Lo scorso 10 marzo, in ritardo rispetto a quanto previsto, si è tenuto il tavolo sul turismo scolastico. A dibattere su problematiche ed urgenze di questo settore le associazioni di categoria, il Mitur e il Miur. Cosa è emerso, quali i temi trattati, le soluzioni a cui si è giunti e i problemi ancora da risolvere lo andremo via via a scoprire dai commenti rilasciati dalle sigle associative.
Sì al tavolo permanente di lavoro
C’è un livello di soddisfazione generale a seguito dell’incontro e uno dei risultati più importanti ottenuti è stato quello di “convocare entro dieci giorni un nuovo tavolo di lavoro congiunto per affrontare in modo puntuale sia le questioni urgenti sia una revisione complessiva del processo”, afferma Gabriele Milani, direttore nazionale Fto. Questi tavoli di lavoro congiunti sono visti come “un momento di confronto fondamentale tra associazioni e istituzioni – osserva Milani -, soprattutto quando il nostro Ministero di riferimento si fa garante delle richieste delle associazioni di categoria del turismo organizzato. D’altronde questo gioco di squadra ha mostrato la sua efficienza già quando abbiamo iniziato il percorso di confronto con il ministero della Salute, che ha portato prima all’istituzione dei corridoi turistici e poi al progressivo allentamento delle restrizioni sui viaggi internazionali”.
Un’altra buona notizia è che il ministro del Turismo Garavaglia e il ministro dell’Istruzione Bianchi hanno “riconosciuto l’enorme sforzo fatto dalle agenzie di viaggi attive nei viaggi d’istruzione negli ultimi due terribili anni – fa presente Samuele Zerbini, presidente Commissione Turismo Education di Aidit -, concordando sull’esigenza di porre le condizioni per ripartire quanto prima. E’ in gioco non tanto – o non solo – la sostenibilità economica delle imprese del comparto, ma soprattutto il ritorno alla normalità per i ragazzi e il valore fondamentale che i viaggi d’istruzione hanno nel loro percorso formativo”. Il fatto che i ministri abbiano accolto “favorevolmente la nostra proposta di un tavolo permanente di lavoro servirà a migliorare la collaborazione tra pubblico e privato che in questo ambito è fondamentale”. Zerbini fa presente, però, che rimangono aperti “alcuni punti tecnici di cruciale importanza rispetto ai quali il tavolo dovrà trovare soluzioni per ripartire rapidamente, per il bene di tutte le parti coinvolte”. A tutto questo si aggiunga che il ministro Bianchi, per quanto riguarda i voucher, “chiederà un intervento anche del Mise al tavolo tecnico”, fa presente Fabio Benedetti, coordinatore Turismo Scolastico Fiavet Nazionale.
Da gite scolastiche a viaggi di istruzione
A quanto testimonia Dino De Santo, referente Assoviaggi Confesercenti per il turismo scolastico, è emersa “un’interessante apertura”, in quanto il ministro dell’Istruzione, Bianchi ha sottolineato “l’importanza che riveste questa tipologia di viaggio nel percorso formativo scolastico. Saranno, quindi, sempre più una parte fondamentale di tale percorso con l’indicazione di viaggi di istruzione e non più gite scolastiche”. Tema su cui il fronte associativo ha insistito e lavorato molto per sensibilizzare le istituzioni, non solo sul peso che ha il settore, ma anche sul ruolo che svolge. Tra le risposte avute c’è stata anche “la volontà di favorire una rapida apertura del mercato, già dal prossimo 1^ aprile”.
Soddisfatti sì, però…
Siete soddisfatti? Questa la domanda che abbiamo posto alle associazioni. Il sentiment sembra essere positivo. In Assoviaggi sono “abbastanza soddisfatti per il tipo d’apertura politica che è stata manifestata nei confronti delle aziende che lavorano in questo segmento di mercato”, asserisce De Santo, ma sono “meno soddisfatti per i problemi finanziari legati alla vicenda voucher per i quali Assoviaggi e le altre associazioni del comparto chiedono, da tempo, al governo l’istituzione di un fondo che fornisca garanzie statali su finanziamenti a 24 mesi a tasso zero, per consentire alle imprese di rimborsare il valore dei voucher e al contempo dare la possibilità alle imprese di restituire il prestito con il ritorno alla normale attività”. Come si sa questa modalità è stata “seguita anche da altri Paesi europei, come Belgio, Olanda e Germania”.
