all’anno. Anche questo è un aspetto a cui Ceav teneva molto. Allo stesso modo, su richiesta del Ceav, è stato esplicitato che, in questi casi, il cliente deve essere espressamente informato che il viaggio in questione non rientra nella disciplina dei viaggi combinati.
In Italia
In Italia questi passi sono già stati fatti: il Codice del turismo 2018 chiarisce bene questo aspetto. E’ entrato in vigore a luglio 2018 in seguito al recepimento della direttiva Ue. Da Fto spiegano che “in realtà già prima c’erano sentenze che avevano escluso la responsabilità solidale, ma adesso c’è un testo normativo di riferimento”.
La revisione della direttiva sui pacchetti
C’è poi una buona notizia a livello europeo, in quanto ieri la Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica sulla revisione della direttiva del 2015 sui pacchetti turistici. L’intento è esaminare in che modo la direttiva possa continuare a garantire un elevato livello di protezione dei viaggiatori, anche in tempi di crisi, riporta Repubblica.
La revisione della direttiva – che era già stata annunciata – terrà conto dell’esperienza acquisita dal 2018, compresa la pandemia, che ha causato cancellazioni di massa delle prenotazioni. Bruxelles spiega che nel maggio 2020 ha adottato una raccomandazione per garantire che i viaggiatori abbiano la possibilità di essere rimborsati per i viaggi annullati e di ricevere buoni solo se lo preferiscono. Inoltre, nel 2020, la Commissione ha avviato procedure di infrazione nei confronti di 11 Stati membri che avevano temporaneamente limitato i diritti dei viaggiatori.
I limiti da superare
Il passo importante è che la Ue si è resa conto dei limiti esistenti, e che le associazioni di categoria in Italia avevano già fatto presenti. Il presidente di Assoviaggi, Gianni Rebecchi, aveva dichiarato a Guida Viaggi: “Questa direttiva è da cambiare” perchè “le norme così scritte non sono compatibili con un fatto quale la pandemia. Norme e regole scritte in tempo di pace, in un contesto economicamente regolare, non possono essere applicate alla più grande crisi europea e globale della storia recente”.
Una direttiva a prova di crisi
Ora Didier Reynders, commissario europeo per la Giustizia, ha affermato che “le norme della Ue per la protezione dei consumatori garantiscono un elevato livello di protezione e diritti chiari per i viaggiatori, ma a causa delle sfide emerse con la pandemia abbiamo visto anche i limiti di queste norme”. Non solo: ha riconosciuto che “oggi dobbiamo imparare dalla pandemia per far sì che la direttiva sui pacchetti turistici sia a prova di crisi. Voglio che gli europei godano in ogni momento di norme di tutela dei consumatori rigorose”.
Una consultazione pubblica raccoglierà esperienze riguardanti le attuali norme sui pacchetti turistici e sui servizi collegati. I risultati della consultazione confluiranno nella valutazione della direttiva sui pacchetti turistici da parte della Commissione e nella preparazione di un’eventuale proposta di modifica della direttiva. La consultazione è disponibile online e sarà aperta fino al 10 maggio 2022.