“Unica“: è sulla base delle sue singolarità e particolarità che Cuba si rilancia post pandemia con una nuova campagna turistica presentata dal ministro del Turismo Juan Carlos García Granda ieri sera agli operatori e alla stampa di settore in un incontro organizzato a Milano presso il Consolato Generale.
Forte di numeri in crescita, il Paese, che nei primi quattro mesi del 2022 ha registrato 450mila turisti internazionali, quasi sette volte i 64.712 del medesimo periodo del 2021, punta ai numeri del 2019 e, possibilmente, a superarli (4,2 mln nell’anno pre-Covid e 4,7 mln nel 2018).
“La nostra intenzione – ha dichiarato il ministro – è raggiungere nuovamente i volumi che avevamo dall’Italia“. Nel periodo pandemico Cuba si è data da fare: “Oggi abbiamo 3.300 strutture certificate, 7.500 camere e 25mila stanze nel settore privato – ha proseguito García Granda -, oltre a nuovi attori economici: solo nell’ultimo mese sono già state costituite 3.200 pmi. La relazione tra pubblico e privato è una priorità per il Governo e noi siamo responsabili dello sviluppo e del successo di queste realtà, che già ante-Covid dimostravano di avere un’alta qualità e che davano prestigio all’industria turistica”.
Gli asset strategici
Se sole e spiagge rappresentano ancora adesso un atout della destinazione, la strategia di rilancio guarda oltre: “Abbiamo altri plus, che costituiscono motivazioni diverse per il cliente e grazie alle quali possiamo fare realmente la differenza rispetto ai competitor – ha spiegato il ministro -. Cuba ha dieci siti dichiarati patrimonio dell’Umanità Unesco, 6 riserve biosfere, 17 manifestazioni patrimonio culturale nazionale, 4 patrimoni culturali immateriali“.
Uno degli asset è proprio la cultura: “Stiamo lavorando – ha anticipato García Granda – per strutturare la vendita del prodotto culturale con un anno di anticipo“, stabilendo 12 mesi prima gli elementi cardine delle eventuali manifestazioni artistiche, come la danza e la musica che, indubbiamente, “hanno alte potenzialità”.
Altro punto essenziale la natura: “Vantiamo 14 parchi nazionali, caratterizzati da una natura atipica e ben preservata“. E ancora: il rum, la gastronomia, il tabacco e la popolazione. Siamo un Paese unico e la campagna mira a sottolineare proprio questo”.
Nel mercato italiano Cuba “sta lavorando fortemente con i principali operatori, in modo da garantire una maggiore qualità del prodotto turistico e da stabilire condizioni tali per cui la ripresa dell’attività sia sempre maggiore”.
La sicurezza
La sicurezza è fondamentale: “L’89,5% della popolazione è vaccinata e il 50% ha già fatto la dose di richiamo“. I requisiti di ingresso, infatti, sono stati eliminati e non serve esibire uno schema vaccinale o effettuare tamponi. Se il turista a Cuba si ammala “non viene ricoverato in ospedale, ma deve semplicemente limitarsi alla quarantena in hotel”, tenendo conto, specifica il ministro, che da anni nelle strutture ricettive del Paese sono presenti un medico e un infermiere 24 ore su 24″. E, come in altri Stati del mondo, il tasso di infezione, sta calando: “In questi ultimi giorni i casi sono stati solo 40”. Per entrare a Cuba, si ricorda, è necessario non solo il passaporto con una validità residua di almeno sei mesi, ma anche il visto, solitamente già compreso nel biglietto se quest’ultimo è acquistato da un tour operator; chi viaggia per conto proprio deve farne richiesta agli uffici consolari presenti in Italia. Il visto ha validità di 30 giorni e può essere rinnovato per altri trenta con il pagamento di una tassa statale presso gli uffici locali delle autorità di immigrazione. I viaggiatori devono, inoltre, avere una polizza assicurativa.
