Riapre La Foresteria, il Wine Resort di Planeta a Menfi, con le sue 14 suite e il ristorante, espressione dell’ospitalità dell’azienda siciliana, che quest’anno potrà contare su importanti novità.
Ingresso nel circuito Ecoluxury
Primo fra tutti l’ingresso nel circuito Ecoluxury, brand che attesta la sostenibilità delle strutture ricettive di alta gamma e premia le più virtuose per la realizzazione di progetti in linea con i 17 obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Questo traguardo è il completamento di un percorso che parte da vigneti e oliveti gestiti in regime di agricoltura biologica con l’ambizioso programma denominato Planeta Terra, che riassume tutte le azioni, le procedure e la ricerca che Planeta ha da sempre intrapreso per la salvaguardia dell’ambiente, del paesaggio, della cultura del territorio, in armonia con le comunità locali. L’eliminazione degli sprechi, il riciclo, la forte connessione con i fornitori e le realtà produttive di prossimità, la formazione e la professionalizzazione di personale proveniente dalle comunità locali, ha sempre fatto parte del dna della famiglia Planeta e dell’azienda agricola. La novità è il riconoscimento, da parte di un organismo indipendente, di questo modus operandi. Oggi questo modo di concepire l’ospitalità – rivolto a chi attribuisce valore all’etica del lavoro e al lusso come strumento di crescita sostenibile del territorio e non come esibizione e spreco di risorse – abbraccia la Sicilia da Occidente a Oriente, con modalità diverse e secondo la vocazione del territorio: l’ospite di Planeta può intraprendere un percorso che copre quasi per intero la Sicilia.
Il programma Planeta Terra
Alcuni esempi di comportamenti in coerenza con la filosofia di Planeta si trovano nel Ristorante de La Foresteria, sotto la guida dello chef Angelo Pumilia e del nuovo restaurant manager Giuseppe Augugliaro. La scelta è stata quella di eliminare dal menù il tonno, i ricci, i bianchetti, il gambero rosso, specie la cui pesca intensiva mette seriamente a repentaglio l’ecosistema marino; al loro posto il pescato locale, in particolare quelle varietà che fanno parte della tradizione gastronomica del territorio, ma che non vengono pescate intensivamente. Simile l’approccio per frutta e verdura: oltre a coprire una buona parte dei consumi con la produzione propria – nell’orto della Gurra, a poche centinaia di metri da La Foresteria, oltre che nel Giardino degli aromi che è parte integrante del resort – si utilizzano solo prodotti di stagione in collaborazione con piccoli produttori locali. Viene, inoltre, praticato il foraging, non solo con le classiche erbe selvatiche, ma anche con essenze che caratterizzano il paesaggio di Menfi, come la bouganville. Perfino le mandorle e le carrube utilizzate dallo chef e dalla sua brigata sono prodotte a Buonivini, la tenuta di Noto dove è stata ricreata la millenaria triade agricola di quel territorio: vite, mandorlo, carrubo.
La parola allo chef
“Quello che cerchiamo di trasmettere – afferma lo chef Angelo Pumilia – sono l’attenzione e la cura quotidiana che abbiamo verso il nostro territorio in termini di reperibilità degli ingredienti, ma anche di protezione e salvaguardia degli habitat, di sostenibilità, di preservazione del paesaggio. Prediligiamo l’uso di specie ittiche sostenibili, pratichiamo il foraging nelle campagne e vicino al mare in posti incontaminati, godendo del paesaggio che circonda noi e la nostra attività. Ci prendiamo cura delle persone che contribuiscono, con la propria arte, ad arricchire i nostri menu con ingredienti unici. Tutto questo è tradotto in una proposta a la carte e in percorsi di degustazione da 4 o 6 portate creati quotidianamente in base agli ingredienti migliori di giornata e un percorso in 10 tappe per attraversare idealmente 10 luoghi iconici del territorio di Menfi che ispirano, con gli ingredienti raccolti in questi luoghi, le ricette che compongono il percorso”.
L’esplorazione del territorio
Per gli ospiti di Planeta, tutto ciò si traduce in un ventaglio di attività di esplorazione del territorio e di interazione con le comunità locali, che vanno dalle visite ai fornitori di specialità alimentari come, in primo luogo, i micro-caseifici, ma anche ai produttori di conserve vegetali e ittiche, i molini, i panificatori e gli artigiani, siano essi ceramisti o ricamatrici. Stesso discorso per le attività riguardanti l’agricoltura, come ad esempio tutti i processi legati al vino, in primis la vendemmia, la gestione dell’orto, ma anche la raccolta e la molitura delle olive. Infine le degustazioni di vino – preferibilmente nelle cantine, dove il prodotto nasce -, di olio e di tutti i prodotti d’eccellenza che la Sicilia offre. Senza dimenticare le esperienze in cucina, con le cooking class dedicate alle preparazioni più tradizionali della gastronomia siciliana, ma anche alle tecniche più innovative.
Scoprire e conoscere per apprezzare: questo è lo schema che accompagna la ricerca di Planeta e che diventa patrimonio dei suoi ospiti. “Che sia un soggiorno a La Foresteria o a Palazzo Planeta o alle Case Sparse di Noto; che sia una visita con degustazione in una delle cantine o un pranzo al ristorante del nostro resort – sottolinea Francesca Planeta, responsabile dell’ospitalità nell’azienda siciliana – ai nostri ospiti proponiamo i nostri valori, quelli che guidano da sempre la nostra attività: amore per la bellezza, attenzione al territorio e alla sua cultura, rispetto per l’ambiente come per le persone e le comunità. Un’idea del lusso che non sia fine a sé stesso, ma che sia basato su un do ut des tra l’ospite e il territorio”.