In Italia il segmento del turismo di alta gamma vale circa 25 miliardi di euro e ha un effetto moltiplicatore anche per l’occupazione, con quasi il doppio di dipendenti (rispetto al turismo di fascia bassa) a parità di dimensione della struttura ricettiva. Questi dati, insieme a una più ampia analisi, fanno parte del primo Eccia high-end tourism study condotto da Bain & Company, in collaborazione con Forwardkeys, Global Blue e Virtuoso.
Lo studio evidenzia, inoltre, che il turismo alto di gamma genera quasi il 22% del fatturato turistico europeo complessivo, concorre a circa il 22% della spesa in alloggi e fino al 33% circa della spesa per cultura, intrattenimento e shopping. Il comparto ha un potenziale di crescita fino a 520 miliardi di euro, raggiungibile puntando su sostenibilità, natura, infrastrutture, politiche dei visti e formazione.
“L’Europa è la prima destinazione turistica al mondo e il turismo è un comparto strategico per l’economia europea, ma esiste un grande potenziale ancora inespresso nel segmento di alta gamma, la fascia alta vale circa 130/170 miliardi di euro. -ha dichiarato Matteo Lunelli, presidente di Altagamma e di Eccia- Il viaggiatore di alta gamma spende 8 volte più della media. Lo studio di Eccia indica inoltre alcune possibili leve di sviluppo: la creazione di una proposta turistica sostenibile e naturalistica, il miglioramento delle infrastrutture di mobilità di alta gamma, la semplificazione della politica di rilascio dei visti e un sistema formativo focalizzato sull’ospitalità d’eccellenza”.