E’ stato messo a dura prova dal periodo pandemico, ma è pronto alla ripresa: nonostante i venti talvolta contrari, l’incoming guarda a un futuro positivo. A parlare delle strategie di rilancio La Diano Viaggi, Imperatore Travel e Acampora Travel.
La visione di La Diano Viaggi
“Fino a qualche mese fa sembrava di essere usciti dal tunnel: c’erano segnali di ripartenza per l’incoming, con richieste di opzioni su tour da Nord a Sud e grande entusiasmo dei nostri operatori storici”. A parlare Antonio Muià, general manager La Diano Viaggi. Essendo anche agenzia di viaggi, La Diano dà una visione lato intermediazione: “Abbiamo avvertito movimento di traffico outgoing con l’apertura del medio raggio – prosegue Muià -; mete gettonate Sharm, le Canarie, la Grecia e la Turchia, poi c’è stata un’inversione di tendenza”. Ma per La Diano il core business è l’incoming. “A fine febbraio, racconta il manager, con il clima di incertezza ci sono stati alcuni annullamenti. Per esempio per un viaggio a Napoli al Teatro San Carlo in occasione dell’Aida i clienti volevano cancellare; alcuni sono stati recuperati. C’è stata poi un’altra partenza per il lago di Bolsena e la Tuscia a metà marzo: causa guerra, il rincaro del carburante e l’effetto sul bus divenuto antieconomico, un gruppo di 25 persone è stato annullato. In altri momenti lo avremmo realizzato lo stesso, in questo momento non abbiamo potuto farlo e questo è sintomatico dello scenario”. Alla ripresa La Diano si dichiara pronto: “Abbiamo nuovi prodotti e il nostro obiettivo è destagionalizzare, così da arginare le prenotazioni sotto data”. L’operatore propone itinerari culturali, alla scoperta di borghi meno noti e antichi, come Bova, considerata la capitale culturale della Calabria Greca, rievocazioni storiche, come il Ballo dei Giganti di Siderno Superiore, con fantocci alti tre metri che danzano la tarantella a ricordare i giganti che venivano fatti muovere per spaventare gli invasori dal mare. Non mancano pranzi e cene con le famiglie calabresi per scoprire l’autenticità del cibo locale, e percorsi slow e a contatto con la natura. La strategia di rilancio passa dunque per “turismo esperienziale ed ecosostenibilità”. Ma quali sono i mercati recuperabili a breve? “Il corto e medio raggio, per il lungo penso all’autunno”, risponde Muià. Sul fronte outgoing La Diano sta puntando su campagne di comunicazione e marketing online personalizzate. La flessibilità rimane un focus: “Abbiamo lanciato – spiega Muià – il concetto di ‘vacanza sicura e serena’, con la possibilità di annullamento fino a 15 giorni prima”.
La testimonianza di Imperatore
Il mercato sta andando a ondate anche secondo Imperatore Travel, ma “continua a crescere – sostiene Roberto Natali, di recente nominato direttore commerciale e marketing dell’operatore -; Spagna e Inghilterra per noi sono bacini molto importanti. Si vendono molto bene i viaggi importanti”. Le isole in particolare stanno registrando consensi: Lampedusa, Pantelleria, Sicilia e Sardegna, collegate da Volotea e Albastar. “Abbiamo blocchi posti sui voli, mentre per quanto riguarda il trasporto marittimo lavoriamo con collegamenti sui diversi porti – prosegue Natali -. Le agenzie, comunque, si stanno mettendo in moto anche sulla fascia media”. New entry dell’operatore Malta, che “rispetto ad altre isole ha una programmazione lungo tutto l’anno e che proponiamo con soggiorni e tour in combinata con la Sicilia. In Sicilia, Sardegna e Campania, dove siamo presenti da tempo, abbiamo nuovi prodotti”. Ma tra le regioni nel mirino di Imperatore, da sempre forte sul Sud Italia, figurano anche “Friuli Venezia Giulia e Trentino”. Non manca un focus sulla tecnologia: “Abbiamo un nuovo sistema di gestione vendite, i lavori sono ancora in corso – dichiara il direttore commerciale e marketing -. Il nostro team interno sta lavorando a braccetto con la software house Intuitive”. Per Imperatore la policy di cancellazione è a 14 giorni: “In alcuni casi anche meno”, conferma Natali.
La strada di Acampora
In casa Acampora i dati sono positivi: “Non siamo ai livelli del 2019, ma nemmeno a quelli del 2020 – testimonia Marco Bernabè, head of purchasing del t.o. -. Da budget dell’anno abbiamo quasi raggiunto l’80%, sempre che arrivino le conferme”. Bene il mare, in Campania, Sicilia, Sardegna, Puglia, stentano ancora le città. L’operatore lavora al 95% con stranieri: “Prevalentemente di Regno Unito, Francia e Germania. Mercato principale gli Stati Uniti. Certamente peserà nella fascia alta la mancanza di russi e ucraini”.
La strategia di rilancio punta sia off line, con programmi tailor made, nuove esperienze e attività, eventi cittadini, sia online: “Stiamo investendo molto sul digitale”, aggiunge il manager. Ma per parlare dei numeri del 2019 è ancora presto: secondo Bernabè si potrà farlo alla fine del prossimo anno.
Nicoletta Somma