Aeroporti europei in ripresa: a marzo la migliore performance

Ripresa del traffico passeggeri, con marzo che vede la rete aeroportuale europea registrare la sua migliore performance mensile dall’inizio della pandemia, a -34,1% (il primo trimestre si attesta a -39,6%). A confermarlo è Aci Europe, che ha pubblicato il rapporto sul traffico aeroportuale per marzo 2022 e per l’intero trimestre 1 2022.

Il mercato Ue in crescita

La ripresa di marzo è stata il risultato del fatto che la maggior parte degli Stati nell’area Ue+ ha finalmente allentato le restrizioni ai viaggi sia all’interno dell’Europa sia all’esterno sulla scia di una forte domanda repressa. Di conseguenza, il traffico passeggeri negli aeroporti dell’area si è attestato a un -34,3% a marzo, rispetto al -51,1% di gennaio (il primo trimestre nel suo complesso si è attestato a -42,1%).

I mercati con le migliori performance nell’area Ue+ a marzo sono stati Portogallo (-16,3%), Romania (-21,8%) e Spagna (-21,9%). I risultati peggiori sono stati Slovenia (-61,9%), Slovacchia (-58%) e Germania (-51,7%). Gli aeroporti del Regno Unito (-38,2%) si sono finalmente avvicinati alla media dell’area Ue, mentre quelli della Francia (-29,5%) l’hanno sovraperformata.

Nel resto d’Europa, la guerra russa contro l’Ucraina ha comportato un significativo deterioramento del traffico passeggeri a marzo a -32,9%. La flessione di marzo è derivata dalla perdita di tutto il traffico passeggeri negli aeroporti ucraini e della maggior parte del traffico passeggeri negli aeroporti moldavi (-94,5%), nonché dalla riduzione del traffico passeggeri negli aeroporti russi. Il che è da ricondurre principalmente ai divieti al traffico aereo dell’Ue e del Regno Unito, ma anche alla chiusura da parte del governo russo di oltre dieci aeroporti commerciali nella parte meridionale del Paese. Sebbene il traffico passeggeri negli aeroporti russi avesse recuperato i volumi pre-pandemia all’inizio dell’anno, a marzo è diminuito di una media stimata del 24% negli aeroporti russi rimasti operativi.

Altrove nell’area extra-Ue, mentre il traffico passeggeri è peggiorato anche negli aeroporti georgiani (-38%), ha continuato a migliorare in tutti gli altri mercati compresi Serbia (-21%) e Turchia (-24,5%). Gli aeroporti in Armenia (+0,4%) hanno ottenuto una piena ripresa, mentre quelli in Albania (+38,9%) e Kosovo (+15,1%) sono stati ben al di sopra dei loro volumi pre-pandemia.

L’impatto del conflitto

“L’impatto della guerra organizzata dalla Russia in Ucraina sul traffico passeggeri è stato contenuto in questi Paesi e in pochi altri nelle loro immediate vicinanze – afferma Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe -. Per gli aeroporti del resto d’Europa, l’allentamento delle restrizioni di viaggio dovute al Covid-19 non solo nel continente, ma sempre più anche per i viaggi intercontinentali fa ben sperare per la stagione estiva”. A detta del manager “la sfida immediata è gestire l’improvvisa impennata del traffico dato che la pandemia ha lasciato gli aeroporti e gli operatori di terra con meno risorse. Il che ora comporta un reinserimento del personale in quello che è un mercato del lavoro molto ristretto in tutta Europa”. Un processo che non può avere tempi rapidi in quanto si deve tener conto del “tempo richiesto dalle procedure di autorizzazione di sicurezza nazionale per il personale aeroportuale”, unitamente ai requisiti di formazione. Inoltre, tutto ciò deve fare i conti “con il traffico molto più concentrato nei periodi di punta, che sta mettendo a dura prova l’intero sistema aereo mentre ci sforziamo di riprenderci”.

