L’era della policy del prezzo bloccato è finita? Oppure dobbiamo aspettarci che subirà dei cambiamenti? E’ il rischio a cui si va incontro alla luce degli aumenti di materie prime e carburante che stanno avendo un riflesso sui prezzi al consumo e sul turismo stesso. Un tema che abbiamo toccato da più punti di vista, quello del tour operating, del fronte aereo e adesso delle adv.
Aumenta il prezzo finale, non le commissioni
“Gli incrementi sono già sotto gli occhi di tutti ed è incontestabile che, come sempre avviene in queste situazioni, i prezzi salgono in maniera vertiginosa e probabilmente, se succederà, ci vorranno mesi per essere riassorbiti andando ad impattare sull’estate 2022”, a parlare è Luca Montanari, titolare della adv Pleasure Travel di Valsamoggia, che mette in evidenza un tema clou per il settore. “Dopo anni di battaglie da parte dell’intermediazione i maggiori player del tour operating avevano finalmente impostato una nuova policy con il prezzo bloccato, niente più adeguamenti carburante/dollaro. Comprensibile che tale policy – dice Montanari – debba essere ora inevitabilmente modificata a partire dalle nuove vendite, ma se tali incrementi non saranno in buona parte riassorbiti a tutela del cliente finale vedremo una nuova estate di vendite limitate e un turismo di prossimità”, ammonisce.
A fargli eco Paola Muratore, banconista dell’agenzia Bluvacanze di Paderno Dugnano, “il riflesso è quello che già si è mostrato un netto aumento del prezzo finale, a fronte di un non aumento delle commissioni”. Alla domanda se le aziende dovranno riassorbire una quota di incremento, Muratore non si fa illusioni e dice: “Sarebbe bello, ma non lo faranno”.
Booking frenato dall’insicurezza
Rincari, inflazione, tutto ciò come sta incidendo sul booking? Secondo Montanari non è l’inflazione che incide sul booking in questo momento, a suo dire “gli effetti dell’inflazione li avremo tra molti mesi, non ora. Il booking ora è totalmente frenato dall’insicurezza”, afferma. Il che non sorprende più di tanto visto che il “turismo ha bisogno di certezze e programmazione. Proponiamo sogni, emozioni ai nostri clienti. Sentimenti che oggi sono confusi dalla situazione sia sanitaria sia geopolitica che stiamo vivendo”.
Diversa la visione di Muratore, a suo dire, invece, sta incidendo “stranamente in maniera positiva. Recentemente ho chiuso pratiche di un certo spessore in quanto eventuali aumenti spaventano. Prima si tergiversava ora si pensa più al prezzo per risparmiare”.
Strategie
Se l’adv, quale intermediaria tra chi crea prodotto e il cliente finale, non ha la possibilità di incidere sul prezzo finale al cliente, può però metterci del suo in altro modo, essendo “dinamica” e come Pleasure Travel “capace di adattarci alle situazioni contingenti – come asserisce Montanari -. Ci troveremo nei prossimi mesi quando, ad incidere in maniera più significativa rispetto al passato sul costo della vacanza, sarà senza dubbio il costo del carburante”, pertanto, dal canto suo, la strada sarà quella di concentrarsi “sulle opportunità di pacchetti/vacanza che in parte possano mitigare questi incrementi”.
Secondo Muratore, invece, “una delle strategie migliori è puntare sul prenota prima o comunque non tardare a prenotare”. Il che ora magari è un po’ più difficile da scardinare come abitudine, visto che in questi due anni di fermo e di crisi quando è stato possibile riprendere a viaggiare il sottodata è tornato a dominare la scena, ma sicuramente resta una pratica sana, che porta al risparmio.
Siamo ancora qua
Se chiediamo ai due nostri interlocutori come vedano la situazione contingente, abbiamo due risposte su fronti opposti. Muratore dice senza mezze misure: “Male, molto male. Sicuramente la situazione che vediamo tutti i giorni è brutta, personalmente però sono gli strascichi che questo porterà”.
Montanari ha una posizione un po’ diversa, ripercorre le tappe di questi due anni e tira le sue conclusioni: “L’8 marzo 2020 ci hanno chiuso per decreto l’agenzia di viaggi. Per tutto il 2020 abbiamo chiuso e riaperto…. ! Il 2021 doveva essere l’anno della ripartenza ed è stato forse peggio del 2020… Siamo arrivati nel 2022, l’agenzia è ancora aperta, abbiamo salvato i nostri posti di lavoro e quelli dei nostri dipendenti. Posso avere una visione negativa del futuro dopo quello che abbiamo già passato?”.
Stefania Vicini