Il desiderio di investire tempo libero fuori casa e la maggior propensione dei visitatori verso destinazioni all’aria aperta: non stupisce che il rilevamento sulla frequenza delle visite abbia mostrato un aumento nella maggior parte dei centri McArthur Glenn, così come quello della spesa media. Elementi cui si abbina “la nostra capacità di adattamento – spiega Giulio Leporatti, head of tourism marketing & sales and interim head of group strategy McArthurGlen Group -, con un calendario di giorni e orari di apertura sempre più flessibile”. In generale, la società ha assistito ad un cambiamento di abitudini, soprattutto nei contesti familiari, “con visite mirate per rinnovo dei guardaroba – prosegue il manager -, da ascrivere al fenomeno della ‘staycation’ che ha caratterizzato questi mesi di pandemia”.
Gv: Pre-Covid come si ripartivano clientela straniera e italiana?
“Se guardiamo ai soli cinque centri del nostro Paese, prima della pandemia i ‘non italiani’ rappresentavano circa il 10-15% del numero complessivo di visitatori, ma con una spesa media molto elevata. Per loro, come per moltissimi turisti domestici, i nostri centri rappresentano delle vere e proprie ‘shopping destination’ per tutta la famiglia ed esperienze da inserire all’interno delle tappe del proprio viaggio. Anche per questo, pur con una forte e continua attenzione ai temi sempre centrali della sicurezza, abbiamo via via riattivato tutti i servizi dedicati ai clienti domestici e internazionali, come le lounge, l’hands-free-shopping, gli uffici di tax refund, i parchi giochi e il Water Park a Serravalle”.
Gv: Qual è il bilancio del 2021?
“L’aumento della frequenza di visita dei clienti domestici e uno scontrino medio più alto hanno in parte compensato gli effetti delle chiusure nei primi mesi dell’anno. È innegabile che per un gruppo come il nostro, che ha ospitato visitatori provenienti da oltre 200 Paesi diversi negli anni, il ridotto afflusso di clienti long haul rappresenti un elemento critico con cui necessariamente confrontarsi, nonostante gli evidenti segni di ripresa registrati nella seconda parte del 2021”.
Gv: Prevedete nuove aperture?
“Al momento abbiamo 26 centri in 10 Paesi, in larga maggioranza distribuiti tra Europa continentale, Regno Unito e Canada. La prossima apertura sarà nel 2023 in Francia, vicino a Parigi. Ben cinque centri sono in Italia, il nostro primo mercato per fatturato. L’Italia è ovviamente anche fra i Paesi più attraenti per i turisti, che sono molto importanti per noi e torneranno a esserlo dopo la fine delle restrizioni ai viaggi”.
Gv: Nei centri in Italia, in particolare, quali azioni state intraprendendo per ricatturare la clientela straniera?
“In parte queste azioni dipenderanno dall’evoluzione della pandemia e del delicato contesto internazionale; occorrerà grande flessibilità e capacità di adattamento. Sicuramente, ci stiamo concentrando sui mercati europei con azioni specifiche sia in ambito b2b sia b2c. In particolare, da un lato abbiamo stretto accordi di partnership e marketing con la filiera del turismo internazionale, dall’altro stiamo promuovendo campagne digitali mirate a creare consapevolezza del brand McArthurGlen nella fase di organizzazione del viaggio. Con l’uscita dall’Unione europea dello Uk, la nostra comunicazione su quel mercato è mirata anche a creare consapevolezza dei vantaggi del tax free shopping. Al momento i mercati più rilevanti sono rappresentati dal Medio Oriente, dagli Stati Uniti e da alcuni Paesi asiatici che hanno riattivato o stanno riattivando corridoi turistici sicuri, come Singapore e Corea del Sud”.
Gv: Sono in programma iniziative per il trade?
“Il nostro rapporto con il trade italiano e internazionale continua ad essere solido. Abbiamo collaborazioni con tutta la filiera del turismo: tour operator, agenzie di viaggio, ma anche Dmc, operatori Mice, consorzi turistici e tutto il settore dell’ospitalità. Si tratta di legami storici che in questi mesi abbiamo fortemente rinsaldato. Inoltre, continuiamo ad avere programmi specifici che consentono di ottenere vantaggi rilevanti ed esclusivi per l’ospite e per il professionista della filiera attivabili direttamente presso i nostri cinque centri”.
Gv: Quando ritenete sarà possibile ritornare ai livelli pre-pandemia in termini di presenze e scontrino?
“È molto difficile fare previsioni di medio e lungo periodo, con una situazione geo-politica drammaticamente incerta che si affianca alla situazione Covid ancora attuale. La volontà di viaggiare, secondo studi di mercato nei principali Paesi di origine, rimane molto elevata, quindi restiamo fiduciosi per il medio-lungo termine”.
Nicoletta Somma