Voglia di viaggiare, innanzitutto. Guerra permettendo, aggiungiamo noi, con la speranza che il conflitto non veda escalation. La pandemia ha continuato ad avere un forte impatto sui viaggi in tutto il mondo fino alla fine del 2021, ma nel Q4 i volumi di ricerca globali sono diventati più consistenti, le finestre di ricerca più lunghe e un maggior numero di destinazioni internazionali di lungo raggio appare nelle liste delle 10 mete più desiderate.
“La pandemia sembra pian piano rallentare il suo corso e i viaggiatori di tutto il mondo stanno tornando a viaggiare più liberamente, grazie alla riduzione delle restrizioni e al successo della campagna di vaccinazione” commenta Giovanni Moretto, Director Market Management Italy, Expedia Group. “Le persone si stanno avvicinando alle nuove modalità di viaggio con flessibilità, senza perdere l’entusiasmo di esplorare nuovi luoghi in giro per il mondo”.
I trend sono evidenziati dal recente Q4 2021 Travel Recovery Trend Report di Expedia Group Media Solutions.
“I consumatori – spiega Jennifer Andre, Global Vice President, Media Solutions – hanno imparato a viaggiare in circostanze mutevoli e prevediamo continueranno ad adattarsi e a evolvere i loro comportamenti e preferenze man mano che il panorama muta. Siamo incoraggiati dal progresso complessivo rispetto all’anno precedente e rimaniamo fiduciosi nel potere dei viaggi e nella capacità di recupero dell’industria e dei viaggiatori“.
Il volume di ricerca globale nel quarto trimestre è stato piatto rispetto al trimestre precedente, ma in crescita di oltre il 70% rispetto all’anno precedente, indicando che i viaggiatori sono ancora desiderosi di partire. In Asia Pacific, i volumi di ricerca sono aumentati di quasi il 35% rispetto al Q3, spinti da ulteriori corridoi di viaggio e dalla riapertura dei confini internazionali in diversi Paesi, tra i quali Australia, Singapore e Fiji.
Le ricerche globali su base settimanale hanno avuto un’impennata intorno ai principali annunci e all’attività del settore, tra cui la riapertura dei confini degli Stati Uniti dell’8 novembre ai viaggiatori vaccinati provenienti da 33 Paesi.
Ricerche a più ampio spettro
Questo accresciuto interesse si è mantenuto nelle prime settimane del 2022, con volumi di ricerca globali in Nord America ed Emea ancora più alti durante le prime due settimane di gennaio rispetto all’ultima settimana di dicembre 2021. Questa propensione a viaggiare è anche completata da un’apparente resilienza nella mentalità dei viaggiatori, come evidenziato dai tassi di cancellazione degli alloggi, che sono rimasti piatti per tutto il quarto trimestre nonostante i continui e imprevedibili venti contrari della pandemia.
Mentre i confini di tutto il mondo hanno continuato a riaprirsi ai viaggiatori internazionali nel quarto trimestre, la finestra di ricerca globale si è allungata. Il 40% delle ricerche globali è rientrato nella finestra di ricerca di oltre 31 giorni, con un aumento del 15% rispetto al Q3. A livello regionale, l’Emea ha visto la maggiore oscillazione verso finestre di ricerca più lunghe, con la finestra di ricerca di 31+ giorni che è aumentata del 30% rispetto al Q3.
Noram, Emea e Apac hanno visto un aumento nella finestra di ricerca domestica di oltre 31 giorni, con tutte e tre le regioni in crescita di oltre il 10% rispetto al trimestre precedente.
Domanda sostenuta per il lungo raggio
Una tendenza a cercare e prenotare destinazioni più lontane è continuata nel 4° trimestre. Il Latam ha guidato il trend, con 5 delle prime 10 destinazioni prenotate per i viaggiatori che vivono lì, situate in altre parti del mondo. Inoltre, le destinazioni non-Apav – Dubai e Honolulu – hanno costituito 2 delle 4 nuove entrate nella top 10 Apac, con Sydney e Singapore che si sono aggiunte alla lista.
Al contrario, i viaggiatori nordamericani hanno continuato a prenotare più vicino a casa, con Cancun unica destinazione al di fuori della regione nella top 10. Tuttavia, questo comportamento sembra destinato a cambiare quest’anno. Il Travel Trends Report 2022 di Expedia ha rilevato che il 68% degli americani ha intenzione di fare le cose in grande nel loro prossimo viaggio, e molti stanno puntando a destinazioni intercontinentali come Roma, Bali, Londra e Parigi nel 2022.
Parigi, Dubai, Città del Messico, Tokyo e Madrid hanno tutti visto una crescita a due cifre trimestre dopo trimestre nelle prenotazioni alberghiere. Guardando alle 25 destinazioni più prenotate a livello globale, Dubai è passata dalla 18esima posizione del terzo trimestre alla sesta del quarto trimestre, grazie a un aumento del 40% delle prenotazioni di camere nel trimestre. Nello stesso periodo, Tokyo è passata dal 41° al 24° posto, Città del Messico dal 23° al 17° e Parigi dal 12° al 5°.
Le case vacanza piacciono
Nel quarto trimestre, le prenotazioni globali di alloggi – per hotel e case vacanza insieme – sono aumentate di oltre il 50% rispetto all’anno precedente. Confrontando le prenotazioni del terzo e quarto trimestre, c’è stato uno spostamento di quote dagli hotel alle case vacanza, spinto dall’intensa stagione dei viaggi per le vacanze e dalla continua popolarità tra amici e famiglie che viaggiano insieme.
Paola Olivari