Anche l’Arabian Travel Market in corso al Dubai World Trade Centre conferma il ruolo centrale dell’esperienzialità nella domanda di viaggi. Ne hanno ampiamente parlato le destinazioni ma anche gli aggregatori e le olta. L’offerta capillare delle esperienze – in particolare sostenibili – da vivere sul territorio è, in assoluto, il trend del momento.
ll ruolo centrale di questa offerta – e come modularla sulla destinazione – è stato analizzato durante il forum ArivalDubai@Atm, che ha riunito stakeholder e strategist in un confronto sui i temi essenziali che definiscono tour, attività, attrazioni ed esperienze nel 2022 e oltre.
Per la prima volta a Dubai dopo un format virtuale di successo all’Atm nel 2021, l’appuntamento ha esaminato le tendenze attuali e future, concentrandosi sulla crescita del business attraverso il marketing, la tecnologia, la distribuzione, la leadership di pensiero e le connessioni.
Giovani e rampanti
Nel 2019, con quasi un milione di operatori in tutto il mondo, le esperienze di viaggio hanno raggiunto 254 miliardi di dollari nelle vendite lorde globali, rendendole di fatto il terzo segmento travel dopo i trasporti e gli alloggi. Gli operatori di questo settore includono organizzatori di tour, attività, attrazioni ed esperienze con oltre 140 categorie commerciali diverse. E sono “giovani”. Il 50% ha lanciato il proprio business a partire dal 2015 e, dal 2017, più di 70 nuove startup all’interno di tour, attività e attrazioni hanno capitalizzato 2,6 miliardi di dollari.
“Abbiamo sondato i viaggiatori su ciò che conta di più per loro quando viaggiano – ha detto Douglas Quinby, co-fondatore e ceo di Arival – e hanno soprattutto dato priorità ad attrazioni, attività e tour. Le esperienze non sono solo le “cose da fare” ma i motivi trainanti per scegliere una determinata destinazione”.
Sempre connessi
Fondamentali sono l’adozione della tecnologia e la connessione.
“I consumatori son o sempre più orientati alla prenotazione delle loro esperienze di viaggio online, una tendenza che si è accelerata notevolmente dopo la pandemia – ha concluso Quinby -. Il settore, quindi, deve guardare all’adozione della tecnologia e lavorare con i fornitori di sistemi di prenotazione per rendere i loro prodotti sempre più accessibili online. Accanto a questo, è cruciale il ruolo della sostenibilità nel portare avanti il destination business”.
Paola Olivari