Fiavet è soddisfatta in quanto “aver avuto garanzie di poter instaurare nuovamente una collaborazione con il Miur era una nostra priorità, utile a tutta la categoria. Fiavet-Confcommercio ha sempre avuto un buon rapporto con il Miur con il quale ha collaborato per la stesura del Capitolato d’Oneri nel 2002 e della modulistica contrattuale per i viaggi d’istruzione”.
Aidit si dichiara molto soddisfatta. “A partire dal Dpcm del 23 febbraio 2020 ogni operazione è stata sospesa con implicazioni pesantissime nei rapporti tra agenzie e istituti scolastici – osserva Zerbini -. L’apertura di un confronto con i ministri competenti e l’attivazione di un tavolo permanente per porre le condizioni per iniziare a progettare una ripartenza dei viaggi di istruzione era quello che chiedevamo. E’ ormai giunta l’ora di rimuovere le limitazioni ai viaggi. L’inizio di questa collaborazione è molto positivo e siamo certi che produrrà buoni frutti”. In pratica “le premesse per lavorare bene ci sono tutte”.
Fto lo è perché a suo dire “l’incontro è stato molto positivo ed in particolare il ministro dell’Istruzione Bianchi ha compreso e condiviso le nostre richieste – asserisce Milani -, enfatizzando l’importanza della professionalità e legalità delle nostre imprese nella gestione dei viaggi di istruzione, fondamentali come attività di sviluppo e formazione degli studenti”.
Le richieste
Quali sono le richieste che le associazioni hanno posto sul tavolo? Fto fa presente che sono state presentate due tipologie di richieste. Quelle “da attivare urgentemente per uscire da questa situazione molto critica, che vede le nostre imprese ferme per il terzo anno scolastico consecutivo” e quelle “più strutturali per modificare una procedura obsoleta e non adeguata per l’assegnazione dei viaggi”.
Tra le proposte urgenti sono da intendersi: “L’eliminazione del vincolo delle Regioni bianche, la proroga dei calendari, la prevenzione al ricorso al contenzioso tramite l’Avvocatura dello Stato, le condizioni di pagamento differite, la necessaria proroga del ‘fatti salvi i rapporti’ per i viaggi che non si sono potuti effettuare e soprattutto introdurre misure di incentivo per docenti, accompagnatori e famiglie per la ripresa delle attività”, elenca Milani. Tra le proposte strutturali “abbiamo proposto l’inquadramento dei viaggi di istruzione nel codice del turismo e non del codice degli appalti, l’armonizzazione e revisione a livello nazionale di procedure, griglie di valutazione e richieste documentali, la semplificazione burocratica e, per contrastare l’abusivismo, l’istituzione di registri dei soggetti abilitati in regola con le abilitazioni e gli adempimenti fiscali contributivi e assicurativi necessari”.
Quanto alla lotta contro l’abusivismo, Assoviaggi fa presente che “serve utilizzare, di più e meglio, il Mepa, favorendo l’ingresso del maggior numero possibile di aziende in regola con autorizzazione, direttore tecnico, assicurazioni e fondo di garanzia”. Il referente di Assoviaggi aggiunge che è stato chiesto di comunicare alle scuole “di far partire i viaggi d’istruzione sin dal prossimo primo aprile e almeno sino giugno, per destinazioni privilegiate come le nostre città d’arte e i nostri giacimenti culturali, archeologici e naturalistici. Utilizzare le vecchie risorse Pon rimaste ferme per i problemi Covid”. Inoltre, istituire stabilmente “un tavolo tecnico per riscrivere i rapporti fra gli istituti scolatici e le agenzie di viaggi alla luce delle innumerevoli variazioni legislative intervenute”. A tal proposito Aidit fa presente che la costituzione del tavolo permanente “è il presupposto per affrontare la gestione dei voucher ancora aperti, considerando che spesso i fornitori soprattutto esteri non hanno rimborsato le somme anticipate per i viaggi che non si sono potuti realizzare a causa della pandemia, lasciando le agenzie tra l’incudine e il martello – osserva Zerbini -, l’utilizzo dei fondi europei ancora disponibili per progetti di mobilità sia in ambito nazionale sia internazionale; la rimozione delle limitazioni di viaggio; il sostegno economico del settore”.