I top 5 scali europei

I top 5 aeroporti europei hanno visto il traffico passeggeri migliorare in modo significativo a -34,5% a marzo, rispetto al -48,5% di gennaio. Istanbul (-20%) è rimasto l’aeroporto europeo più trafficato, ma Londra Heathrow (-35,7%) è balzato in seconda posizione dalla quarta nel mese precedente – seguito da Parigi-Cdg (-35,2%), Amsterdam-Schiphol (-33,8%) e Madrid-Barajas Adolfo Suarez (-27,5%).

Gli scali più piccoli

Negli aeroporti più piccoli e regionali, il traffico passeggeri è stato del -24,9% a marzo, in aumento rispetto al -38% di gennaio, con una media del -32,1% per il primo trimestre. Le roccaforti delle compagnie low cost come Milano-Bergamo (-5,7%), Charleroi (-5,2%) e Kaunas (-7,2%) sono state vicine alla piena ripresa a marzo.

Anche gli aeroporti insulari che servono destinazioni turistiche popolari hanno raggiunto o quasi la piena ripresa a marzo: Paphos (+1,4%), Palermo (+0,6%), Ibiza (-2,1%), Chania (-2,5%), Funchal (-4% ), Catania (-7,5%), Ajaccio (-9,1%) e Lanzarote (-9,2%).

I movimenti di aeromobili nella rete aeroportuale europea sono stati del -27,7% a marzo, rispetto al -42,1% di gennaio. Si sono attestati a -31,5% per il primo trimestre. Nel mese di marzo, gli aeroporti che accolgono più di 25 milioni di passeggeri all’anno (Gruppo 1), quelli che accolgono tra 10 e 25 milioni di passeggeri (Gruppo 2), gli scali che accolgono tra 5 e 10 milioni di passeggeri (Gruppo 3) e gli aeroporti che accolgono meno di 5 milioni di passeggeri all’anno (Gruppo 4) hanno registrato un calo medio rispettivamente di -37,4%, -34,0%, -22,9% e -24,9%.

Indagine Aci World su indice gradimento

La periodica indagine sull’indice di gradimento da parte dell’utenza aeroportuale, che rientra nel programma Asq di Airports Council International (Aci) World e coinvolge 300 tra i più importanti aeroporti a livello mondiale, conferma, sulla base dei dati del 1° trimestre 2022, le ottime valutazioni assegnate dai passeggeri all’Aeroporto di Milano Bergamo e che hanno contribuito ad ottenere nel 2021 il riconoscimento di migliore aeroporto europeo nella fascia tra i 5 ed i 15 milioni di passeggeri annui.

I passeggeri dell’aeroporto di Bergamo pongono a livello di assoluta eccellenza nel panorama italiano la soddisfazione per i servizi di tipo business, la facilità con cui si raggiunge l’aeroporto, l’agevole accesso al terminal ed alle sue diverse aree, la chiarezza dei tabelloni informativi aggiornati in tempo reale su ogni fase del volo e la qualità dell’offerta dei negozi, sia dal punto di vista degli assortimenti sia del rapporto qualità/prezzo.

Ai massimi livelli anche l’apprezzamento per la cortesia e l’attitudine al problem solving da parte dello staff di tutti gli operatori, i contenuti tempi di attesa (al check-in ed al controllo passaporti in particolare), la pulizia delle aree, la disponibilità di toilette e di servizi dedicati alle mamme ed ai bambini.

Molto apprezzata la nuova zona gate destinata ai voli Schengen, inaugurata negli ultimi mesi del 2021, di cui vengono sottolineate la razionalità del lay out, il comfort e l’accresciuta disponibilità di posti a sedere. Per dare qualche numero, l’indice di soddisfazione dei passeggeri business dell’Aeroporto di Milano Bergamo raggiunge il valore di 4,4 contro una media mondiale, allineata a quella europea, di 4,3 ed una media italiana di 4,0.

Da sottolineare anche il grado di soddisfazione del passeggero che da Bergamo viaggia per turismo, il quale rivela un indice di soddisfazione di 4,3 allineato alla media mondiale e a quella europea, sempre di 4,3, mentre la media italiana è di 4,1.

Tags: ,

Potrebbe interessarti