C’è un nuovo modo di vivere il lago

I laghi del Trentino attraggono visitatori italiani e stranieri, ma dimostrano una diversa modalità di fruizione. Silvio Rigatti, presidente Garda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A. lo precisa chiaramente: “Il turista straniero sta scoprendo modalità nuove di vivere il lago, con l’emergere di nuovi sport (es. wingfoil), la conferma di trend emergenti (come il sup) e la volontà di scoprire quello che c’è attorno al lago, come la varietà dell’entroterra e i prodotti locali – afferma -. E’ affascinato dallo stile di vita italiano ed è curioso di approfondire storia e tradizioni locali”.

Il turista italiano, invece, sta “riscoprendo il lago come meta di vacanza, superando l’immagine diffusa che lo voleva frequentato soprattutto da persone di una certa età. Oggi l’ospite italiano sta imparando che al lago (in particolare sul Garda) si può vivere una vacanza balneare quasi come al mare, con in più il vantaggio di avere la montagna a portata di mano”.

Tra i turisti stranieri che visitano maggiormente i laghi trentini vi sono tedeschi, austriaci, olandesi e ci sono “numeri crescenti dall’Europa dell’Est (Repubblica Ceca e Polonia)”. Il Garda per gli ospiti tedeschi “è semplicemente das Lago, sinonimo di bellezza e di italianità. Per la sua particolarità climatica, il Garda Trentino può vantare una stagione turistica molto lunga, da fine marzo a fine ottobre”.

Il lago di Ledro è, invece, cuore di una valle. “Qui la natura è protagonista e si trovano diverse aree protette. La Valle di Ledro è inclusa nel territorio riconosciuto come Riserva di Biosfera Unesco. L’ospite è più italiano, viaggia in famiglia e apprezza la possibilità di vivere una vacanza a contatto con la natura”.

Nuovo concetto di vacanza attiva

In generale, l’ospite che sceglie il Garda Trentino è attratto anche “dall’offerta sportiva e dalla possibilità di unire esercizio e relax”. In questi anni anche l’offerta turistica legata al lago è cambiata. Per quanto riguarda quello di Garda, “la classica offerta di vacanza balneare si è evoluta verso un nuovo concetto di vacanza attiva. Il Garda Trentino grazie alla sua conformazione, offre la possibilità di praticare mille discipline sportive outdoor”.

Parlando in modo più specifico del mondo lago, si è assistito “ad un’evoluzione degli sport d’acqua, che, dopo i fasti del windsurf degli anni ‘80, stanno tornando in auge con specialità come il wingfoil”. C’è anche il sup, “disciplina nata come propedeutica al windsurf, ma che ha preso piede come attività autonoma, adatta anche ai principianti”.

Le Bandiere Blu

Un altro punto di forza della vacanza al lago è dato “dal riconoscimento Bandiera Blu della Fee (Foundation for Environmental Education) – spiega Rigatti -, che premia la qualità delle acque di balneazione, la pulizia delle spiagge e i servizi a disposizione del turista. Attualmente il riconoscimento è attribuito a una decina di spiagge, che vanno dai laghi più noti, come Caldonazzo e Levico, fino a laghi meno conosciuti, ma suggestivi come quelli dell’Altopiano di Pinè, dell’Alpe Cimbra e della Valle del Chiese”.

Nel 2021 le spiagge dei laghi di Levico e Caldonazzo sono state premiate con il riconoscimento europeo della Bandiera Blu della Fee. Non solo, Lega ambiente e Tci hanno premiato per la seconda volta Molveno e il suo Lago con le 5 vele della Guida Blu 2011. Molveno ha ottenuto il riconoscimento per il secondo anno consecutivo.

Il 26,1% delle presenze trentine

Parlando di numeri, escludendo gli ultimi anni contrassegnati dalla crisi pandemica e prendendo come riferimento il 2019, Rigatti sottolinea che “i territori lacustri (Garda, Ledro e Valsugana) hanno totalizzato complessivamente il 26,1% delle presenze trentine, con una maggiore concentrazione sui mesi estivi. Se confrontiamo i dati degli ambiti turistici, la sola zona del Garda Trentino è quella che totalizza il maggior numero di presenze in provincia”.

