Lazzerini: “L’essere piccoli è un vantaggio”

“Un load factor relativamente buono nei primi mesi di vita di Ita. Il fatto di essere appena nati e di essere piccoli ci permette di essere molto veloci. Appena vediamo che il load factor scende per diversi motivi come le varianti, quarantene, ora la guerra, noi cerchiamo di reagire abbastanza velocemente, per cui rimoduliamo la capacità offerta sulla base della domanda. Il controllo del load factor è indispensabile per la redditività dell’azienda”. A parlare Fabio Lazzerini, ceo di Ita Airways che ha sottolineato l’importanza del supporto delle istituzioni e dei regolatori anche per la questione degli slot mantenuti da altre compagnie con voli fantasma o voli che giravano vuoti per l’Europa.

Situazione di incertezza

“Negli ultimi dieci giorni le prenotazioni di Ita erano tornate a crescere, quasi tutti i giorni un record di vendita rispetto alla nostra breve storia, ma la situazione in Ucraina sta portando incertezze, proprio ora, in attesa di una stagione estiva che aveva buone premesse e prospettive – sottolinea il manager -. Purtroppo il nostro settore, qualsiasi siano i motivi, sanitari o di sicurezza, ha un impatto immediato negativo. L’essere così piccoli è però un vantaggio. E’ più facile intervenire, piuttosto che avere 500 aerei parcheggiati lì senza sapere cosa farne”.

Espansione long haul

Lazzerini ha confermato che Ita è l’unico vettore che collega direttamente dall’Italia San Paolo, Miami, Boston e Tokyo Haneda. “Il prossimo anno avremo un’ulteriore espansione del lungo raggio, valuteremo un raddoppio sul Brasile, se andare su Rio o no. Penso che sia prematuro parlarne, ma è necessario vedere le reazioni del mercato. Adesso abbiamo lanciato queste tratte. Poi – ha rimarcato – per una compagnia piccola come la nostra, non low cost, è necessario bilanciare bene il breve/medio raggio con il lungo raggio che deve avere una certa massa critica per ricevere feederaggio dal breve-medio raggio. Noi pensiamo di avere una crescita organica molto coerente tra i due settori di rete. Vedremo come evolverà la domanda nei prossimi mesi per capire come dovremo muoverci il prossimo anno con gli impegni che abbiamo intenzione di prendere”.

La complementarietà con Neos

Poi il manager parla di Neos, “una compagnia prevalentemente rivolta al leisure – noi siamo più corporate, anche se non trascuriamo il turismo -, abbiamo una certa complementarità, portando loro passeggeri in luoghi dove noi difficilmente andremo. In questo momento è in essere un accordo di interline, che sta evolvendo con sistemi che si devono parlare”.

Sul tema dell’aumento carburante il manager ha detto che sarà inevitabile, che è sempre stato uno dei costi maggiori della compagnia e che si ripercuoterà sulle tariffe, sul passeggero.

Annarosa Toso

 

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