Arriva la notizia tanto attesa dal mondo del travel. Per gli stranieri che arrivano in Italia non sussiste più la necessità del tampone. A deciderlo la nuova ordinanza, firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, in base alla quale, riporta il Corriere, “a partire dal 1 marzo” valgono “per gli arrivi da tutti i Paesi extraeuropei le stesse regole già vigenti per i Paesi europei. Per l’ingresso sul territorio nazionale sarà sufficiente una delle condizioni del green pass: certificato di vaccinazione, certificato di guarigione o test negativo”.
Quanto al tampone sarà necessario per i turisti non vaccinati e per chi si è vaccinato con farmaci non ancora riconosciuti da Ema, come nel caso di Sputnik.
La nuova ordinanza
La nuova ordinanza va a semplificare gli arrivi dall’estero, in quanto pone fine agli elenchi delle nazioni di provenienza e punta sullo status vaccinale di chi arriva in Italia. Una decisione a cui il ministro Speranza lavorava da tempo assieme agli altri ministri della Ue. Il provvedimento viene letto come mossa che va a sostegno del turismo, inserendosi nell’iter di riaperture annunciato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi.
Quanto al tema vaccini, è stato deciso il riconoscimento dello Sputnik e di tutti gli altri che al momento non consentono il rilascio del green pass in quanto non approvati dall’Ema.
Inoltre, sarà previsto anche l’uso delle certificazioni cartacee per chi proviene da Paesi dove il Qr code non c’è o non è compatibile con quello italiano, fa sapere il Corriere.
Il commento dal trade
“È un passo avanti importante, che auspicavamo da tempo e che ci consente di guardare con maggiore fiducia ai prossimi mesi”. Questo il commento a caldo del presidente di Fto, Franco Gattinoni, in merito all’ordinanza del ministro della Salute, Speranza, che dal primo marzo abolisce la quarantena per gli arrivi da tutti i Paesi extraeuropei ed estende ad essi le regole già vigenti per le nazioni europee.
“Il superamento della logica delle mappe e degli elenchi in favore di un approccio basato sullo status del viaggiatore – dice Gattinoni – rappresenta un cambiamento cruciale, una decisione che può dare respiro al turismo organizzato, il settore più colpito dalla pandemia”. Però, viene fatto presente che “ci sono ancora molte restrizioni da allentare o da togliere per il viaggiatore che vuole vivere l’Italia e fruire i suoi servizi, restrizioni che ci stanno rendendo la vita difficile rispetto ai nostri competitor – prosegue Gattinoni –. Naturalmente, auspichiamo che questa svolta valga pienamente anche per gli itinerari in uscita. Il turismo organizzato può infatti offrire molto in termini di assistenza e sicurezza del viaggiatore: un valore aggiunto fondamentale per tornare a vivere il mondo nella normalità. Accogliamo comunque con sollievo una svolta che ci permetterà di recuperare un po’ di terreno in vista della primavera e della prossima stagione estiva”, conclude il presidente Fto.