I mille turismi dell’Emilia Romagna

Intercettare nuovi target e mettere in vetrina prodotti alternativi a quello balneare, prendendosi allo stesso tempo cura delle aziende del comparto travel, adv comprese. C’è anche – ma non solo – questo, nel programma del sistema turistico dell’Emilia Romagna, in vista di una summer 2022 che si preannuncia compiutamente a livelli pre-Covid. “È quello che ci auguriamo – spiega l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini – anche grazie alla campagna vaccinale, che da noi ha avuto risultati importanti: più del 94,5% dei cittadini over 12 ha ricevuto almeno una dose. L’aspettativa di tornare a numeri pre-pandemici c’è, anche se al momento non possiamo azzardare previsioni”.

Sottodata e grandi eventi

Oltre all’incertezza sulla riapertura più o meno definitiva di “diversi mercati esteri strategici per il turismo dell’Emilia-Romagna”, quello tedesco in primis, Corsini rileva una concorrenza fra destinazioni “tornata a livelli elevati, su un mercato della domanda ridotto dalla pandemia. La vacanza, infatti, non viene prenotata più con largo anticipo ma sotto data, ed è quindi difficile programmare. Quest’anno però potremo contare su una stagione turistica primaverile con fiere ed eventi che avranno la presenza di pubblico, come ad esempio il Gran Premio di Formula Uno a Imola il 24 aprile”.

Nuovi turisti e nuovi turismi

Sui nuovi target “modellati” da questo biennio difficile, Corsini ha le idee chiare: “Penso al turismo esperienziale, a quello sostenibile e responsabile, al wine & food, alla vacanza attiva, al ‘live like a local’. Siamo attenti e monitoriamo costantemente le tendenze della domanda. Vediamo una crescita continua della tendenza ‘slow’: fuga nella natura e ricerca dell’autenticità”.

“Tendenze già evidenti anche prima della pandemia e che “erano già entrate  nelle strategie di marketing della regione e dell’industria regionale dei viaggi. La nostra varietà di offerta di prodotti turistici, abbinata a una qualità crescente, ci consente di puntare alla quasi totalità del mercato della domanda turistica, di implementare delle strategie di marketing multi-segmentate e di puntare a un numero elevato di target e nicchie. Ad ognuna di queste tendenze corrisponde una precisa offerta turistica regionale”.

Qualche esempio? “La Food Valley experience, i cammini e le vie dello Spirito, le ciclovie, i circuiti permanenti di cicloturismo – come ad esempio Via Romagna – i bike hotel, l’offerta di slow tourism Vie di Dante (definita la miglior destinazione  sostenibile 2021 da Lonely Planet). E ancora: il Treno di Dante, la Motor Valley experience, il network dei castelli dell’Emilia-Romagna, gli eventi sportivi”.

Le tutele per adv & co.

Quanto agli aiuti per il turismo  la regione ha stanziato dal 2020 ad oggi “oltre 60 milioni di euro. Sono risorse che abbiamo destinato alle imprese che alimentano il comparto economico-turistico regionale: dalla ristorazione all’accoglienza, dagli impianti sciistici alle discoteche, dai parchi tematici alle agenzie di viaggio, le guide turistiche, l’organizzazione degli eventi. Attività che hanno avvertito di più la crisi e che abbiamo affiancato fin da subito anche sollecitando interventi nazionali”. Alle agenzie di viaggio, in particolare, a fronte della perdita di fatturato registrata da marzo a maggio 2020 “sono stati assegnati tramite un bando regionale contributi per circa 1,8 milioni di euro esaudendo le richieste di 451 agenzie su 467 domande ricevute”.

Gianluca Miserendino

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