Stefania Vicini

Fototeca Trentino Sviluppo S.p.A. Foto di Fabio Staropoli

I laghi del Trentino meta per i weekend di primavera

In Trentino ci sono circa 300 laghi. Sono un elemento quasi identitario, mentre le numerose Bandiere Blu, assegnate a 15 spiagge, sottolineano il livello dei servizi. I laghi sono circondati da boschi, ambienti naturali, spiagge, offrono occasioni di relax e divertimento grazie ai diversi sport praticabili. Grandi o piccoli sono meta ideale per i weekend di primavera. Il Lago di Garda si presenta con la sua natura mediterranea in pieno risveglio. Il paesaggio va ammirato dall’alto, o a bordo di una tavola da windsurf. Anche il Lago di Ledro è da scoprire pagaiando in canoa, o in bici. Il Lago di Tenno è ideale per un pic-nic di primavera. Ai piedi delle Dolomiti di Brenta c’è il Lago di Molveno, proclamato “più bello d’Italia” dal Touring Club Italiano. La ciclopista della Valsugana inizia a San Cristoforo e dopo un chilometro costeggia la sponda occidentale del Lago di Caldonazzo con la spiaggetta in località Valcanover. La spiaggia del Parco Segantini è in riva al Lago di Levico dove si percorre il Sentiero dei Pescatori. Sull’Altopiano di Pinè, i laghi della Serraia e delle Piazze sono uniti da un percorso a piedi, percorribile anche in bici. Nella Val di Cembra, una conca accoglie il Lago Santo, dal nome legato ad una antica leggenda, mentre il Lago di Lavarone, in Alpe Cimbra si presta a passeggiate o gite in barca. Il Lago di Calaita alla fine degli anni ‘80 è stato uno dei set del film “L’Orso” di Jean Jacques Annaud. Poi ci sono i torrenti alpini diventati riferimento internazionale per gli sport acquatici legati al mondo del whitewater.

Stefania Vicini

Settembre, andiamo. E’ tempo di migrare (e di brindare)

Autunno, tempo di vendemmia, di vini profumati e intensi, generosi e corposi: come il Teroldego Rotaliano, prima Doc riconosciuta in Trentino. Nei palazzi della corte Asburgica era il “Tiroler Gold”, l’Oro del Tirolo, ma le origini del nome si perdono nei tempi, riemergono tra le pagine delle “Historie” del Concilio tridentino che citano “li vini Teroldeghi…”. Anche il suo colore rubino si lega ad una leggenda: racconta di un drago che terrorizzava la popolazione e quando fu ucciso con uno stratagemma dal nobile Conte Firmian, dalle gocce del suo sangue cadute sul terreno spuntarono viti di Teroldego. Proprio in questo contesto è nato EnoturLAB, un progetto che attraverso la voce dei vignaioli permette di scoprire i tanti segreti di questo mondo inebriante, attraverso esperienze particolari come tour, trekking, picnic, brunch in vigna, eventi emozionali nel segno di un connubio tra vino e musica, tra vino e arte e tra vino e gioco, degustazioni itineranti, all’alba o al tramonto, per trasformare una degustazione in una storia da vivere e ricordare.
Nel cuore vitivinicolo del Trentino, in Piana Rotaliana Königsberg, è appena stata completata, inoltre, la realizzazione di un nuovo percorso cicloturistico ad anello di circa 50 km, il Giro del Vino 50. Il progetto, ideato dal Consorzio Turistico locale e realizzato dalla Comunità Rotaliana-Königsberg con il supporto del Gal, nasce per valorizzare le eccellenze enogastronomiche e le qualità paesaggistiche del territorio, rese uniche dal contrasto tra pareti rocciose verticali e dolci distese di vigneti.
E per chi vuole sognare dei doni di Bacco, molte cantine offrono anche la possibilità di dormire, magari proprio vicino al mosto che sarà pronto a gorgogliare per l’inizio della fermentazione.

Nicoletta Somma

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