Egitto in recupero

L’Egitto attirerà quest’anno circa 7,5 milioni di turisti e il traffico dal mercato tedesco aumenterà del 30-35% rispetto all’anno scorso, compensando così la perdita di turismo dal mercato russo e ucraino. Lo ha dichiarato Said Al-Batouty, consigliere economico dell’Unwto, membro della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite e membro del consiglio di amministrazione della German Travel Association, ad una testata egiziana. In termini di turismo internazionale, Al-Batouty ha affermato che il movimento turistico globale raggiungerà il 68% dei livelli pre-Covid nel 2022. Il manager ha poi spiegato che “nel 2023 la percentuale dovrebbe migliorare fino all’82%”, per arrivare poi al 97% nel 2024 e recuperare completamente entro il 2025 con una previsione di 1,5 miliardi di turisti internazionali. Al-Batouty ha aggiunto che i consumatori sono ora più propensi a cercare esperienze autentiche, a richiedere offerte di viaggio speciali, a combinare viaggi d’affari e di piacere e ad essere più consapevoli dell’impatto turistico sull’ambiente.

L’apertura del Grand Egyptian Museum

Tra i punti di attrazione per il recupero dei flussi domestici si inserisce naturalmente il Grand Egyptian Museum. I lavori di costruzione finali degli interni dell’attesissimo museo saranno completati entro la fine di settembre, in modo che il personale possa iniziare a prepararsi ad accogliere i visitatori, ha dichiarato nei giorni scorsi il ministero del Turismo egiziano. In un aggiornamento sui progressi del sito – uno dei più grandi progetti nazionali del governo del presidente Abdel Fattah El Sisi – il ministero ha reso noto che i lavori di costruzione dell’esterno del museo e dell’area circostante dovrebbero essere completati entro il 30 giugno. Anche i lavori per le sale espositive del museo, che dovrebbero esporre per la prima volta in assoluto i tesori di uno dei faraoni più conosciuti dell’antico Egitto, il re Tutankhamon, insieme a una serie di altre reliquie, saranno completati entro il 30 settembre. Il museo, che sarà il più grande al mondo dedicato a una singola civiltà, avrebbe dovuto essere inaugurato nel novembre dello scorso anno, ma è stato rinviato a causa della pandemia. La struttura dovrebbe trasformare il vicino altopiano di Giza – che ospita le famose piramidi e il sito più visitato d’Egitto – in un moderno polo turistico. Per quanto riguarda il mercato italiano, è ripartita la richiesta di viaggi a tema Egitto classico, ma anche i soggiorni in Mar Rosso. Resta infine valido fino al 30 aprile 2023 il programma di incentivi sui voli istituito dal ministero del Turismo egiziano.

Laura Dominici

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