L’idea dell’albo sul sito Miur
Il quadro delle problematiche e necessità del settore, illustrate al ministro Bianchi, è molto articolato. In primis la necessità di instaurare un tavolo tecnico è per “la rivisitazione del capitolato, normative di riferimento, sistema di accreditamento. A questo proposito abbiamo proposto come Fiavet – afferma Benedetti – la creazione di un albo sul sito Miur per l’accreditamento delle agenzie di viaggi al fine di evitare l’invio cartaceo di una marea di documenti”. Oltre alla già menzionata lotta all’abusivismo, “anche nel settore del turismo scolastico dovuto a tante associazioni no-profit (per modo di dire) che inviano proposte non avendo i requisiti e garanzie di legge”, ci sono anche “la problematica della Cig in scadenza in particolare per le aziende fino a 5 dipendenti”, la necessità di superare “le dinamiche degli spostamenti tra regioni di colore diverso, fare salvi i rapporti instaurati nel 2020 anche per l’anno scolastico 2022/2023 per attutire l’effetto voucher. La possibilità di remunerare i docenti accompagnatori in quanto si è notato un rallentamento delle partenze dovuto al fatto che molti docenti non vogliono partecipare, infine potenziare le risorse Pon/Pcto e progetti diversi”.
I nodi da sciogliere
Restano ancora dei nodi da sciogliere, che nell’immediato sono rappresentati dal “problema della liquidità delle agenzie e le conseguenze della crisi peggiore di sempre – rileva Aidit -. Inoltre, è necessario definire in maniera chiara e definitiva l’inquadramento dal punto di vista della legislazione applicabile ai viaggi d’istruzione. Prima della pandemia erano inquadrati nell’ambito delle gare d’appalto. Poi, improvvisamente, nel corso della pandemia sono stati assoggettati al Codice del turismo, così da riassumere il peggio delle due discipline e creare tanta confusione”.
Secondo Fto su alcuni aspetti sarà importante “coinvolgere anche i rappresentanti dei dirigenti scolastici per avere una visione complessiva dei processi e una migliore condivisione delle soluzioni da adottare. Le regole che saranno adottate post 31 marzo, per le quali prevediamo una liberalizzazione grazie alla eliminazione del green pass, potrebbero velocizzare notevolmente la ripresa. Saranno da comprendere, ovviamente, gli impatti che il conflitto in Ucraina potrebbe avere sia da un punto di vista emotivo sia economico”, osserva Milani.
Assoviaggi riporta l’attenzione sul “problema dei voucher: anche dopo lo slittamento della loro scadenza, rappresentano una spada di Damocle sulla testa di aziende attualmente senza cassa e senza flussi finanziari”.
Il documento congiunto
In vista del prossimo incontro e prima che avvenga le associazioni di categoria presenteranno “un documento congiunto con una sintesi delle proposte e delle richieste da sottoporre”, fa sapere Fto.
Aidit confida di vedere rapidamente gli effetti di questa nuova collaborazione, “che pare promettere bene e che, se avrà i ritorni positivi che ci aspettiamo, consentirà prima di tutto alle scuole e agli studenti di poter fare affidamento su viaggi migliori anche dal punto vista della sicurezza e della snellezza delle procedure”.
Per Assoviaggi il prossimo step è “arrivare, entro fine marzo, ad un tavolo tecnico in grado di dare risposte alle problematiche che le associazioni hanno sottoposto al ministero, identificando soluzioni concrete ed immediate”.
Insomma, c’è giustamente grande attesa per il prossimo tavolo, la priorità adesso è questa, osserva Benedetti “attendere la convocazione per il tavolo tecnico a breve per procedere alla risoluzione di tutte le problematiche e poter prevedere una parziale ripartenza quest’anno e con nuove regole a partire dal prossimo anno scolastico“.
Stefania Vicini