I nodi sciolti
Altro aspetto fondamentale la risoluzione delle problematiche segnalate da clienti e operatori: “Abbiamo ristrutturato gli hotel e realizzato 2.554 nuove camere. Cayo Largo, una delle mete più popolari tra gli italiani, è stato quello che ha maggiormente beneficiato da questi due anni di lavori“, ha sottolineato il ministro. L’aeroporto è stato sottoposto a un completo restyling e nei dieci scali del Paese si è provveduto a separare i flussi dei passeggeri. Il nodo dell’approvvigionamento dell’acqua ha comportato il recupero di tre desalinizzatori e ci si sta adoperando per aggiungere il quarto. Ma, consapevole delle nuove esigenze del turista post pandemico, Cuba ha messo a punto anche un programma che nel breve-medio termine punta a rendere il Paese una delle principali destinazioni sostenibili, “grazie a un parco auto elettriche, all’applicazione dell’economia circolare, al trattamento dei rifiuti e all’installazione di pannelli solari”. Anche la gastronomia segue i dettami green, con coltivazioni a km zero e visite che permettono ai turisti di scoprirle.
La tecnologia
Sulla tecnologia si è spinto l’acceleratore, con “il wifi in tutti gli hotel”. Con ironia il ministro ha spiegato: “Oggi su 77.800 camere a Cuba, 59mila hanno accesso a Internet. Per l’Italia non è forse una notizia, ma per Cuba sì”. Si è predisposto, inoltre, “un software per il pre check-in nel proprio Paese d’origine e uno per visualizzare e scoprire la camera dell’albergo prescelto, insieme a un sito che consente al viaggiatore di compilare i formulari d’ingresso ancor prima di salire a bordo dell’aereo con un codice Qr da esibire in aeroporto in modo da velocizzare i controlli”. Sempre, naturalmente, nel rispetto della privacy: “All’uscita i dati vengono cancellati”. Per ottimizzare ancor di più tempi ed energie, “si sta lavorando all’implementazione di un codice unico di prenotazione per la prenotazione di volo, hotel e auto“.
Eventi e prodotti turistici locali
Eventi e prodotti turistici legati al territorio fanno da cornice: “A novembre a Varadero si terrà per la prima volta al di fuori dell’Europa il World Cocktail Championship, mentre il mese precedente, dal 17 al 20 ottobre, l’Havana ospiterà la prima fiera internazionale del turismo medico e del benessere FitSaludCuba”. Si è, poi, inventata la “Ruta de la cantina cubana e rilanciata quella dell’Havana, con gli omonimi hombre produttori di tabacco, oltre a sviluppare il turismo rurale per appoggiare le comunità locali“.
I collegamenti
Se Neos collegherà dal 13 giugno settimanalmente Fiumicino e L’Avana, il ministro si dice fiducioso che altri seguano l’esempio del vettore del Gruppo Alpitour: “Il trasporto aerero è uno dei compiti che ho – ha affermato García Granda – e per il quale chiedo la collaborazione degli operatori. In Germania – ha rammentato – i riscontri sono stati buoni, proprio in virtù di una domanda che si è dimostrata in incremento. Non è un caso che nell’ultima edizione di FitCuba, tenutasi proprio questo mese, le compagnie presenti fossero 33. Siamo aperti a lavorare con tutti, charter o altro, e per raggiungere l’obiettivo di 7-10 mln di turisti stiamo predisponendo incentivi, dai costi zero per il decollo e l’atterraggio, attivi già da quest’estate, alla riduzione del 50% di quelli strettamente legati all’aeromobile, a partire da novembre, fino a quelli per gli equipaggi“.
La velocità di risposta e i mercati di riferimento
Il tutto nel quadro di una velocizzazione dei tempi: “Stiamo cercando di dare risposte rapide, uno dei nei dell’imprenditoria cubana“, ha ammesso García Granda. Il fine è riprendere il controllo dei mercati prioritari: “Il Canada, il primo, e quello dei cubani residenti all’estero a seguire“. In quale posizione si colloca l’Italia, chiediamo a margine dell’incontro al ministro? “L’Italia si è sempre posizionata tra i primi dieci mercati, raggiungendo in passato anche il quarto-quinto posto“. E ora qual è l’obiettivo? “L’obiettivo è riconquistare i mercati europei e mantenerli”.
Nicoletta Somma