L’industria del turismo si sta riprendendo dal calo causato dalla pandemia e si considera tra le soluzioni per combattere il cambiamento climatico. Le restrizioni legate al Coronavirus vengono revocate e le persone sono sempre più desiderose di viaggiare, ma si dovrà aspettare fino alla fine del 2023 prima che il fatturato del settore turistico torni ai livelli pre-pandemia. Questo il messaggio lanciato da Norbert Fiebig, presidente dell’Associazione tedesca di viaggio Drv, intervenuto alla conferenza virtuale di apertura dell’Itb di Berlino.
Le abitudini di viaggio
Sempre più clienti effettuano viaggi nazionali, prenotano più pacchetti turistici e desiderano una maggiore flessibilità. Intervenendo sul futuro comportamento di viaggio globale, Peter Kautz, md di Statista Q, ha affermato che molte delle abitudini di viaggio emerse a causa della pandemia rimarranno, ma come si affronta la crisi? A confrontarsi sul tema sono stati i ministri del turismo che si concentrano sul concetto di cooperazione internazionale per rafforzare la resilienza. Vassilis Kikilias, ministro del turismo della Grecia, ha chiesto di rafforzare congiuntamente la resilienza dopo ogni crisi. Maria Anthonette C Velasco-Allones dell’ente per le promozioni turistiche delle Filippine ha affermato che è fondamentale riprendersi rapidamente da una crisi. E Edmund Bartlett, ministro del turismo della Giamaica, ha fatto appello per un fondo globale per la ripresa del turismo.
“Tutti i nostri cuori sono con l’Ucraina”, ha affermato Julia Simpson, presidente e ceo del World Travel & Tourism Council e relatore alla tavola rotonda ministeriale. Simpson, dal canto suo, ha sottolineato l’importanza di una forte cooperazione per rilanciare l’industria dei viaggi e del turismo. “Credo che le crisi possano essere superate solo cooperando e confidando l’uno nell’altro”, ha detto.
Le tendenze
Tra le varie tendenze analizzate nel corso di Itb, ci sono le esperienze e le attività organizzate in loco, che sono una componente decisiva del viaggio, su cui i vacanzieri sono anche disposti a spendere soldi. In particolare, sulla scia della pandemia, le persone desiderano essere di nuovo in movimento. Tuttavia, molti viaggiatori non vogliono un tour tradizionale della città, ma vivere la loro destinazione con tutti i sensi. A metterlo in luce Douglas Quinby, Brad Weber ed Emil Martinsek, insieme a Charlotte Lamp Davies, fondatrice di A. Bright Approach, intervenuti all’evento dal titolo “Tours and Activities Sustainable Return”.
Tra i segnali emersi vi è che i viaggi d’avventura sono tra i primi segmenti del settore che si stanno attualmente riprendendo dalle restrizioni Covid. Un altro spunto su cui riflettere è che gli alunni delle scuole e gli studenti sono resilienti, stabiliscono le tendenze. E’ quanto emerso durante la tavola rotonda con David Chapman, direttore della Confederazione Wyse, che ha fornito spunti su un gruppo particolarmente resiliente di viaggiatori, giovani e alunni delle scuole. È stato sottolineato quanto sia importante questa generazione per il futuro dei viaggi. “I giovani viaggiatori dettano le tendenze, ne comunicano in modo approfondito e, soprattutto: tornano più e più volte, spendendo di più ogni volta”, è stata la conclusione di Vicki Cunningham, ceo di Bunac & Usit.