La mossa per l’estate degli albergatori in Turchia per compensare il calo dei visitatori russi dovuto alla guerra in Ucraina, è quella di cercare di riempire i posti letto con più turisti tedeschi. A trattare il tema è fvw, sulla base di quanto emerso dalla recente conferenza della Rtk che si è tenuta a Lara, vicino ad Antalya, alla quale hanno partecipato circa 350 agenti di viaggi tedeschi, dirigenti di tour operator e albergatori locali.
L’impatto del conflitto
Un dato di fatto è che l’attacco russo all’Ucraina quest’anno avrà un impatto enorme sul turismo in Turchia. Prima della guerra, si pensava che fino a 7 milioni di russi potessero visitare il Paese, rispetto ai quasi 5 milioni dell’anno scorso, insieme a circa 3 milioni di ucraini (circa 2,1 milioni di arrivi nel 2021). Una ipotesi che è svanita a seguito dell’impatto delle sanzioni internazionali sulle compagnie aeree russe, che non possono più volare in Turchia con Boeing o Airbus, nonché sull’economia russa, sul potere d’acquisto dei consumatori e sul tasso di cambio del rublo-dollaro. Tuttavia, i vettori turchi, come Turkish Airlines, Pegasus, Azur e Corendon, stanno ancora volando in Russia per portare i turisti nel loro mercato nazionale. L’associazione russa di tour operator Atorus prevede attualmente che circa due milioni di passeggeri voleranno in Turchia quest’anno, in parte perché le destinazioni della Ue, come Bulgaria, Grecia e Spagna sono off-limits.
I mercati occidentali
Gli albergatori presenti in aree come Kemer, che in passato facevano molto affidamento sui turisti russi, devono necessariamente concentrarsi su altri mercati europei. Un albergatore, che era soltio accogliere molti ospiti russi, ha commentato: “Presumiamo che le sanzioni economiche contro la Russia dureranno diversi anni e quindi dovremo concentrarci sui mercati occidentali a lungo termine“.
La Germania è tornata
Il mercato di origine tedesco, che ha generato 3,1 milioni di visitatori nel 2021, svolgerà un ruolo fondamentale per la Turchia quest’anno. “Siamo tornati di nuovo”, ha dichiarato Thomas Bösl, alla guida di Rtk, riferendosi alla ripresa generale delle prenotazioni di pacchetti turistici tedeschi quest’anno, ma vale ancora di più per la Turchia. Sulla stessa linea gli altri tour operator presenti all’incontro e il presidente della Drv, Norbert Fiebig.
Deniz Ugur, ceo di Bentour, specialista sulla Turchia, ha commentato: “I nostri partner turchi hanno bisogno del nostro supporto in questo momento”.
Fti, che si considera leader del mercato tedesco nella destinazione, si concentrerà “su partner di lunga data con i quali abbiamo sempre collaborato bene”, ha affermato Schiller. Il tour operator ha recentemente lanciato un accordo commerciale con Anadolujet, la controllata di Turkish Airlines, per far volare i clienti da otto aeroporti tedeschi ad Antalya.
Nel frattempo, Koray Cavdir, alla guida di Ferien Touristik/Coral Travel, ha messo in luce che sul mercato sono disponibili più camere mentre c’è una capacità di volo sufficiente per la Riviera e le coste dell’Egeo dalla Germania. Il Gruppo Tui prevede di portare circa 1,5 milioni di ospiti in Turchia quest’anno, di cui circa un milione nella regione di Antalya e altri 500.000 nelle aree intorno a Izmir, Bodrum e Dalaman sulla costa egea, secondo quanto dichiarato dal responsabile vendite tedesco Hubert Kluske.
Da parte sua, Der Touristik sta spingendo la destinazione con offerte speciali e le prenotazioni per questa estate con i suoi marchi principali Dertour, Jahn Reisen e Its, sono attualmente quattro volte superiori rispetto al 2019. Il secondo tour operator tedesco ha già in programma di quadruplicare la capacità in Turchia il prossimo anno, con contratti più esclusivi. Ci saranno anche più voli con Sun Express, Corendon, Pegasus e Freebird. In particolare Sören Hartmann, ceo di Der Touristik Group, e Ingo Burmester, capo dell’Europa centrale, hanno affermato che il gruppo vuole supportare il Paese attraverso la sua forza di vendita in 16 Paesi. In particolare, mira “ad estendere in modo significativo” la sua quota di mercato tedesca alla Turchia e fare della destinazione la numero due nei Paesi nordici dopo la Grecia.