Gv: Come si crea una programmazione?
“Per operatori come i nostri con esperienze e relazioni con partner internazionali molto consolidate, fatte di volumi e co interessenze, la programmazione non si ferma mai durante l’anno. E’ un continuo lavoro di cesello che adatta le opportunità o difficoltà di un territorio con le richieste ed aspirazioni del mercato. Due condizioni, prodotto e mercato, che non smettono mai di fluire in un continuo adattamento reciproco per ottenere il risultato atteso. Questo ciclo continuo è fatto di relazioni con gli albergatori, con i vettori, con i fornitori locali fin nei singoli territori più sperduti, con le guide locali, con gli agenti di viaggi ed i loro clienti e più in generale con tutti quei soggetti che ti consentono la comprensione della domanda, il controllo della qualità e flessibilità necessari perché un prodotto sia davvero degno di nota”.
Gv: Come è cambiato oggi costruire la programmazione alla luce di due anni di pandemia?
“Oggi fare programmazione è straordinariamente complicato in quanto tutte le certezze e gli automatismi di un tempo sono caduti e in questa ricostruzione del comparto turistico che stiamo vivendo, i vincoli, le difficoltà apparentemente incomprensibili, i cambiamenti, sono all’ordine del giorno. Il problema è che all’estero molte strutture organizzative in questi due anni di pandemia si sono disgregate e la ricostruzione non è facile né immediata”.
Gv: Come si crea la programmazione ideale (a prescindere dalla meta)?
“Con una enorme conoscenza del prodotto, una selezione di partner davvero affidabili sotto tutti i punti di vista, anche e soprattutto finanziario ed imprenditoriale, ed una capacità di raffinare il prodotto in modo esclusivo e riconoscibile che presuppone anche investimenti sulle persone e sulle infrastrutture dove necessario. Il punto fondamentale è sempre e comunque l’ascolto del mercato, che avvenga tramite survey, focus group o booking, l’importante è dare risposte e non prodotti astratti”.
Gv: L’idea di creare la programmazione Dubai assieme alle adv come nasce e perché? cosa vi ha spinto a farlo?
“La co-produzione fa parte di una tendenza globale che riguarda i mercati ed i prodotti più maturi e di mass market. La consapevolezza è che sui prodotti dove i flussi sono cospicui, le innovazioni continue e l’esperienza dei distributori consolidata da un flusso di vendita costante, l’ascolto ed interpretazione dei loro bisogni è fondamentale per offrire una programmazione sempre aggiornata sulle reali esigenze del mercato. In fondo noi da sempre ascoltiamo il mercato attraverso i nostri product manager e gli agenti di viaggi. Oggi facciamo un passo avanti affiancando al loro ascolto continuo, una ricerca su un largo campione e dei focus group che ci guideranno in un affinamento ulteriore”.
Gv: Il progetto debutta con Dubai, ma avete già pensato a quali altre mete estenderlo?
“Debutta con un prodotto mass market e potrebbe proseguire con altri prodotti di questa tipologia e portata”.
Gv: Cosa vi attendete?
“La programmazione Dubai ed Emirati più completa e rispondente alle necessità presente sul mercato italiano”.
Gv: Solitamente nel confronto con le adv su una destinazione, che tipo di suggerimenti vengono dati o osservazioni vengono fatte dal canale agenziale?
“Le osservazioni ed i consigli sono i più disparati e vari data l’eterogeneità delle agenzie e dei clienti che serviamo. Il nostro compito è quello di saper cogliere le giuste intuizioni, il trend, la soluzione che risolve problemi, che sono soprattutto di disponibilità, prezzo e fascino”.
Stefania Vicini