Millecinquecento espositori, 112 destinazioni, 20mila presenze, due padiglioni frizzanti di incontri, attività, persone, networking e business. “The future of international travel and tourism”, il tema della 29esima edizione di Arabian Travel Market – la più grande vetrina di viaggi e turismo del Medio Oriente, al Dubai World Trade Centre fino a giovedì 12 maggio – in scena a Dubai non lascia dubbi sulla pressante spinta di ripresa del settore e sulla determinazione dei Paesi del Golfo nel giocare, in questa ripartenza, un ruolo da assoluti protagonisti.
Il riflettore sul futuro dei viaggi e del turismo internazionale nella regione e non solo si è acceso con una opening session moderata da Eleni Giokos, anchor e corrispondente della Cnn, sul Global Stage di Atm, che ha tracciato a tutto tondo lo scenario attuale e la visione. Mentre la ripresa nel Medio Oriente e nel mondo continua a ritmo sostenuto, flessibilità, reattività, sostenibilità e innovazione sono stati evidenziati come catalizzatori del successo a lungo termine.
Ecosistema competitivo
In particolare, l’accento è stato posto sull’importanza crescente dei viaggi e del turismo responsabile dal punto di vista ambientale.
“L’era post-pandemica – ha spiegato Issam Kazim, Chief Executive Officer, Dubai Corporation for Tourism and Commerce Marketing – porterà a un ecosistema altamente competitivo. La nostra strategia di successo per la ripresa è ancora in evoluzione, in linea con lo sconvolgimento che ha scosso il turismo globale. Mentre continuiamo ad abbracciare la creatività e l’innovazione per precorrere le tendenze, rimaniamo concentrati sulla creazione di percorsi alternativi. Il nostro obiettivo è rendere Dubai la destinazione più ricercata al mondo non solo per i visitatori ma anche il posto migliore al mondo in cui vivere e lavorare. Alcuni anni fa abbiamo lanciato premi speciali e incentivi per riconoscere gli sforzi che gli hotel di Dubai stanno facendo per promuovere la sostenibilità nell’industria turistica dell’emirato. Ora abbiamo ampliato questa misura con il continuo supporto dei nostri stakeholder e dei partner, per garantire che tutti coloro che operano nel settore dei viaggi e del turismo stiano lavorando con la sostenibilità sempre al centro dei loro pensieri. Stiamo anche evidenziando la sua importanza per i residenti e i visitatori, come evidente nel lancio dell’iniziativa di sostenibilità Dubai Can”.
Tra ottimismo e sfide
Mentre i problemi legati alla catena di approvvigionamento e ai prezzi del petrolio rappresentano delle sfide per il settore, impossibile non essere ottimisti grazie alti livelli di domanda sulla scia della pandemia.
“Il mercato sta affrontando molte sfide – ha spiegato Scott Livermore, Chief Economist di Oxford Economics -. L’obiettivo primario deve essere non perdere la direzione corretta della ripresa. Il turismo ha un effetto economico moltiplicatore che deve essere sfruttato. I viaggi domestici sono rimbalzati a un ritmo più veloce di quelli internazionali in Medio Oriente, rappresentando il 55% della domanda nel 2019. Questa cifra è cresciuta fino a oltre l’80% durante il picco post-Covid del segmento. La percentuale di viaggi regionali rappresentata dai viaggi internazionali continuerà a recuperare in futuro e l’importanza dei viaggi domestici è destinata a persistere”.
Secoindo Jochem-Jam Sleiffer, presidente di Hilton per Medio Oriente, Africa e Turchia, “il business travel ha una risposta più lenta ma stiamo comunque assistendo a una ripresa dei viaggi individuali e corporate. I limiti degli appuntamenti online sono chiari e nel settore dei viaggi d’affari è netta la necessità di incontrare le persone in presenza”.
Maggiore capacità di spesa
“La ricerca sulle piattaforme online è molto forte – ha confermato Bilal Kabbani, Industry Head – Travel and Tourism di Google -. L’impossibilità di viaggiare durante la pandemia e il conseguente risparmio delle famiglie stimola oggi la voglia di andare in vacanza con maggiore capacità di spesa purché i servizi siano di valore e siano rispettati i principi di sostenibilità. Quest’ultimo è un aspetto fortemente richiesto”.
Andrew Brown, Regional Director – Europa, Medio Oriente e Oceania del World Travel & Tourism Council ha sottolineato come si stia rispondendo all’iniziale perdita di posti di lavoro – 62 milioni a livello globale, secondo le stime – con “un percorso di recupero del settore turismo e viaggi che deve essere supportato dalla comunicazione. La sostenibilità, nella ripresa, è la pietra miliare ma va spiegata. Accanto a questo, le persone vogliono poter viaggiare liberamente e questo è un ulteriore atout di Dubai”.
I relatori hanno sottolineato il ruolo dei mega-eventi, come Expo 2020 Dubai e la Coppa del Mondo Fifa Qatar 2022, nel garantire che il turismo in Medio Oriente continui a riprendersi più rapidamente che in altre regioni. in particolare, Expo 2020 è stato citato come prova del successo dell’emirato ed esempio da emulare nel perseguire gli impegni presi relativi ai viaggi e al turismo.
“La nostra sessione di apertura – ha concluso Danielle Curtis, Exhibition Director ME Arabian Travel Market – ha offerto visioni affascinanti sul futuro del settore dei viaggi e del turismo. I professionisti del settore si stanno impegnando a fondo per soddisfare le esigenze in evoluzione dei clienti sulla scia della pandemia globale”.
Paola Olivari