La Sicilia si è presentata con orgoglio in Bit, snocciolando una serie di numeri che la incoronano come regione dalle scelte vincenti. A fine 2021, gli arrivi hanno superato i 3 milioni, con un totale di 9.595.683 di presenze di cui 2,7 milioni straniere.
Un dato che segna una crescita del +45% rispetto al 2020, e che si rivela piuttosto alta nel caso degli stranieri (83%) e più contenuta per il turismo interno (più 34% a fine 2021). Questa del 2022 sarà l’estate della ripartenza, le premesse sono già ottime, essendo la Sicilia la regione più prenotata per la Settimana santa. “Il brand Sicilia non conosce confini – dichiara il governatore regionale Nello Musumeci, intervenuto in Bit -, il turismo in Sicilia deve diventare un settore trainante, insieme a un’agricoltura di qualità. Tanto è stato fatto e tanto c’è ancora da fare, come per esempio intervenire sullo stato delle strutture alberghiere, e creare una rete affinché il turista abbia voglia non solo di arrivare sull’isola ma anche di scoprirla in tutta la sua offerta, da quella culturale a quella naturalistica a quella umana, perché i siciliani sono un popolo accogliente”.
Il dato importante emerso durante il confronto non riguarda solo le presenze ma il periodo di permanenza, che nel 2020 era addirittura aumentato rispetto al 2019, da 2.8 giorni a 3.2, ed eravamo in periodo di pandemia. “Questo ci deve far riflettere su una cosa importante – ha dichiarato l’assessore al turismo Manlio Messina -, più il turista rimane e più spende, e questo significa aumento del Pil”.
Nel corso della conferenza stampa sono stati evidenziati i risultati soddisfacenti del progetto SeeSicily, che si è rivelato un vero e proprio raccoglitore di esperienze legate alle visite in Sicilia e che ha portato a numeri importanti che la regione è intenzionata a far crescere.
“Parlare di numeri può sembrare una cosa fredda – ha commentato Messina -, ma costituiscono la testimonianza di un grande lavoro”. Ha proseguito Musumeci: “Creare un ventaglio di esperienze e opportunità organizzate, ed avere un comparto turistico professionalmente pronto a cogliere le sfide che ci vengono dai nostri competitor diretti, sia nazionali che europei: sono questi i cardini su cui andremo a costruire le basi perché la stagione ormai prossima ci riporti ai flussi pre-Covid e ci renda protagonisti indiscussi della prossima estate italiana”.
La regione ha stanziato sei milioni di euro col fine di individuare le più svariate situazioni per mettere in vetrina il brand Sicilia, in modo da promuovere la destinazione sia in Italia che all’estero. l.m.