L’adv? E’ psicologa, virologa, broker assicurativa

La vacanza è cambiata, il cliente è cambiato, ma è cambiato anche il modo di vendere la vacanza dopo questi due anni che hanno rivoluzionato un po’ tutto. E come è cambiato? “Innanzitutto ci siamo fatti una cultura in termini di assicurazioni. I clienti le chiedono, sono molto attenti alle coperture e bisogna essere precisi – spiega Francesca Neri, direttore tecnico – legale rappresentante di No Stop Viaggi di Monfalcone -. I prodotti sono costantemente aggiornati da questo punto di vista, quindi è indispensabile essere sul pezzo”. Certamente, adempimenti burocratici e continui aggiornamenti di procedure “hanno influenzato molto il modo di vendere, a volte facendo perdere quel fascino che lega il nostro lavoro, a favore di molta burocrazia. Per il resto tornare a parlare di vacanze è sempre la nostra linfa vitale”, afferma.

Un utente smart

Anche Nadir Vedana, responsabile di Desiderando Viaggiare di Ravenna, pone l’accento sul fatto che i clienti mostrino “molta più attenzione alle coperture assicurative, l’utente è diventato ancora più smart, utilizzando le diverse piattaforme per comunicare con l’agenzia di viaggi nonchè più esigente a causa anche dell’esperienze negative precedenti causate dalla pandemia”.

Pertanto, non sorprende il fatto che in questo momento la maggior parte dei clienti continui “a chiedere garanzie e certezze sulla documentazione necessaria per partire – aggiunge Paola Muratore, banconista dell’agenzia Bluvacanze di Paderno Dugnano –, oltre al discorso assicurazione, al fatto che c’è ancora paura di rimanere bloccati in loco causa tamponi. Ormai i clienti conoscono le destinazioni e sanno cosa vogliono, hanno però bisogno di certezza e tranquillità da parte nostra”.

Più anime in una

Ecco che in tale situazione è cambiato anche l’agente di viaggi o il modo in cui viene percepito dal cliente viaggiatore. E’ ciò che si evince dalle parole di Luca Montanari, titolare della adv Pleasure Travel di Valsamoggia, che traccia un po’ l’identikit di questa figura che racchiude in sè una molteplicità di competenze in risposta a quanto chiede il mecato. “Oggi ci viene chiesto di essere psicologi, broker assicurativi, esperti di finanza, di scenari geopolitici. Facciamo le previsioni del tempo, dobbiamo essere esperti di diritto, virologi ed esperti in medicina. Tutto questo – sottolinea Montanari – per uno stipendio da agente di viaggi. Direi che oltre che cambiato il modo di vendere una vacanza è decisamente cambiata la vita di un agente di viaggi”. E questo ci fa comprendere come oggi il concetto di viaggio organizzato abbia dilatato il suo perimentro ancora di più rispetto a prima, vista la molteplicità di esigenze che il cliente manifesta.

Stefania Vicini

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